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Segni, audizione alla Pisana sul pericolo cinipide



Galle della cinipide06/10/09 - Il cinipide, insetto di origine orientale, minaccia il marrone di Segni. "Un prodotto fondamentale per l'economia del territorio: ne produciamo 14 mila quintali annui - ha riferito questa mattina alla Pisana l'assessore comunale Antonella Iannucci - Oltre il 10 per cento del prodotto nazionale, per un valore di 3 milioni di euro". E così al termine dell'audizione il presidente della commissione Agricoltura del consiglio regionale del Lazio, Mario Perilli (Pd), ha annunciato la partecipazione della Regione alle iniziative divulgative ed informative che saranno avviate per contenere la diffusione dell'infestazione. "Chiederemo poi all'assessorato all'Agricoltura - ha aggiunto Perilli, indicando anche le misure del Piano di sviluppo rurale (Psr) come strumento di sostegno alle iniziative dell'area - di allargare, compatibilmente con i protocolli in atto, la sperimentazione in corso". Un ampiamento richiesto, nel corso della seduta, anche dal Comune di Montelanico per bocca del suo assessore Celestino Fabrizi. "Il tema 'castagno' - ha tenuto a sottolineare Perilli - è per la Regione Lazio un tema importante".

L'audizione ha avuto al centro la relazione di Giovanna Sinatra, responsabile del Servizio fitosanitario regionale del Lazio, che ha illustrato le iniziative per contrastare l'infestazione - iniziata nel 2003 in provincia di Cuneo - di questo animale che danneggia i nuovi germogli del castagno. Tra le misure, oltre ad una campagna informativa sui comportamenti da adottare, anche una sperimentazione assieme all'Università della Tuscia con il "torymus", una specie antagonista che però ha mostrato difficoltà di 'climatizzazione' in Italia, e con il test di principi attivi di agrofarmaci i cui risultati si conosceranno però tra giugno e luglio prossimi. L'Assessorato all'Agricoltura ha chiesto al ministero delle politiche agricole, dal 2006, la costituzione di un tavolo tecnico permanente per una sperimentazione coordinata a livello nazionale. Infatti il problema cinipide riguarda gran parte della Penisola.

Innalzamento del livello di attenzione a livello nazionale che è stato invocato anche da Enrico Fontana, consigliere regionale di Sinistra e Libertà, il quale ha suggerito per la sperimentazione di valutare l'utilizzo dei 30 ettari di proprietà pubblica di Segni (di cui 4 a marroneto "in stato di abbandono", come riferito dall'assessore Iannucci). "Fermo restando il lavoro di ricerca è d'altro lato opportuna un'azione divulgativa e informativa sui comportamenti corretti per contenere il fenomeno" ha detto il vicepresidente della commissione Agricoltura Nicola Palombi (FI-PdL), riferendosi anche alla prossima Sagra del Marrone di Segni. Infine Gianfranco Bafundi (Pd) ha chiesto che la Regione investa in ricerca e), ricordando il proprio ruolo di presidente della commissione Pmi, ha manifestato l'intenzione di conoscere quanto il fenomeno incida sulle imprese laziali. Ha partecipato all'audizione il consigliere regionale Ivano Peduzzi (Prc).


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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