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Un protocollo d'intesa per l'infanzia e l'adolescenza


09/02/09 - Roma


Il 9 febbraio, nella sede del Consiglio regionale del Lazio di via Poli, è stato firmato, alla presenza della stampa, un protocollo d'intesa tra il Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Lazio, Francesco Alvaro, e il direttore "Save the Children Italia", Valerio Neri. Il Presidente del Consiglio regionale Guido Milana, presenziando all'iniziativa, ha commentato con soddisfazione il fatto che, dopo aver anticipato, con la legislazione regionale, l'adozione di provvedimenti di livello nazionale su temi come lo stalking o la mediazione familiare, il Consiglio Regionale del Lazio abbia posto in essere, prima regione in Italia, un protocollo d'intesa con un'organizzazione come 'Save the children', attiva sul versante di un nuovo e diverso modello di accoglienza dei minori migranti, in un momento particolarmente delicato per i più deboli nel nostro Paese. Il Presidente ha tenuto a sottolineare come non si tratti di un atto di facciata ma di una tappa intermedia in un lungo percorso di collaborazione, resosi più forte e costante in occasione del ventennale della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, enunciando la necessità di forme di sostegno speciali per questo tipo di iniziative.

L'accordo dà seguito alla collaborazione tra il Garante e "Save the Children" già iniziata lo scorso anno con la realizzazione di un percorso di consultazione di ragazzi e ragazze stranieri e italiani sui temi dell'accoglienza, della protezione e della partecipazione dei minori migranti. Questi, in sintesi, i punti principali del protocollo: realizzare attività di formazione e informazione volte a diffondere la conoscenza dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza soprattutto tra i minori più vulnerabili, come ad esempio i minori stranieri e appartenenti a minoranze etniche; promuovere la partecipazione dei minori ai processi decisionali che li riguardano; monitorare la qualità dell'assistenza prestata ai minori ricoverati in strutture educativo-assistenziali, in strutture residenziali, o comunque in ambienti esterni alla famiglia; realizzare servizi di prossimità (unità di strada, centri a bassa soglia) per entrare in diretto contatto con i minori più a rischio; promuovere l'importanza della figura del tutore volontario e realizzare corsi di formazione e consulenza per persone idonee a svolgere tale funzione a favore di minori privi di rappresentanza legale; suscitare nei media una maggiore sensibilità nella percezione e nella rappresentazione dei minori stranieri e di origine straniera in modo tale da rispettarne i diritti e tutelarne l'immagine.

Il Protocollo prevede anche modalità di governance finalizzate a rendere più efficace e operativa la collaborazione tra Garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Lazio e "Save the Children Italia", attraverso l'istituzione di un Comitato di coordinamento, con il compito di definire il programma annuale delle iniziative e dei progetti congiunti; individuare piani operativi per la realizzazione di tali attività; predisporre una rendicontazione annuale del lavoro svolto.
Il Garante Alvaro, a commento dell'iniziativa, ha annunciato l'intenzione di creare un Osservatorio sulle condizioni dei minori per contribuire a ridurre al minimo l'approssimazione e la genericità con la quale a volte si affrontano le tematiche o le statistiche riguardanti, ad esempio, i giovanissimi migranti. "Nella nostra regione - ha proseguito il Garante - abbiamo circa 200 case famiglia da mettere in rete per creare un nuovo modello di accoglienza e 'Save the children' si rivelerà decisiva nel far entrare in questo sistema virtuoso i minori che assiste".
Il direttore di "Save the children Italia" Valerio Neri, da parte sua, ha dichiarato: "Siamo entusiasti del lavoro che stiamo portando avanti nel Lazio e ora ci aspettiamo che il governo porti a termine il progetto di istituire un Garante nazionale per i minori, in grado di raccordarsi con queste valide realtà territoriali, garantendo il necessario connubio tra istituzioni e associazioni".

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