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Bilancio 2010, la relazione dell'assessore e il dibattito in Aula



Aula22/12/09 - "Il momento economico di crisi determinato da fattori globali di incertezza non ammette vuoti istituzionali. Il tessuto imprenditoriale, occupazionale, sociale del Lazio a sua volta richiede una presenza istituzionale che assicuri continuità, prossimità, lealtà. In poche parole responsabilità". Così l'assessore Luigi Nieri (Sinistra e libertà) in apertura dei lavori della sessione di bilancio nell'aula consiliare. "Quella responsabilità - ha proseguito Nieri - che ci ha portato in questi anni a lavorare alacremente per garantire i diritti fondamentali in una cornice di sostenibilità economica, senza mai cedere alle chimere ammaliatrici della finanza. Quello che andiamo a approvare è un bilancio tecnico, un bilancio sobrio, un bilancio 'doveroso'".

La decisione di andare avanti con l'approvazione di Bilancio e Finanziaria, non ostante manchi il parere obbligatorio ma non vincolante del Consiglio delle autonomie locali, è stata presa dal presidente dell'assemblea, Bruno Astorre (Pd), il quale ha riferito all'aula che il Cal ha esaminato ieri il bilancio 2010 ma che è venuto a mancare il numero legale per l'approvazione. Ci sarà tempo fino a domani alle 10 per presentare emendamenti. Alle 13,00 riprenderanno i lavori in Aula. La proposta di legge di bilancio previsionale per il 2010 consta di otto articoli tecnici (più l'entrata in vigore) nei quali sono riportati: i dati relativi all'ammontare complessivo delle entrate e delle uscite, che per il 2010 ammontano in termini di competenza a 26 miliardi; il dato relativo al disavanzo stimato in euro due miliardi e 750 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quanto stabilito per lo scorso esercizio finanziario 2009, nonché il dato relativo alla possibilità di contrazione di mutui, pari a circa 4 miliardi e 200 milioni di euro, anch'esso in diminuzione rispetto all'esercizio finanziario 2009. La Finanziaria 2010 si caratterizza come un documento esclusivamente tecnico composto di soli due articoli (più l'entrata in vigore), uno concernente il ricorso al mercato finanziario, l'altro il rifinanziamento delle leggi regionali indicate nell'apposito allegato.

"Il decreto del Presidente del Consiglio Regionale n. 201 del 29 ottobre 2009 che ha disposto lo scioglimento del Consiglio Regionale a seguito delle dimissioni volontarie del Presidente della Giunta Regionale ha delimitato l'attività della Giunta e del Consiglio all'ordinaria amministrazione", ha spiegato Nieri durante la sua relazione introduttiva. "In sintonia a quanto previsto da una consolidata giurisprudenza, con riferimento al regime di prorogatio - ha proseguito Nieri - ci siamo limitati a svolgere gli atti di 'doverosa esecuzione' di precedenti provvedimenti - legislativi, amministrativi o giudiziari, escludendo quelli caratterizzati da 'particolare delicatezza', da 'ampio margine di discrezionalità' e da un contenuto 'fortemente fiduciario'. Sarà compito della futura amministrazione occuparsene".

Per quel che concerne gli investimenti, la legge di bilancio 2010 "si caratterizza come un documento prevalentemente tecnico", come ha spiegato Nieri, "e dunque non ne contiene di nuovi, prevedendo solo quegli investimenti già impegnati nel bilancio pluriennale nel corso del 2009, o comunque previsti da programmi già approvati dalla Giunta Regionale e/o comunicati formalmente a terzi, tramite Intese, Protocolli, Accordi. Per quel che concerne invece la spesa corrente essa contiene 'spese obbligatorie' (personale, mutui, spese per liti e arbitraggi, risarcimento danni, utenze, carburanti, fitti passivi ecc....), spese già impegnate o deliberate e comunicate a terzi nel corso del 2009, spese per garantire i livelli di funzionamento istituzionale propri della Regione Lazio, nel quadro delle funzioni trasferite e/o delegate dallo Stato e a sua volta, agli enti locali".

"Sono state ridotte significativamente le spese particolarmente 'discrezionali' - ha sottolineato Nieri - tra le quali quelle relative all'immagine, alle consulenze, a studi e ricerche". "Il bilancio annuale di previsione regionale - ha concluso l'assessore - rappresenta la base per la gestione finanziaria della Regione secondo la legislazione vigente, la cui adozione, pertanto, secondo una formulazione tecnica e nel rispetto dell'attuale situazione per cui è consentito circoscrivere la propria attività all'ordinaria amministrazione, ha il preciso scopo di garantire il funzionamento istituzionale dell'ente Regione senza originare pericolosi vuoti. Pericolosi per le cittadine e per i cittadini del Lazio. Pericolosi per le imprese grandi, medie e piccole".

Nell'intervento in Aula, il presidente della commissione Bilancio, Carlo Umberto Ponzo (Pd), ha giudicato "grave e irresponsabile la non approvazione del documento finanziario". Sostenendo che "è un Bilancio leggero che rappresenta la fine di un percorso che ha portato a ripianare dieci miliardi di debito ereditato dalla passata legislatura". Per Ponzo sono state messe in atto decisioni che hanno portato alla riduzione delle spese, come: la razionalizzazione delle Agenzie (da 25 a 12); il dimezzamento delle Ipab. Ma, allo stesso tempo, un incremento della politica del sociale, la green economy. Ponzo ha così dichiarato: "Abbiamo risanato il bilancio e la prossima amministrazione potrà lavorare con più tranquillità".
Di tutt'altro avviso il consigliere del Pdl Pietro di Paoloantonio, Vice presidente della Commissione Bilancio: "L'Esercizio provvisorio non ci spaventa: non è un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini e delle imprese. Giudichiamo grave il mancato ricevimento del parere del Consiglio per le Autonomie Locali (Cal) che è obbligatorio" Per Di Paoloantonio quello del Cal "è un pezzo fondamentale che manca per l'approvazione del bilancio ed è una spada di Damocle sulla legittimità". "La maggioranza deve avere il coraggio - chiede Di Paoloantonio - di spiegare il vero motivo che non è tecnico, ma perché siete costretti a fare questa manovra per coprire l'extra deficit sulla sanità di 324 milioni accumulato nel 2009. Così facendo si sfugge il centro della questione".

Il Presidente Bruno Astorre ha chiuso la seduta, annunciando, come già detto, la ripresa dei lavori per domani alle ore 13,00. Nel frattempo i gruppi e i consiglieri potranno presentare eventuali emendamenti al documento finanziario.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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