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Una legge per valorizzare ad uso pubblico il patrimonio artistico e archivistico non statale



Con la legge regionale 22 luglio 2009, n. 18, recante "Interventi per la valorizzazione ad uso pubblico del patrimonio artistico e archivistico non statale", la Regione Lazio intende finanziare interventi volti a rendere fruibile al pubblico il patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico di proprietà privata che al momento non lo è, nel rispetto della normativa vigente in materia.

In base alla legge, saranno oggetto degli interventi finanziabili, in particolare: i manoscritti, gli autografi, i carteggi, i libri, le stampe, le incisioni e ogni altro documento avente carattere di rarità e di pregio; gli organi musicali storici, i dipinti custoditi nelle chiese, nei monasteri, nelle abbazie e nei conventi; gli archivi storici e notarili.

Il finanziamento, a fondo perduto, di cui saranno beneficiari i proprietari privati dei beni in oggetto, è concesso con priorità ai piccoli comuni. Inoltre esso è concesso, per ambito territoriale provinciale, con priorità agli interventi di minore importo e, a parità di importo, a quelli ad alto rischio di deterioramento.

Una deliberazione della Giunta regionale, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la competente commissione consiliare permanente, determinerà, nel rispetto dell'ordine di priorità stabilito per i finanziamenti, i criteri e le modalità relativi: alla presenza, nei progetti concernenti gli interventi in questione presentati dai soggetti beneficiari, dell'impegno del proprietario o del gestore del bene a garantire la fruibilità pubblica del bene stesso, con indicazione delle relative modalità; alla presentazione delle domande per l'ammissione ai finanziamenti; alla formazione della graduatoria per l'erogazione dei finanziamenti; alla erogazione dei finanziamenti; alla rendicontazione e controllo delle spese sostenute.

Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge si provvederà mediante l'istituzione di un apposito capitolo di spesa denominato "Finanziamento degli interventi per la valorizzazione ad uso pubblico del patrimonio artistico e archivistico non statale", con uno stanziamento pari a 50 mila euro per l'esercizio finanziario 2009.

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