"Donne e Sport": Forti discriminazioni ancora esistenti nello sport femminile

Convegno "DONNE E SPORT. CULTURA DI GENERE E PARI OPPORTUNITÀ"
12 aprile 2010 - h 9,30 / 14
ROMA - SALA DELLE BANDIERE - Via IV Novembre, 149
Alla presenza di un pubblico numeroso ed attento e ad autorevoli rappresentanti del mondo dello sport italiano si è svolto il Convegno "DONNE E SPORT. CULTURA DI GENERE E PARI OPPORTUNITÀ". La presidente Donatina Persichetti ha specificato che la Consulta femminile Regionale per le pari opportunità, ha voluto dedicare una particolare riflessione sullo Sport per rilanciare i suoi valori etici nella vita, per diffondere maggiormente la pratica sportiva come strumento di socializzazione e di promozione umana, ma anche per denunciare le forti discriminazioni ancora esistenti nello sport femminile, sia nel management delle Federazioni sportive che nel scarsa tutela normativa. A tal fine è stata curata dal gruppo di lavoro una pubblicazione ed è stato promosso l'odierno dibattito per un necessario approfondimento sul da farsi per rimuovere gli ostacoli esistenti.
Anna Iozzino ha presentato il report "Donne e sport. Cultura di genere e pari opportunità", una ricerca ex-novo sulla condizione delle donne nelle attività sportive, prodotto dal gruppo di lavoro "Cultura, spettacolo e sport" da lei coordinato, precisando che non è un testo per specialisti, ma un testo molto utile per il suo uso informativo, poiché cerca di dare per la prima volta una collocazione nominativa alle atlete che praticano lo sport ad alto livello e di cui vengono riportati non solo i dati biografici, ma i vissuti, i percorsi, le passioni, le fobie, i punti di forza ed i punti di debolezza che spesso si tramutano in punti di forza, un opuscolo da divulgare nelle scuole ed in altri ambiti interessati.
Non sono mancati percorsi e proposte per promuovere una cultura della parità tra uomini e donne che praticano attività agonistica con interventi di illustri relatori, tutti specializzati nella materia che hanno trattato: Silvia Costa, eurodeputata e membro della Commissione per i diritti della donna ha descritto gli aspetti normativi più recenti precisando che anche lo sport femminile ha un suo valore sociale ed economico e può contribuire agli obiettivi strategici di solidarietà perseguiti dall'UE. Si è altresì resa disponibile ad avviare un confronto con l'Associazionismo sportivo femminile per far avanzare la progettualità italiana con quella europea; Alessandro Palazzotti, presidente del CONI Lazio ha affermato che nello sport la diffusione della presenza femminile ha saputo segnare lo storico passaggio tra lo sport d'élite e quello di massa; Carlo Mazzocchi dell'Ufficio d'informazione per l'Italia del Parlamento europeo ha fornito interessanti spunti estratti dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 13 novembre 2007 sul ruolo dello sport nell'educazione; Vittorio Calaprice della Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha illustrato "I Programmi e le Iniziative Comunitarie" ed in particolar modo il programma PROGRESS; Romano Franceschetti, medico dello sport AUSL RM E, ha svolto il tema della medicina della differenza e dei benefici che lo sport, specialmente quello amatoriale, apporta al corpo e alla mente delle donne; Stefania Lella, segretaria CONI Lazio, si è occupata del fabbisogno di una managerialità femminile nello sport; Ruggero Alcanterini, presidente "Comitato Nazionale italiano Fairplay", alla fine della sua relazione basata sui valori dello sport, ha invitato Donatina Persichetti, presidente della Consulta Regionale Femminile, e la storica dell'arte Anna Iozzino, coordinatrice del gruppo di lavoro, a trasformare l'iniziativa di Donne e Sport in un Forum Permanente e ad adottare la "Venere del Foro Italico", unica opera scultorea femminile nel complesso del Foro Italico, isolata e lasciata in completo stato di abbandono, affinché venga restituita al suo originario splendore e divenga simbolo delle pari opportunità non soltanto nello sport; la Special guest del Convegno Irene Camber - un'atleta che ha segnato la storia dello sport in Italia quando nel 1952 alle Olimpiadi di Helsinki ha vinto la medaglia d'oro nel fioretto individuale e nel 1953 ha vinto un'altra medaglia d'oro ai Campionati mondiali di Bruxelles sempre nel fioretto individuale - ha raccontato con una straordinaria vivacità comunicativa la sua storia personale in bilico tra passione e destino sportivo. L'incontro con un'atleta del calibro di Irene Camber, l'approfondimento con le professioni dello sport ha dato l'avvio ad un dibattito particolarmente interessante che sta ancora continuando a distanza via e-mail. Tra i vari interventi del dibattito: la Dott.ssa Paola Alcanterini, dirigente del Ministero dell'Economia e presidente del Comitato Pari Opportunità tra i Dicasteri Finanziari ha portato un saluto ufficiale e ha invitato alla massima sinergia e collaborazione tra gli Organismi Sportivi; la dott.ssa Milvia Mostardi ha parlato del suo volontario impegno ad accompagnare all'estero "Le Pink Butterfly", donne operate al seno, che sono una diramazione del Dragon Boat e testimoniano nel mondo che il tumore al seno non vince, costringendo le donne a un muto e compassionevole isolamento, ma si può trasformare in un'insperata opportunità di coraggio e di nuova vitalità...

RISULTATI DEL CONVEGNO
Una continua affermazione da parte di tutti i relatori del diritto delle donne alla pratica sportiva e, per le pari opportunità, ottenere più ruoli dirigenziali, più visibilità mediatica, più indipendenza economica, più borse di studio, sovvenzioni e sponsorizzazioni, più tutela per la maternità delle atlete e più possibilità di reinserimento, dopo la fase attiva, negli organismi sportivi di appartenenza.
La Consulta si è proposta come parte attiva a sollecitare la regione Lazio e le altre istituzioni ad individuare strumenti normativi atti a superare le attuali discriminazioni.

(sintesi a cura di Anna Iozzino)