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Nuova Giunta e patto di legislatura, il dibattito in Aula

Un particolare dell'aula consiliare.15/03/2021
Dopo le comunicazioni del presidente Nicola Zingaretti, in Consiglio regionale è stata la volta degli interventi di maggioranza e opposizione. Di seguito la sintesi.

Loreto Marcelli (M5s): “L'elenco delle proposte realizzate dai 5 Stelle che siamo riusciti a inserire nell' agenda politica del governo regionale è davvero ampio ed è un bagaglio che anche di recente abbiamo ampliato, grazie al  lavoro portato avanti con la giunta Zingaretti, anche  sulla programmazione del settennato dei fondi Ue 21-27. Il centrosinistra ci ha proposto di entrare nella giunta regionale,  una proposta in cui i presupposti sono andati progressivamente crescendo, attraverso il lavoro congiunto su temi specifici e che si sono rafforzati man mano che questo lavoro portava dei risultato concreti. Lombardi e Corrado faranno un buon lavoro come del resto hanno fatto finora”. 

Fabrizio Ghera (FdI):  "L'abbiamo sempre detto che il momento 5 Stelle in questi tre anni di fatto è stata una stampella del Pd della sinistra, di questa maggioranza, quindi paradossalmente si mette in chiaro quello che prima era più sottobanco. Oggi abbiamo un fatto comunque abbastanza singolare che chi si è candidato contro addirittura entra nella stessa giunta. Ovviamente Fratelli d'Italia sarà all'opposizione. Ai cittadini del Lazio non può interessare un tema tutto interno alla maggioranza politica, bisogna finirla con le dinamiche interne al movimento 5 Stelle al Partito democratico, chiediamo di dare soluzioni per i cittadini del Lazio per l'economia, per la sanità, per lo sviluppo". 

Marta Bonafoni (Lista Zingaretti): “Oggi è di nuovo una prima volta per la nostra Regione: la prima volta che chi si era sfidato in una competizione elettorale firma un accordo di collaborazione. Viviamo un tempo inedito, spaventose drammatico: per far vincere la speranza e la fiducia abbiamo bisogno di scelte inedite. Scelte non improvvisate, che nascono da un lungo lavoro comune, fatto anche di scontri. Nessun inciucio, in questi anni abbiamo provato a costruire una strada nuova, con la pandemia questo metodo è diventato una strada obbligata. La crescita non è solo nei numeri della maggioranza, ci deve essere una crescita nell’efficacia dell’azione di governo”.

Daniele Giannini (Lega): “Roberta Lombardi, in questi anni, aveva più volte ribadito che il ruolo del M5s sarebbe stato quello dell’opposizione. Ora riduce il suo movimento a stampella del Pd, un tradimento consumato ai danni dei suoi elettori per due miserabili poltrone.  Siete inaffidabili saltimbanchi, che bramano potere e poltrone. Due mini assessorati, che tradiscono lo stesso sistema elettorale. In questi giorni il passaggio del Lazio in zona rossa getta di nuovo nella disperazione migliaia di commercianti e imprenditori. Una scelta incomprensibile. Altro che etica della collaborazione, di cui ha parlato Zingaretti, qui c’è un inciucio spregiudicato. I cittadini puniranno chi li ha traditi”.

Marietta Tidei (Gruppo misto): “Io sarei stata favorevole a un allargamento della maggioranza anche più ampio. Viviamo in un momento in cui anche a livello nazionale il quadro politico si è scomposto e ricomposto. In un momento di grande difficoltà è giusto che tutte le forze politiche responsabili partecipino al governo del Paese. Si poteva fare un’operazione simile anche in Regione: ampliare la maggioranza alle forze politiche che partecipano al governo nazionale. Il Lazio non si è comportato male, sia nella gestione della pandemia che nell’avvio della campagna vaccinale, ora c’è bisogno del contributo di tutti per tirare fuori la Regione dalla situazione in cui si trova. Dobbiamo farci sentire, portare avanti i nostri progetti, essere forti anche nell’interlocuzione con il Governo”.

