Consulta femminile Lazio su legge regionale contro violenza di genere

"L'approvazione della legge regionale n.33 "Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna" indica un nuovo corso della Regione Lazio per affermare i diritti umani e il valore delle differenze". Così la Consulta regionale femminile del Lazio all'indomani dell'approvazione a maggioranza della legge presentata dal consigliere Simone Lupi (Pd), sottoposta a diverse modifiche da parte dell'Aula.

"La Regione Lazio - prosegue la nota - si era già caratterizzata per essere una delle pochissime regioni ad aver disciplinato con un'apposita legge gli interventi tesi al contrasto della violenza sulle donne. Questo nuovo provvedimento legislativo marca la differenza rispetto alla precedente legge per l'ampliamento degli strumenti e delle attività messe a disposizione, nonché delle risorse economiche. Inoltre precostituisce un vero piano d'azione mirato alla prevenzione, alla protezione, all'accompagnamento della donna violata e del suo nucleo familiare verso l'autonomia.

La Consulta femminile regionale, pur rammaricandosi per alcune defezioni nel voto a favore della legge, coglie la volontà delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, di voler riprendere la parola su un modello arcaico di stili di vita e di inciviltà, che segna in modo rilevante la condizione sociale e culturale della nostra regione, per promuovere la cultura delle differenze e sane relazioni tra uomini e donne.

La Consulta, forte del ricco bagaglio di esperienza acquisita in questi lunghi anni, riafferma il proprio impegno per sollecitare le nuove generazioni ad essere protagonisti del cambiamento attraverso la prosecuzione di progetti mirati con le scuole e nello stimolare l'adozione di adeguati provvedimenti da parte delle istituzioni e intende portare il proprio contributo nella Cabina di regia e nell'Osservatorio regionale, svolgendo le proprie funzioni di proposta e di consultazione."