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Un convegno sulla prostituzione e la tratta alla Pisana


11/12/08 - Roma


locandina convegno"Lina Merlin, fata o strega? Enti locali, prostituzione, tratta, il giusto rapporto tra tutela dei diritti e sicurezza sociale", è questo il titolo del convegno-seminario sul tema della tratta e della prostituzione che ha avuto luogo l'11 dicembre presso la sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio. Alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Guido Milana, del vice presidente Bruno Prestagiovanni, dei consiglieri Luigi Celori, Luisa Laurelli, Anna Evelina Pizzo, Anna Maria Grazia Massimi nonché del dirigente della squadra mobile di Roma Vittorio Rizzi e del Procuratore della Repubblica Luigi De Ficchy, oltre ai rappresentanti delle associazioni operanti nel settore, questa giornata ha voluto essere un momento di confronto diretto tra istituzioni, esperti ed operatori con l'obiettivo di fare il punto sullo stato delle politiche nazionali e locali in materia di prostituzione e tratta, attraverso un approccio pragmatico centrato sui dati, sulle esperienze, sulle buone pratiche già operanti nella Regione Lazio e nel resto del Paese.

Dopo il saluto del Presidente Milana, Vincenzo D'Ambra, giornalista RAI e coordinatore dell'incontro, ha dato la parola alla consigliera Laurelli, Presidente della Commissione sicurezza del Consiglio regionale, che ha sottolineato la modernità che riveste tuttora, a distanza di cinquanta anni, la legge Merlin (legge n. 75 del 20 febbraio 1958), con la quale si chiudevano le "case" nelle quali la prostituzione si esercitava e alla quale una proposta di legge nazionale vorrebbe ora apportare delle modifiche. La consigliera Pizzo ha sottolineato poi come le misure recentemente varate con ordinanza del Comune di Roma per combattere il fenomeno della prostituzione nelle strade siano, a suo avviso, poco più di un provvedimento di facciata, sostanzialmente inefficace. La parola è poi passata al consigliere Celori, secondo il quale, invece, l'ordinanza del sindaco Alemanno ha avuto il merito di affrontare se non altro l'aspetto più vistoso del problema, che comunque, secondo Celori, non può essere risolto a livello di amministrazioni comunali. Vittorio Rizzi ha poi presentato dei dati riguardanti i fenomeni in esame dai quali si evinceva, a suo avviso, che è ancora troppo poco quel che si riesce a fare per combattere coloro che lucrano sulla prostituzione; Bruno Prestagiovanni ha invece sottolineato l'aspetto più moderno e tecnologico del problema prostituzione e reati connessi, affermando che nell'epoca di internet anche questi fenomeni sono cambiati e vanno combattuti in modo nuovo. A conclusione di questa prima parte, Luigi De Ficchy ha analizzato gli aspetti giuridici del problema, identificando il cuore dello stesso nel fatto che si intenda la prostituta come vittima o come colpevole.

Dopo una pausa, i lavori sono proseguiti con gli interventi degli operatori delle associazioni che agiscono nell'ambito di queste tematiche, introdotti da Vittoria Tola, già presidente della Commissione interministeriale per l'attuazione dell'art. 18 del T.U. 268/1998. La finalità del seminario, cui erano stati invitati anche gli amministratori degli enti locali del Lazio, è stata anche quella di avviare un processo che consenta alla Regione Lazio di legiferare sul tema della prostituzione ed elaborare un "documento/mozione di indirizzo" che si auspica possa essere condiviso da tutti i gruppi politici.



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