Pasquale Ciacciarelli (Lega): “Abbiamo assistito in Aula a un fatto annunciato fin dal primo giorno della legislatura. I 5 stelle hanno sempre condiviso, appoggiato e sostenuto questa maggioranza, seppure in maniera sotterranea. Stanno cambiando pelle: altro che uno vale uno, quello che vale sono le poltrone. Bisognerebbe dibattere di altro: della zona rossa, se è vero quello che ha dichiarato D’Amato sui giornali faccia ricorso, su come fare per dare ai cittadini la possibilità di potersi curare, anche in questo momento di difficoltà, sul perché non riusciamo a garantire l’approvvigionamento dei vaccini. Parliamo tanto di rinnovamento, ma quando arriviamo al dunque non avviene nulla.

Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali): “Questa legislatura, nata come anatra zoppa, poteva essere una opportunità, lo dissi nel mio primo intervento. Abbiamo colto questa opportunità per fare provvedimenti importanti, penso ai provvedimenti contro il caporalato, alla legge sulla partecipazione popolare, al lavoro sull’Europa,  sono molti gli esempi di norme adottate con il contributo del Movimento 5 stelle. E’ più importante l’identità o le cose? Da punti di partenza diversi siamo stati in grado di arrivare a risultati importanti.  Ora abbiamo la possibilità di continuare a lavorare insieme, sono certo che faremo bene”.

Giuseppe Simeone (FI): “Sono rimasto un po’ deluso dall’intervento di Zingaretti, pensavo a un discorso un po’ più concreto, sulle cose fatte, sui risultati raggiunti in questi 8 anni. Non ho sentito nulla di tutto questo, anzi, si continua a parlare di sfide che abbiamo di fronte, le stesse che annunciava nel 2008 e nel 2013. Auguri alle due nuove assessore: ho imparato ad apprezzare la loro preparazione in questi anni.  Mi chiedo come abbiate risolto le contraddizioni fra il vostro programma e quello di Zingaretti, Il cambiamento che rivendica il M5s dove è finito? Si avalla la continuità, una schema fondato sulla spartizione, giudicheranno i cittadini. Nel programma prendete tanti impegni, ci vedremo in Consiglio, fra sei mesi, per verificare se qualcosa è cambiato davvero”.

Paolo Ciani (Centro solidale-Demos): “Io sono per il  metodo Giovanneo, mettere da parte ciò che divide e mettere insieme ciò che unisce, per raggiungere il risultato del bene comune. Questo è accaduto in questi anni, anche con il centrodestra. Con molti esponenti dei 5 Stelle abbiamo trovato sintonia sui temi,  ne cito alcuni: ambientali, economia circolare, sanità di prossimità, assistenza domiciliare e di territorio, politiche dell'abitare, penso al tema dell'economia legale rispetto ai fenomeni criminali. Messo da parte un certo furore ideologico, penso che l'evoluzione politica del 5 stelle sia un frutto da cogliere. E’ strano sentire parlare in questa aula di opportunismo e poca coerenza da un partito che era prima indipendentista, poi sovranista e nelle ultime ore è diventato anche europeista”

Massimiliano Maselli (FdI): “Avrei preferito che questo confronto si fosse fatto prima, perché avrebbe significato rispetto delle istituzioni. Da sempre, nella storia del nostro Paese e della nostra Regione, ci sono stati cambiamenti di maggioranza, ma preceduti da serrati confronti. Avrei ascoltato con piacere una serie di interventi dei consiglieri dei 5 stelle, per sapere cosa ne pensavano. Avreste dovuto presentare un documento sul quale esprimere un voto e solo dopo far nascere un nuovo governo. Avete fatto l'inverso. Questa alleanza politica, che  nasce a livello nazionale e che  state portando all'intero di tutti i territori, è figlia di una logica di mera sopravvivenza”.

Dopo l’intervento di Maselli, il presidente Buschini ha sospeso il dibattito e ha aggiornato la seduta a mercoledì 17 alle ore 11. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa