Lazio. Nuova legge sulla comunicazione. Persichetti: "Vanno introdotti meccanismi sanzionatori"


In Commissione alla Pisana ascoltati il segretario del sindacato dei giornalisti del Lazio, Paolo Butturini e la presidente della Consulta femminile per le pari opportunità, Donatina Persichetti.

"L'Associazione stampa romana esprime soddisfazione, anche a nome del Comitato regionale per la libertà di informazione, per un testo di legge che colma un vuoto legislativo particolarmente sentito". Così ha esordito il Segretario dell'associazione sindacale dei giornalisti del Lazio, Paolo Butturini, nel corso dell'audizione che si è svolta oggi in Commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, presieduta da Francesco Scalia (Pd), sul "Testo unico sulle leggi regionali in materia di comunicazione". La proposta di legge regionale n. 172 - primo firmatario Giancarlo Miele (Pdl) - "è il testo più avanzato che ci sia in Italia - ha detto Butturini -, sicuramente quello che coglie meglio lo spirito della legge 150/2000 sull'attività d'informazione e comunicazione nella pubblica amministrazione.".

Dopo essersi fatto portavoce del Comitato regionale per la libertà d'informazione, costituito con Cigil, Cisl, Uil, Ugl, Libera, Osservatorio Ossigeno e con la stessa Associazione stampa romana, Butturini ha avanzato una serie di suggerimenti per la stesura definitiva del testo di legge. In particolare, il Segretario dell'Asr ha auspicato una separazione più netta tra le funzioni di comunicazione e informazione e una maggiore attenzione all'innovazione tecnologica, attraverso l'introduzione nei finanziamenti alle imprese di parametri che premino il rispetto dei contratti e delle regole, la stabilizzazione dei precari, privilegiando nel contempo le start up dell'editoria. Infine, a Butturini "piacerebbe che la legge recepisse lo statuto dell'impresa d'informazione. Si tratta di un meccanismo di separazione tra la gestione e la proprietà - ha concluso il segretario dell'Asr - che garantisce l'autonomia dei giornalisti e, di conseguenza, la qualità dell'informazione ai cittadini.".

Nel corso dell'audizione di oggi è intervenuta anche la presidente della Consulta femminile per le pari opportunità della Regione Lazio, Donatina Persichetti, la quale, dopo aver ricordato le distorsioni che l'immagine della donna subisce sui mezzi d'informazione, ha auspicato l'introduzione di meccanismi sanzionatori in caso di scorrettezze nell'informazione, soprattutto di genere. "La rappresentazione della donna sulla carta stampata è legata soprattutto alla fisicità - ha spiegato la presidente Persichetti - Ci preoccupano questi modelli perfetti di corpo femminile soprattutto per le nuove generazioni che, per imitarli, arrivano anche all'anoressia". Persichetti ha poi illustrato una serie di proposte per il "Testo unico sulle leggi regionali in materia di comunicazione", volte a garantire la parità tra uomini e donne nei mezzi d'informazione. Persichetti ha proposto inoltre l'istituzione di un apposito Osservatorio che effettui un monitoraggio "di genere" sulle trasmissioni in ambito regionale e contribuisca alla promozione di una cultura delle pari opportunità nel Lazio.

Presenti, oltre al presidente della Commissione Scalia, i vicepresidenti Giuseppe Melpignano (Lista Polverini) e Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino-Pannella), e i consiglieri Claudio Bucci (Idv), Giuseppe Celli (Lista civica), Giancarlo Miele (Pdl).