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Lazio. Il Consiglio approva Finanziaria e Bilancio 2010


23/12/09 - Bilancio tecnico a Consiglio sciolto per consentire il funzionamento della macchina regionale in attesa della nuova legislatura

Assenti le opposizioni di An e Forza Italia, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Bruno Astorre (Pd), ha approvato la Finanziaria e il Bilancio di previsione 2010 della Regione Lazio (Finanziaria 32 voti a favore e cinque contrari, Bilancio 37 a favore e cinque contrari). Con i soli due articoli della Finanziaria (oltre all'entrata in vigore, primo gennaio 2010) viene autorizzato il ricorso al mercato finanziario (mutui fino a 4 miliardi e duecento milioni di euro) e rifinanziate le leggi regionali. Il Bilancio 2010, invece, si compone di 11 articoli e un voluminoso allegato, vale 26 miliardi e detta le condizioni per coprire i disavanzi sanitari degli ultimi due anni: un miliardo e settecento milioni di euro nel 2008 e un miliardo e quattrocento milioni nel 2009.

Contestualmente, sono stati approvati i bilanci degli enti parco regionali, e di Arpa, Laziodisu, Arsial, Irvit, Aremol. Ad annunciare l'uscita dall'Aula dei consiglieri di An e Forza Italia (che in Consiglio regionale appartengono a due gruppi distinti) hanno provveduto, ognuno per il rispettivo gruppo, i consiglieri Sandro De Gasperis (FI) e Francesco Lollobrigida (An). Motivo: la mancanza del parere obbligatorio ma non vincolante che il Cal, il Consiglio delle autonomie locali, non ha potuto esprimere in quanto l'altro giorno, nel corso della seduta dedicata all'esame dei documenti finanziari, non c'era il numero legale al momento della votazione.

Il decreto del Presidente del Consiglio Regionale n. 201 del 29 ottobre 2009 che ha disposto lo scioglimento del Consiglio Regionale a seguito delle dimissioni volontarie del Presidente della Giunta Regionale ha delimitato l'attività della Giunta e del Consiglio all'ordinaria amministrazione. "In sintonia a quanto previsto da una consolidata giurisprudenza, con riferimento al regime di prorogatio - come ha spiegato l'assessore al Bilancio Luigi Nieri (Sinistra e libertà) - ci siamo limitati a svolgere gli atti di 'doverosa esecuzione' di precedenti provvedimenti - legislativi, amministrativi o giudiziari, escludendo quelli caratterizzati da 'particolare delicatezza', da 'ampio margine di discrezionalità' e da un contenuto 'fortemente fiduciario'".

Respinti i numerosi emendamenti delle opposizioni di Prc e Udc. Aldo Forte (Udc) nell'annunciare il voto contrario ma non ha fatto mancare il numero legale "perché si è rivelato un bilancio politico". Per Ivano Peduzzi (Prc) "questa giunta in parte è ancora sorda rispetto a quelle che sono le esigenze dei cittadini". Donato Robilotta (Sr-Pdl), nell'annunciare la non partecipazione al voto finale, ("sono rimasto solo per senso di responsabilità"), ha dichiarato che "questo bilancio poteva essere una cosa diversa, un bilancio di cinque anni", e ha puntato il dito sulla legge sul reddito minimo garantito: "120 mila domande - ha sottolineato Robilotta -, solo diecimila hanno ottenuto il sussidio". Il presidente della Commissione consiliare Bilancio Carlo Umberto Ponzo (Pd) ha voluto ringraziare comunque le opposizioni per il senso di responsabilità e di collaborazione nei lavori dell'assise da lui presieduta. L'assessore Nieri ha replicato, ribadendo il senso di un bilancio prevalentemente tecnico.

L'Aula ha approvato anche il Bilancio di previsione del Consiglio regionale (87 milioni di euro nel 2010) e la proroga di un anno della validità dei piani paesistici.

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