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XVI - Mobilità


Mobilità, Luciani: Valle dell'Aniene, rafforzare nodi di interscambio ferro-gomma

02/04/09 - “Gli impegni assunti in via prioritaria riguarderanno il rafforzamento del nodo di interscambio di Lunghezza, con il raddoppio dei posti auto e la possibile estinzione degli abbonamenti Metrobus fino a Carsoli”. A dichiararlo è Enrico Luciani (Sinistra), Presidente della Commissione Mobilità, nell’audizione avuta con i sindaci dell’Alta Valle dell’Aniene e del Turano, durante la quale sono stati evidenziati i problemi sul servizio di collegamento con Roma.

Per lo sviluppo dei territori montani occorre rafforzare la mobilità attraverso un servizio pubblico più efficiente e articolato. Tutto ciò vale sempre ma assume maggiore rilevanza in coincidenza con la crisi ove il diritto alla mobilità, imprescindibile e quasi sinonimo di libertà, viene messo in discussione per l’impossibilità per i cittadini di spostarsi per motivi di studio e lavoro”, ha sottolineato Luciani.“In questi tre anni di azione della Commissioneosservo un diverso approccio di tutti gli interlocutori, frutto dell’ottimo lavoro e di un metodo che da sempre abbiamo voluto darci: ovvero puntare alle soluzioni possibili, anche di ordine minimale, e alla partecipazione dei rappresentanti delle amministrazioni locali, delle associazioni dei pendolari e dei funzionari delle aziende che prestano i servizi”.

Il risultato è stato oggi, così come nelle altre audizioni, di verificare la possibilità di aggiungere un servizio, incrementare i nodi di scambio tra le diverse modalità, assumere impegni concreti.

Non posso però non rammaricarmi– ha concluso Luciani – che il vantaggio che avevamo accumulato all’inizio della legislatura, quando in pochi mesi avevano licenziato le “Linee guida al Piano della Mobilità e della logistica” , con un ampio lavoro di discussione e confronto, oggi si è assottigliato e si sente come nel territorio necessiti di maggiore pianificazione negli interventi. Ci dobbiamo rendere conto che in un contesto in cui le risorse scarseggiano e questo Governo ci mette del suo per penalizzare i pendolari – ricordiamo il taglio dei 197 milioni di euro che la finanziaria del 2008 aveva destinato all’ammodernamento della tratta ferroviaria tra Tivoli e Avezzano - l’impegno dei gestori pubblici deve concentrarsi nell’eliminazione delle sovrapposizioni tra servizi.”



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