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Definizione per: Qualità normativa



  • Qualità normativa
  • Stat., art. 36
    l. 246/2005
    Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi (Manuale OLI 2002)
    Circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri 24 febbraio 1986 “Formulazione tecnica dei testi legislativi”
    Circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri 20 aprile 2001 “Regole e raccomandazioni per la formulazione tecnica dei testi legislativi”


    Il tema della qualità della normazione è stato affrontato per la prima volta in documenti ufficiali con la circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 1986 che rappresenta il primo tentativo, attuato d’intesa con le Presidenze dei due rami del Parlamento, di dare avvio al procedimento di miglioramento qualitativo della produzione legislativa.

    Con la successiva circolare del 2001 si tenne conto degli apporti nel frattempo elaborati dalla dottrina nonché di quanto emerso dall’esperienza e dal confronto con le regole di tecnica legislativa straniera.

    Il testo elaborato dall’Osservatorio legislativo interregionale nel marzo 2002 è più ampio e articolato di quello statale e comprende cinque parti: linguaggio normativo, scrittura del testo, struttura dell’atto normativo, riferimenti, modifiche ed un allegato di formulari.

    Il manuale interregionale è stato formalmente adottato in diverse Regioni ed attualmente è in corso la sua rivisitazione relativamente all’ambito del linguaggio normativo.

    Il legislatore regionale ha prestato una particolare attenzione al problema della qualità della normazione; diversi Statuti regionali hanno, infatti, affrontato l’argomento. Quello del Lazio stabilisce, in particolare, che il regolamento dei lavori del Consiglio disciplini la verifica della redazione dei testi normativi affinchè gli stessi siano chiari, di agevole interpretazione, coordinati con la normativa vigente ed abbiano ad oggetto materie omogenee.

    La qualità della normazione si raggiunge non solo tramite le leggi di semplificazione o la redazione di testi unici, ma attraverso l’introduzione di nuove tecniche o metodologie di normazione. Si parla, pertanto, di “tecniche legislative”, in quanto la qualità della normazione è garantita non solo dal linguaggio normativo ma attraverso anche altri strumenti, quali l’improcedibilità della proposta di legge presentata in Consiglio nel caso in cui non vengano rispettati i parametri di qualità; la comunicazione preventiva ai soggetti interessati al fine di garantire la partecipazione del cittadino al processo legislativo, con la possibilità di fare osservazioni o proporre modifiche; la valutazione degli effetti della legge, che si articola in valutazione ex ante e valutazione ex post.
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