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Il Consiglio regionale brinda col vino della legalità



Foto Omniroma14/12/09 - Si chiama "Campo Libero" ed è un vino bianco, un trebbiano I.G.T. frutto del terreno confiscato a Francesco Schiavone, detto "Sandokan", capo del clan dei casalesi, la più potente cosca del casertano, una delle più organizzate e violente dell'intero panorama camorrista. Un vino dal sapore particolare, quello della legalità.

Con questo vino il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Bruno Astorre, ha brindato oggi, a meno di 24 ore dall'apertura del processo in Cassazione che deciderà sugli ergastoli per Sandokan e gli altri padrini, insieme a consiglieri regionali e autorità locali, sul podere gestito dalla Cooperativa sociale "Il Gabbiano". 10 ettari trasferiti nel 2003 dall'Agenzia del Demanio al Comune di Cisterna di Latina per essere utilizzati per scopi sociali.

"Grazie al Gabbiano e all'iniziativa del consigliere Fabrizio Cirilli - ha detto Astorre - vogliamo sensibilizzare i mass media, i consiglieri regionali e i cittadini, affinché i prodotti provenienti dai beni confiscati alla mafia possano anche portare reddito. Questo di "Campo Libero" è un esempio da imitare e per noi istituzioni da sostenere. Personalmente ne ho acquistate 100 confezioni per i regali di Natale a consiglieri e istituzioni, che verranno accompagnate da una lettera che ne illustra il valore sociale. La mafia uccide quando c'è silenzio. Tenere i riflettori accesi è importante, è un segnale".

"E' una significativa circostanza questa che ci vede qui riuniti - ha dichiarato il Prefetto di Latina Bruno Frattasi - si fa in modo che questi beni possano avere una finalità sociale che combatte gli interessi economici della criminalità. Se facciamo attecchire la mafia nel tessuto economico del territorio in poco tempo le mafie faranno piazza pulita".

"La Regione Lazio è punto di riferimento a livello nazionale", ha detto il consigliere regionale Fabrizio Cirilli, ricordando l'approvazione all'unanimità di una recente legge (di iniziativa dello stesso Cirilli e del consigliere Enrico Fontana) per l'internalizzazione di una agenzia regionale che consente, fra l'altro, di eliminare tutti gli impedimenti burocratici tra il sequestro, confisca e affidamento, che in passato hanno talvolta portato a rimettere sul mercato i beni confiscati, riacquisiti tramite aste dai mafiosi.

"Mi auguro che anche dal punto di vista esclusivamente agricolo - ha aggiunto Mario Perilli, Presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio - la produzione di questo vino possa farsi apprezzare".

All'incontro sono intervenuti inoltre i consiglieri regionali Domenico Di Resta, Aldo Forte, Claudio Moscardelli, il Presidente della cooperativa "Il Gabbiano" Dario Campagna e Giorgio Ciacciarelli, responsabile del podere e della fattoria didattica che verrà ospitata nel casale in corso di ristrutturazione con il contributo della Regione Lazio, dove si è tenuto l'incontro.

Da parte sua, Antonello Merolla, Sindaco di Cisterna, ha annunciato che appena verranno terminati i lavori, fra circa tre mesi, il casale verrà inaugurato con la seduta di un Consiglio comunale.

Il vino "Campo Libero" è il primo prodotto del Lazio a fa parte del paniere della legalità dell'associazione nazionale Libera Terra, presieduta da Luigi Ciotti, insieme ad altri prodotti come pasta, olio, vino realizzati sui terreni confiscati alla criminalità in Puglia, Calabria e Sicilia.

Sostenere la lotta contro la mafia con un buon bicchiere di vino I.G.T. Lazio Trebbiano si può, anche con un esborso modesto.
Il vino, il cui costo è di € 3,50 a bottiglia, è acquistabile presso la Coop. Sociale "Il Gabbiano", Viale XVIII Dicembre 124 - Latina, info@ilgabbianosociale.it, fax 0773 1760862, tel. 0773.664466.


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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