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Consiglio approva piano risanamento qualità dell'aria



Foto di glamismac10/12/09 - La Regione Lazio ha varato il "Piano per il risanamento della qualità dell'aria". Tra le novità bollino blu in tutto il territorio regionale dal 1° gennaio 2010 (salvo diversa deliberazione dei singoli Comuni), azioni speciali per Roma e Frosinone e iniziative per ridurre le emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento e di quelli industriali. Una misura urgente che il Consiglio regionale, presieduto da Bruno Astorre, ha approvato oggi - a maggioranza - per dare attuazione alle direttive comunitarie in materia di 'gestione della qualità dell'aria ambiente'.

"Adottare questo piano - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Filiberto Zaratti - è urgente innanzitutto perché nel nostro territorio sono state spesso rilevate concentrazioni di inquinanti che superano i limiti fissati dalla normativa nazionale e comunitaria. Inoltre l'approvazione è indispensabile per fornire un'adeguata risposta alle due procedure di infrazione avviate dalla Commissione Europea nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto degli standard europei della qualità dell'aria in diverse zone, tra cui le due aree di Roma e Frosinone".

Il piano
Previsti interventi strutturali e di emergenza. Per Roma, in particolare, quattro domeniche ecologiche ed almeno due giorni feriali a settimana di targhe alterne entro marzo prossimo. La delibera consiliare permetterà, inoltre, di sottoscrivere un accordo con il Ministero dell'Ambiente per accedere ad un finanziamento di 10 milioni di euro, elevabile a 15 purché aderisca anche il comune di Roma. Nel bilancio di previsione 2009 - 2011, in ogni caso, le spese in tema di risanamento della qualità dell'aria ammontano a circa 3 milioni e 800 mila euro totali.

I principali obiettivi che il piano si propone di raggiungere entro il 2010, sono risanare la qualità dell'aria dove si è accertato il superamento dei valori limite degli inquinanti e mantenerla nelle zone in cui non si rilevano problemi. Azioni differenti sono preventivate in funzione della classificazione dei comuni del Lazio in tre zone, distinte a seconda dei livelli di inquinamento: la prima comprende Roma e Frosinone, dove sono state individuate le maggiori criticità, la seconda 31 comuni e, infine, la terza che include il resto del Lazio. Il varo del documento da parte dell'aula, in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione, vincola gli enti locali a rispettarne le disposizioni. La Regione potrà esercitare il potere sostitutivo in caso di inadempimento. L'Arpa impianterà un sistema di controllo in grado di effettuare previsioni a 24, 48 e 72 ore. In caso di rischio di superamento dei limiti, l'agenzia allerterà tempestivamente i comuni interessati. Alla Asl Rm E è affidato il monitoraggio epidemiologico.

Il dibattito
"Si tratta di un atto dovuto ed indifferibile - ha sottolineato il presidente della commissione Ambiente Claudio Bucci (Idv) - ma comunque importante. Abbiamo finalmente uno strumento fondamentale, licenziato in commissione dopo un lungo approfondimento". Il capogruppo Udc Aldo Forte ha manifestato perplessità sulla consistenza dei finanziamenti e sulla tempistica di approvazione del piano che, a suo dire, "doveva essere portato in aula due anni fa". Secondo il consigliere si chiedono oggi adempimenti che hanno spesso come scadenza il 31 dicembre prossimo. L'assessore Zaratti ha spiegato che il procedimento ha richiesto tempo per consentire il coinvolgimento degli enti locali e che i dati dai quali si è partiti sono quelli del 2005 perché così è stato previsto dalla legge.

Dai banchi dell'opposizione si è invocato - anche con un richiamo allo Statuto regionale da parte di Sandro De Gasperis (FI-Pdl) - la trasmissione del piano al Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) per un parere. Il presidente Astorre ha però replicato che non si tratta di un atto per cui è previsto l'invio obbligatorio al Cal. Il capogruppo di An-Pdl Antonio Cicchetti, a tal proposito, ha manifestato preoccupazione per la città di Roma. "Non possiamo paralizzare il traffico della Capitale - ha detto - senza che gli amministratori ne siano a conoscenza". Zaratti ha risposto che il Campidoglio ha presentato durante l'iter preparatorio delle osservazioni, quasi tutte accolte tranne che per le targhe alterne. Ha quindi informato l'aula di aver inviato una lettera al Comune per ricevere proposte alternative, ma senza aver ottenuto risposta.

"Di questo provvedimento non capisco l'urgenza e l'indifferibilità" ha invece aggiunto Donato Robilotta (Sr-Pdl), dichiarando di temere che questi requisiti possano essere attribuiti a qualunque deliberazione, un tipo di atto non impugnabile dal Governo. Il presidente Astorre ha chiarito che l'urgenza del piano per la qualità dell'aria deriva dall'esistenza di procedure di infrazione avviate dalla Comunità Europea, mentre l'assessore Zaratti ha sottolineato la necessità di difendere la salute dei cittadini.

Nell'annunciare il voto favorevole dei gruppi di appartenenza sono intervenuti Luisa Laurelli (Pd) e Enrico Fontana (Sl). La prima ha evidenziato come l'approvazione del piano ponga il Lazio tra le regioni virtuose, mentre Fontana ha ribadito che si tratta di un atto indispensabile per evitare sanzioni comunitarie e accedere ai finanziamenti ministeriali.


 

Allegati

Sintesi del piano per il risanamento della qualità dell'aria (pdf 23,31KB)


A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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