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Il Consiglio approva variazioni al Bilancio 2023-2025 per adeguarsi ai rilievi della Corte dei Conti sul Rendiconto per l'esercizio finanziario 2022

Manovra che recupera quasi 171 milioni e consente la parifica. Nella stessa seduta è stata approvata anche la legge per il riconoscimento della legittimità di quasi 5 milioni di euro di debiti fuori bilancio.
Una foto dell'Aula consiliare27/10/2023
Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza due leggi in materia finanziaria. Si tratta della “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2022. Variazioni al Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 per l'adeguamento alle risultanze del Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2022” (Proposta di legge regionale n. 102) e del “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche" (Proposta di legge regionale n. 101).

Entrambi i provvedimenti erano stati illustrati dall’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, nella seduta del 25 ottobre, insieme ad altri tre provvedimenti di natura finanziaria, due dei quali legati alla mancata parifica della Corte dei Conti, insieme alla proposta di legge n. 102 votata oggi. “In data 29 settembre 2023 – aveva spiegato Righini – la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio, ha parificato il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2022, con eccezioni, determinando nello specifico un complessivo peggioramento del risultato di amministrazione 2022 per euro 170.927.484,44. Al fine di non comprimere il naturale ciclo di bilancio e tenendo conto in via prioritaria della necessità del soddisfacimento dei bisogni della collettività, l’Amministrazione regionale ha deciso per un adeguamento sostanziale al dispositivo della parifica e, per tale motivo, ha immediatamente provveduto ad apportare delle modifiche al Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2022; ad adottare la proposta di deliberazione consiliare n. 15, concernente il Piano di rientro dal disavanzo al 31 dicembre 2022; ad adottare la Proposta di legge 102 del 2023 concernente le variazioni di bilancio consequenziali alla più volte citata decisione di parifica”.

Con l’approvazione della deliberazione consiliare n. 15 e la proposta di legge n. 102, il Consiglio ha provveduto alla triennalizzazione dell’incremento del disavanzo di 170.927.004,84 euro: 91.727.004,84 euro per l’anno 2023; 36 milioni per l’anno 2024; 43,2 milioni per l’anno 2025.

Nella stessa seduta, il Consiglio ha approvato anche la proposta di legge n. 101, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, per il valore complessivo di euro 4.974.987,90. Con lo stesso provvedimento, il Consiglio ha approvato anche altre disposizioni. Con l’articolo tre sono stati approvati gli assestamenti di bilancio di previsione esercizio finanziario 2023 e pluriennale 2024-2025 di sette enti pubblici dipendenti. L’articolo quattro ha disposto che “a decorrere dall’esercizio finanziario 2023, non possono più accedere alle risorse del fondo” per prevenire il dissesto finanziario quei “comuni che abbiano già usufruito del contributo per cinque annualità, anche non continuative”. Con l’articolo cinque, la società regionale Astral SpA viene autorizzata a contrarre un prestito chirografario con Cassa depositi e prestiti, per un importo massimo di 80 milioni di euro, per acquistare autobus e realizzare infrastrutture di alimentazione nell’ambito del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile. L’articolo sei ribadisce l’attività liquidatoria della società a partecipazione regionale “Lazio Ambiente SpA” e dispone che “si intendono cessati gli atti di indirizzi relativi ai progetti di conversione industriale e all’alienazione della partecipazione”. Questa norma ha suscitato le proteste del consigliere Massimiliano Valeriani (Pd) e il conseguente confronto in Aula sia con l’assessore Righini sia con quello delegato ai rifiuti, Fabrizio Ghera. L’articolo sette stanzia 4 milioni di euro, a valere sull’annualità 2023, “per i servizi di trasporto pubblico locale destinati ai comuni del Lazio storicamente beneficiari, a esclusione di Roma Capitale”. Anche questa norma ha suscitato la reazione di Valeriani, che ha contestato l’esclusione della Capitale dal contributo, e anche su questo punto ne è nato un contraddittorio in Aula con l’assessore Ghera, titolare anche delle deleghe alla Mobilità e ai Trasporti.

Infine, il Consiglio ha approvato anche due articoli aggiuntivi proposti dall’assessore Righini. Il primo è funzionale al coordinamento tra le disposizioni in materia di trasformazione delle Comunità montane nell’attuale periodo transitorio successivo all’approvazione da parte della Giunta regionale dei bilanci di liquidazione delle Comunità montane e della Comunità di arcipelago delle Isole Ponziane. Con il secondo, invece, vengono incrementate di ulteriori 1,1 milioni di euro per il 2023 e di un milione per il 2024 le risorse affidate alla società regionale LazioCrea per le attività di promozione culturale, sociale e ambientale e di valorizzazione del patrimonio regionale. Allo stesso modo, vengono incrementate le risorse affidate ad Arsial (l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) di 1,75 milioni di euro per l’anno 2023 e di un milione per il 2024. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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