Festa dei figli, confronto fra esperti in commissione

Visioni differenti sulla proposta di legge: le opposizioni annunciano battaglia, la maggioranza difende le norme.
Un momento dell'audizione in commissione. 12/10/2023 - Opinioni diverse a confronto, sia sul concetto stesso di “Festa dei figli” che sull’istituzione di un premio per il figlio del Lazio più meritevole.

Nella commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta per l’occasione da Eleonora Berni, sono stati ascoltati oggi una serie di esperti della materia: psicologi, pedagoghi, professori universitari, ma anche associazioni e sindacati. Sono intervenuti: Miriam Incurvati (Progetto Pioneer), Elisa Rudel (Articolo 26), Elvira Lozupone (Università Tor Vergata), Marisa Marrama (Ufficio formazione scuole Cefa), Franco De Luca (Centro nascite Montessori), Paola De Nigris (Associazione Scosse), Flavia Elisabetta Munafò (Associazione sociologi italiani), Armando Valiani (Ugl Lazio), Giorgio Ceccarelli (associazione I Love Papà).

Al centro di tutti gli interventi il bisogno di riconoscere la soggettività di bambini e adolescenti, l’esigenza di creare una vera e propria cultura dell’infanzia. Secondo Incurvati “è importante investire su progetti che aiutino i giovani a recuperare entusiasmo”. Mentre per Rudei “potrebbe rappresentare uno stimolo: un messaggio del tipo “io ti vedo”. Per Lozupone “sarebbe bello che vi fossero investimenti per progetti sul territorio”. Marrama ha sostenuto che “questa festa risponde a un grandissimo bisogno di riconoscimento che i bambini ci chiedono. Lascia perplesso il premio a un solo bambino, ma la vittoria di uno può essere la vittoria di tutti”. Di parere opposto De Luca, secondo il quale “il modello educativo basato sul premio e sul castigo può funzionare bene per addestrare cani o cavalli". De Nigris ha evidenziato che “in questa proposta non si vede la centralità del bambino, ma del figlio. Non serve la competizione, ma la possibilità di accesso ai diritti. Va favorita la capacità di lavorare insieme”. Secondo Munafò “Festa dei figli ha un sapore arcaico, meglio chiamarla Giornata dei figli”.

Valiani ha apprezzato “il passaggio in cui la Regione riconosce la funzione della famiglia, fondata sul matrimonio”. Infine Ceccarelli ha spiegato di “aver proposto questa festa 13 anni fa. La meritocrazia è un metodo che porta a emulare i migliori”.

E’ stata poi la volta dei consiglieri regionali. Per Alessandra Zeppieri (Polo progressista) “questa proposta sembra essere stata scritta negli anni ’30”. D’accordo con lei Eleonora Mattia (Pd) che ha parlato di “proposta molto pericolosa da punto di vista pedagogico”. Valerio Novelli (M5s) ha ribadito la nettà contrarietà del suo gruppo: “Qui manca soltanto la citazione dei figli della lupa”.

D’accordo, infine, Maria Chiara Iannarelli (FdI): “Si propone un premio consistente in una borsa di studio, dal punto di vista della crescita della persona si dà valore all’atto. Incentivare le buone azioni genera un moltiplicatore virtuoso”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio