Fattore famiglia e Dsa, illustrate in commissione Sanità due proposte di legge

I provvedimenti sono stati presentati rispettivamente da Laura Corrotti (FdI) e Rodolfo Lena (Pd).
Bambini della scuola elementare. 18/07/2023 - Due proposte di legge per garantire un sostegno alle famiglie più disagiate e ai ragazzi con disturbi di apprendimento. Sono state illustrate oggi dai primi firmatari nella commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Alessia Savo.

A presentare la prima è stata Laura Corrotti (FdI): “Con questa proposta, spiega, si introduce il fattore famiglia, che migliora l’equità per accedere ai servizi. Leggi simili sono in vigore da anni, con ottimi risultati, in Lombardia e Veneto”.  Si tratta, in sostanza di un nuovo indicatore, da applicare successivamente all’Isee e che permetterà di stimare una retta personalizzata per il singolo utente, premiando le famiglie con maggiori carichi. “Vengono incrementati – ha continuato Corrotti – i pesi attributi ai figli, considerando la fascia età appartenenza, viene considerata la presenza di disabili, la perdita di reddito da lavoro”. Per finanziare la legge, nei due anni di sperimentazione, è previsto uno stanziamento di 250mila euro. I primi ambiti di applicazione, monitorati da uno specifico osservatorio, saranno il trasporto scolastico e i campi estivi.

Nel corso della seduta la proposta è stata sottoscritta da Orlando Tripodi (Lega), che ha parlato di legge che “riporta al centro la famiglia tradizionale “,da Luciano Crea (Lista Rocca) secondo il quale “la famiglia deve essere sostenuto,  è il perno centrale della società civile”, da Nazzareno Neri (Udc) e da Enrico Tiero (FdI).

Per Rodolfo Lena (Pd) “ci sono da precisare le tipologie delle famiglie e alcune questioni come l’esclusione degli occupanti abusivi o il criterio che premia chi è residente da più anni nella Regione. Va sicuramente aumentato lo stanziamento, 250mila euro è una cifra irrisoria”.

Sul tema è intervenuta anche Maria Chiara Iannarelli (FdI), anche lei firmataria della proposta: “Ribadisco che si tratta di uno strumento aggiuntivo e non sostitutivo dell’Isee, la cui applicazione non è stata esente da critiche. Serve ad aderire meglio alle dimensioni del bisogno. La sperimentazione è stata scelta per introdurre il principio e valutare gli effetti con il monitoraggio dell’osservatorio. La rimodulazione dele tariffe, comunque, può essere fatta anche a costo zero”.

La seconda proposta di legge è stata illustrata da Lena: “Si tratta di un provvedimento con cui proponiamo una serie di azioni a sostengo delle persone con Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), tema importante, che riguarda soprattutto i bambini e i ragazzi. Vogliamo intervenire sulla rapidità della certificazione, senza la quale non possono usufruire di strumenti compensativi per seguire il programma scolastico, sulla formazione del personale. Sono inoltre previsti percorsi abilitativi per facilitare l’accesso ai concorsi e al lavoro. Infine, viene istituito un comitato tecnico scientifico, che deve aggiornare semestralmente su innovazioni tecnologiche e scientifiche”.

La proposta di legge è stata sottoscritta da Tripodi, da Marta Bonafoni (Pd), e da Crea, che hanno parlato di "proposta importantissima, che interviene su un tema di grande interesse". La consigliera Iannarelli, da parte sua, ha chiesto di approfondire alcuni aspetti della legge, dai corsi di formazione, al rischio di discrasia con le normative nazionali, al supporto psicologico. D’accordo, infine, anche Neri, secondo il quale “quando si parla di infanzia, si parla del nostro futuro”.

La presidente Savo, chiudendo la seduta, ha auspicato che l’esame delle due proposte “continui in questo clima propositivo e collaborativo” e ha annunciato audizioni con tutti i soggetti interessati. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio