Consulta Femminile Lazio. Promuovere il lavoro femminile nelle imprese per sostenere la crescita collettiva

E' questo l'intento scaturito dal convegno "Imprese gender friendly, perché premiarle?" organizzato dalla Consulta Femminile del Lazio presso la Camera di Commercio di Roma al quale ieri hanno preso parte numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale.
Una piattaforma di proposte e richieste da presentare ai vari livelli istituzionali allo scopo di incentivare, monitorare e diffondere un modello di impresa gender friendly, ovvero in grado di valorizzare il lavoro femminile, di declinarne le potenzialità e di conciliarne tempi e modalità, nonché di stimolare l'impegno delle istituzioni a rafforzare la rete dei servizi di welfare indispensabili a garantire la qualità della vita di tutti i cittadini.
E' questo l'intento scaturito dal convegno "Imprese gender friendly, perché premiarle?" organizzato dalla Consulta Femminile del Lazio presso la Camera di Commercio di Roma al quale ieri hanno preso parte numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale.
"Le buone prassi e gli spunti emersi nel corso dell'incontro, nonché l'apertura al dialogo manifestata dal consigliere regionale Francesco Saponaro, intervenuto al convegno a titolo personale e in rappresentanza dell'Assessore alle attività Produttive, Pietro Di Paoloantonio, sulle tematiche di competenza della Consulta Femminile - ha dichiarato la Presidente, Donatina Persichetti - rappresentano un fertile terreno su cui lavorare insieme per rafforzare la rete dell'imprenditoria femminile e promuovere a tutti i livelli il lavoro delle donne. Queste stesse tematiche verranno inoltre portate all'attenzione della Conferenza delle Presidenti, fissata per il prossimo 9 luglio, in modo da poterle affrontare e discutere anche in sede europea".
"Il lavoro delle donne - ha evidenziato la coordinatrice del Gruppo Imprenditoria della Consulta, Serenella Ranucci - rappresenta una risorsa straordinaria per il Paese, nonché, in questo momento, la chance più valida per tentare di uscire dalla crisi in cui ci troviamo. Per riuscire ad avvalersi adeguatamente delle potenzialità del lavoro femminile - ha proseguito - occorre però liberarlo dai legacci che, a tutt'oggi, nella nostra Regione come altrove, lo frenano e lo mortificano relegandolo in una intollerabile posizione di marginalità. Premiare le imprese virtuose che organizzano il lavoro "a misura di donna" può pertanto rappresentare un incentivo importante e aprire la strada a un futuro occupazionale più equo e paritario".