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Approvata la legge che amplia le competenze di Arpa Lazio

L’Agenzia supporterà la fase istruttoria di Via, Aia e autorizzazione unica per nuovi impianti di smaltimento e recupero rifiuti, ma la titolarità del procedimento amministrativo resta in capo alla Direzione regionale.
12/05/2021
Il Consiglio regionale ha approvato, con 29 voti a favore e 8 contrari, la proposta di legge regionale n. 288 del 7 aprile 2021, concernente: “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale, autorizzazione ambientale integrata e autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Modifiche alle leggi regionali n. 45 del 1998, n. 27 del 1998 e n.11 del 2016. Disposizioni finanziarie", illustrata dall’assessora regionale alla Transizione ecologica, Roberta Lombardi, nella seduta del 29 aprile.
Il provvedimento, che attribuisce all’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa) le competenze istruttorie riguardanti i tre procedimenti citati nel titolo, si compone di otto articoli ed è stato approvato con sette emendamenti, quattro presentati dal gruppo Fratelli d’Italia e tre dalla stessa assessora Lombardi, uno dei quali incrementa ulteriormente lo stanziamento del fondo speciale di parte corrente (articolo 6) per gli anni 2022 e 2023. Dagli iniziali 1,2 milioni di euro per il 2022, infatti, si passa a 2,7 milioni di euro per lo stesso anno e vengono aggiunti 1,755 milioni di euro per il 2023, per un totale di circa 3,25 milioni di euro in più. L’incremento del fondo per il 2021 resta invece pari a 3.590.400 euro. Inoltre, l’articolo 5 (disposizioni finanziarie) prevede un’integrazione di 414 mila euro, a decorrere dal 2021, della voce di spesa già esistente nel bilancio regionale destinata alla copertura delle spese relative all'Arpa, proprio per l’esercizio delle nuove funzioni istruttorie che le vengono attribuite con la legge approvata oggi.

La proposta di legge n. 288 modifica le leggi regionali n. 45 e n. 27 del 1998 nonché la n. 11 del 2016, al fine di attribuire all’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa) le competenze istruttorie riguardanti i procedimenti di:
a) valutazione di impatto ambientale (Via) di competenza regionale;
b) autorizzazione integrata ambientale (Aia) di cui all’articolo 1, comma 3, della l.r. 16 dicembre 2011, n. 16 (Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili) e successive modifiche;
c) autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti di cui all’articolo 15 della l.r. 9 luglio 1998, n. 27 (Disciplina regionale della gestione dei rifiuti) e all’articolo 208 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale).

La definizione delle modalità e dei termini per l’esercizio delle funzioni istruttorie da parte dell’Arpa sarà demandata – ai sensi dell’articolo 4 della proposta di legge – ad un regolamento di attuazione e integrazione, che la Giunta regionale dovrà adottare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge.

L’articolo 7, infine, riguarda due disposizioni transitorie: 1) l’applicazione dell’attribuzione ad Arpa delle nuove competenze viene rinviata alla data di entrata in vigore del regolamento di attuazione e integrazione previsto dall’articolo 4, per consentire l’esercizio delle nuove funzioni sulla base di un quadro ordinamentale organico, definito anche a livello di normazione secondaria; 2) ai procedimenti già avviati alla data di entrata in vigore del regolamento di cui all’articolo 4 continueranno ad applicarsi le disposizioni legislative regionali vigenti prima dell’entrata in vigore della nuova legge.

Nelle dichiarazioni di voto finali, i consiglieri dei gruppi di centrodestra hanno espresso contrarietà al provvedimento, motivandolo con le stesse argomentazioni espresse durante la discussione generale in occasione della seduta del 29 aprile scorso. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa