Il piano per la non autosufficienza presentato in commissione settima

L'assessore Massimiliano Maselli presente alla Pisana per illustrare ai commissari le linee principali del documento.
Rsa. 10/11/2023 - All'ordine del giorno della VII Commissione - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Alessia Savo, era oggi una audizione sul tema: Illustrazione del piano regionale per la non autosufficienza, con l’assessore regionale ai Servizi sociali, disabilità, terzo settore, servizi alla persona, Massimiliano Maselli.

Il piano regionale per la non autosufficienza è un piano di attuazione di quello nazionale, approvato nel 2022, così ha esordito Maselli; quello in corso è in scadenza, ma si è concordato di illustrarlo in commissione, nonostante sia un atto di Giunta, anche per ascoltare eventuali suggerimenti che ne consiglino modifiche. Per quanto riguarda quello nuovo, che andrà dal 2024 al 2026, la passata Giunta ha voluto lasciarne l'adozione a quella nuova per opportunità istituzionale e con questa illustrazione di oggi può già partire un dibattito in merito, secondo Maselli.

Il Piano è stato concordato con tutti gli stakeholders che hanno formulato i loro suggerimenti, ha detto Maselli passando a illustrare qualche numero della dotazione finanziaria. Per quanto riguarda le risorse nazionali, erano 75 milioni di euro per il 2022, nel 2023 si è saliti a 78 e nel 2024 si arriverà a 82 milioni. Nel dettaglio, i 78 milioni del 2023 sono ripartiti in 73 milioni per il fondo per la non autosufficienza, 1,4 milioni per la vita indipendente, 3,3 milioni per i Punti Unici di Accesso (PUA), con un sostanziale aumento, quest’ultimo, rispetto al 2022. Nel 2024 la ripartizione sarà di 77 milioni per il fondo per la non autosufficienza, mentre resteranno sostanzialmente invariate le altre due voci. Residua inoltre una somma di 20 milioni circa della dotazione del 2022 da utilizzare quest’ anno. A queste somme vanno aggiunti i fondi regionali che ammontano a 8 milioni sia per il 2023 che per il 2024, e in più ci sono ancora 20 milioni derivanti dal fondo sociale europeo. Con queste risorse saranno soddisfatti i poco più di mille punti di accesso autorizzati in attesa della dotazione, su un totale di ottomila (settemila circa già ne beneficiano). 

Spingere sulla assistenza a domicilio è l'obiettivo principale, mentre per i casi più gravi ci sono sempre le RSA e per i casi intermedi il cohousing, ha proseguito l’assessore. È in dirittura di arrivo la proposta di legge sul caregiver familiare. La personalizzazione del piano è obiettivo prioritario ma anche il rafforzamento dei PUA è un obiettivo. L’accordo di programma è previsto per legare le varie realtà  e le case di comunità hanno un ruolo strategico. L'incremento dei servizi piuttosto che dei contributi è la linea guida di questo piano, ha concluso Maselli.

Felice di ascoltare degli incrementi si è detta Marta Bonafoni del Partito democratico, che ha fatto però rilevare come a livello nazionale sulla non autosufficienza non ci siano risorse nella nuova manovra. Inoltre la consigliera ha anche evidenziato il problema del personale per i PUA. Su budget di salute e vita indipendente occorre lavorare insieme con le opposizioni,  a suo parere. 

Molto delicato il tema dei servizi secondo il consigliere Pd Rodolfo Lena, che per il resto si è detto in accordo con Bonafoni; infatti, se i servizi non sono di buona qualità, molti utenti preferiscono la contribuzione economica, da utilizzare presso strutture di loro scelta. 

Importante che la Regione stia utilizzando tutti i fondi a disposizione per questi temi, secondo la consigliera Maria Chiara Iannarelli, di Fratelli d'Italia. Non c'è dubbio, infine, che su questi temi si debba lavorare insieme all'opposizione, secondo Luciano Crea della lista Rocca, che ritiene importante la sensibilità dell'assessore nei confronti della Commissione. 

Nella replica alle questioni sollevate negli interventi, Maselli ha detto che a lui risulta nella manovra in preparazione a livello nazionale un fondo unico per la disabilità che potrebbe arrivare a 350 milioni, ma ovviamente le cifre vanno verificate a fine lavori. Per quanto riguarda il personale, 200 assunzioni ex novo e 600 stabilizzazioni sono alle viste; inoltre, si farà attenzione alla qualità dei servizi di cui parlava il consigliere Lena. La coprogrammazione e la coprogettazione sono presenti nel piano, ha risposto ancora Maselli a Bonafoni. Ultime annotazioni di Maselli, che ha comunque lasciato la porta aperta a eventuali ritocchi anche del piano corrente, hanno riguardato il sistema con obblighi percentuali di spesa rispetto alla totalità delle risorse, che dal 2024 verrà a cessare, fortunatamente perché troppo vincolante secondo l’assessore, e sul coinvolgimento del terzo settore, che è sempre stato e sarà assicurato, a suo dire. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio