Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di parità: "Una più adeguata rappresentazione delle donne nei media"

Questa mattina, nel corso del convegno "Donne e Media", svoltosi a Roma e promosso dai Comitati Pari Opportunità del Ministero per lo Sviluppo Economico, dell'Enea e dalla Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di parità, è stata ulteriormente dibattuta la questione della distorta rappresentazione dell'immagine della donna sui media che incide nell'affermazione di stereotipi e valori negativi sul ruolo delle donne nella società, svilendone le competenze e proponendo un modello culturale volgare e lesivo della dignità umana.
Le intervenute hanno ribadito con fermezza sulla necessità di agire sull'intero sistema delle comunicazioni per riequilibrare l'attuale parziale rappresentazione del mondo femminile. A tale proposito si è elaborato un documento di richieste da sottoporre alle competenti autorità istituzionali e del mondo della informazione e della e comunicazione.
"Riteniamo inaccettabile - ha commentato la Presidente della Conferenza, Donatina Persichetti - l'incessante e selvaggia strumentalizzazione che continua a farsi delle donne e del loro corpo, continuamente svilite e vilipese da una rappresentazione mediatica che le espone e le smembra massacrandone la dignità e, soprattutto tradendo e ignorando il ruolo reale che le donne occupano all'interno della nostra società.
Un esempio di tale scempio mediatico assolutamente deprecabile, è rappresentato anche oggi in prima pagina dall'immagine e dal titolo dell'articolo utilizzato dal quotidiano "Libero".
Su proposta del Comitato Pari Opportunità del Ministero dello Sviluppo Economico, del cpo dell'Enea, del Coordinamento delle presidenti degli organismi regionali di parità e dell'appello Donne e Media, approvata nel corso della convocazione tenuta oggi 29 ottobre 2010, è sto richiesto di:
1. dar seguito operativo ai nuovi impegni assunti con il contratto di servizio 2010-2012, a partire dalla imminente ratifica dello stesso;
2. dare un segnale concreto affinché il servizio pubblico provveda a implementare anche i contenuti dei palinsesti di prossima programmazione, con spazi e format in grado di riequilibrare l'attuale parziale rappresentazione del mondo femminile;
3. convocare, come da impegno assunto in data 15 aprile 2010 dal Ministro dello Sviluppo, il tavolo tecnico di consultazione coinvolgendo tutti i soggetti interessati, istituzionali e datoriali, al fine di avviare le azioni necessarie alla condivisione di un nuovo quadro regolamentare "Donne e Media", in linea con gli altri paesi europei;
4. istituire ed insediare un comitato ad hoc, per l'applicazione del codice di autoregolamentazione "Donne e Media" con compiti di monitoraggio, vigilanza, sanzione e proposta per il raggiungimento degli obiettivi indicati;
5. promuovere ogni iniziativa idonea ad avviare in Europa un'auspicabile "armonizzazione" delle diverse norme vigenti allo stato attuale nei paesi membri, per il raggiungimento di uno "standard europeo" nel settore regolamentare donne e media.