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Dimissioni Marrazzo: Montino, anche qui si voti il 28 marzo
28/10/09 - "Vorrei rassicurare tutti coloro che mi hanno ricordato che ci troviamo in una fase di carattere straordinario. Sono consapevole che la giunta non ha i suoi pieni poteri". Così il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino (Pd), a conclusione della seduta del Consiglio Regionale iniziata con la lettura delle dimissioni di Marrazzo.
"Nella mia lunga vita politica ho imparato a distinguere - ha proseguito Montino - Voglio rassicurare tutti: gli atti saranno di carattere ordinario. Se ci saranno atti di carattere straordinario sarà mia cura consultare le opposizioni. Pensare che vogliamo arrivare al 28, 29 di marzo perché vogliamo stare dove siamo e fare chissà quali delibere è un grosso errore. Occorre senso delle istituzioni. Ho visto nelle dichiarazioni di Silvio Berlusconi: anche lui è del parere che le elezioni nostre si debbano svolgere con quelle delle altre regioni. Sotto un aspetto tecnico noi possiamo arrivare fino ai primi di marzo. Non ha senso. Nessuno vuole strumentalizzare fatti privati. Quindi, c'è da aspettarsi un confronto serrato, ma sui quattro anni di governo. Gli elettori non sceglieranno su un peccato personale, ma sceglieranno su come si è operato. La sfida è questa: su quello che abbiamo fatto, sui programmi, sulle idee per il futuro. Penso che isolare la consultazione del Lazio rispetto a quelle delle altre regioni ci porterebbe su un terreno sbagliato. Al di là degli aspetti tecnici, penso che ci sia la possibilità di un tavolo per trovare una giusta data ragionevole che è quella dell'unificazione".
Per quanto riguarda gli atti della Giunta da qui alle elezioni, "E' possibile fare quegli atti che affrontano questioni ancora pendenti e che debbano trovare la giusta soluzione", ha concluso il vicegovernatore del Lazio.
Concluso il discorso di Montino, il presidente del Consiglio Regionale, Bruno Astorre (Pd), ha tolto la seduta.
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