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Approvata legge su promozione patrimonio culturale



07/10/09 - Realizzare un sistema coordinato di iniziative di "marketing territoriale", per promuovere le diverse opportunità culturali offerte dal territorio e favorire lo sviluppo dell'intera regione. Questo l'obiettivo della legge sulla "Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e della attività culturali del Lazio", approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale, presieduto da Bruno Astorre.

"Questa legge - ha spiegato nella relazione introduttiva l'assessore alla cultura Giulia Rodano - mette a sistema e fornisce alla Regione una disciplina mirata a promuovere la conoscenza del patrimonio, in termini di valorizzazione culturale. Superando la situazione attuale, che si basa solo su singoli interventi, la messa a sistema delle iniziative consentirà di valorizzare adeguatamente l'enorme patrimonio culturale e gli ingenti investimenti che sono stati fatti in materia". L'assessore ha poi precisato che il programma delle iniziative verrà concordato con gli Enti locali, oltre che con il Ministero dei Beni culturali, "in modo da garantire una promozione adeguata per tutto il territorio regionale".

La legge si propone di promuovere, in particolare, i cinque attrattori culturali del Lazio: i luoghi di eccellenza di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale dal punto di vista archeologico, architettonico o paesistico su cui la Regione ha deciso di concentrare le proprie risorse. I cinque attrattori, definiti ed identificati nel 2006, in accordo con il Ministero dei Beni culturali sono: i siti Unesco di Villa Adriana e Villa d'Este di Tivoli (Roma), il Parco archeologico di Vulci e gli Etruschi (Viterbo), l'Abbazia di Fossanova (Latina), le Mura poligonali di Frosinone e la Via del sale (Rieti).
La nuova legge, tra l'altro, prevede la realizzazione di campagne promozionali, la creazione di prodotti audiovisivi e materiale informativo, l'attivazione di strumenti di comunicazione, con particolare riferimento alle nuove tecnologie digitali.

Claudio Moscardelli (Pd) ha sottolineato come questa legge favorisca una politica di "riequilibrio nell'azione di promozione culturale dei diversi territori del Lazio, per garantire una maggiore valorizzazione e competitività della regione nel suo complesso".

Anche il consigliere Enrico Fontana (Sinistra e libertà) ha posto l'accento sull'importanza di "garantire un riequilibrio nella valorizzazione di tutte le risorse che siamo in grado di esprimere con i territori della nostra regione", mettendo in evidenza come "la competitività e la qualità dei territori si debba misurare anche in termini di qualità ambientale, storica e culturale".

Concetto ribadito dal presidente della commissione consiliare Cultura Antonio Zanon (Pd), secondo il quale "questa legge realizza un sistema coordinato di promozione territoriale che coinvolge tutto il territorio, sulla base di un programma concordato anche con gli enti locali".

"Non comprendiamo lo spirito di questa legge - ha invece dichiarato Francesco Lollobrigida (An-Pdl) - non perché non sia necessario migliorare la promozione della nostra regione, ma perché ingenera confusione tra i diversi assessorati deputati a promuovere il territorio. La promozione del marketing territoriale dovrebbe essere affidata a chi ha il compito di attrarre turismo nella nostra regione."

"Questa legge è importante non solo perché colma una lacuna legislativa - ha dichiarato Antonietta Brancati, presidente del gruppo Liberali e rete riformista dei cittadini - ma perché mira a promuovere la conoscenza dei beni culturali, non sempre adeguatamente valorizzati pur rappresentando una delle voci più importanti dal punto di vista turistico".


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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