Its Academy: iniziate le audizioni in nona commissione sulla proposta di legge di Bertucci

Generale apprezzamento di sindacati e Unindustria, tranne Cgil. Tutti hanno annunciato di inviare osservazioni e proposte di emendamenti.
L'audizione in nona commissione sulla PL 33. 17/07/2023 - Si è svolta oggi in commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, la prima audizione sulla proposta di legge regionale n. 33 del 30 maggio 2023 (“Disposizioni per la promozione degli istituti tecnici superiori – ITS Academy”), primo firmatario Marco Bertucci (FdI). Sono stati ascoltati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Lazio, Ugl Lazio e Unindustria. Il presidente della nona commissione, Orlando Tripodi (Lega), ha annunciato che seguiranno altre audizioni prima di iniziare l’esame dell’articolato.

Dall’audizione odierna è emersa una generale approvazione per il provvedimento regionale, fatta eccezione per la Flc-Cgil, e l’unanime volontà di inviare alla commissione osservazioni e proposte di emendamenti prima dell’inizio dell’esame del testo. Renato Tassella (Cgil) è stato il primo a intervenire, esprimendo forte contrarietà sia all’impostazione nazionale della riforma degli Its e sia sulla proposta regionale. “Abbiamo già espresso a livello nazionale delle fortissime critiche – ha detto Tassella – perché riteniamo che questa riforma consegni la formazione nelle mani dei privati e che tenda a fare in modo che queste strutture formative siano al servizio di specifiche aziende e di determinate realtà produttive forti e non di quelle più deboli che avrebbero bisogno di interventi formativi specifici”.

Fabrizio Emer, segretario territoriale Uil Scuola Rua, ha dichiarato che la proposta di legge rappresenta “un passo importante verso l’innalzamento della qualità della formazione professionale, cruciale per la promozione degli istituti tecnici, ma è altrettanto importante – ha detto – garantire l’efficacia e l’efficienza del sistema e, pertanto, forniremo una serie di suggerimenti e di considerazioni su diversi temi chiave relativi alla proposta di legge, anche su alcuni punti che condividiamo”. A tal proposito, Emer, ha citato le misure di accompagnamento (es. borse di studio), i rapporti con il mondo del lavoro (es. stage e tirocini), la formazione del personale coinvolto (adeguate selezioni e aggiornamento costante), la scelta dei criteri per la distribuzione territoriale degli Its, la garanzia di parità di genere, le campagne di promozione e di sensibilizzazione per aiutare l’orientamento degli studenti. Infine, Emer ha chiesto chiarimenti sulle tipologie di contratto da stipulare e sul monitoraggio.

Per la Cisl Scuola è intervenuto Roberto Tomei, il quale si è soffermato in particolare sul rapporto tra la creazione di Its e il territorio laziale: “Va bene il decentramento – ha detto – ma va fatto con criterio, non trascurando la realtà capitolina e l’area metropolitana che comunque, a livello di utenza, rappresentano la parte più consistente della domanda”. Per Armando Valiani, l’Ugl Lazio “è molto interessata a questa proposta di legge, perché crede fortemente in questo percorso e in questa forma di istruzione. L’impianto normativo è in linea con quello nazionale, ma va anche a completare alcune lacune con riferimento alla territorialità”. Valiani ha tuttavia sottolineato che “nel corpo della legge mancano un modello partecipativo e il coinvolgimento degli enti per la interprofessionalità, che potrebbero aiutare con forme di autofinanziamento”. Infine, Valiani ha auspicato un maggiore coinvolgimento dei privati e dei Centri per l’impiego e ha messo in evidenza che “gli Its non rappresentano solo un miglioramento per l’economia e per il lavoro, ma potrebbero avere anche una rilevanza sociale, come strumento di integrazione per gli stranieri che arrivano nel nostro territorio, attraverso la creazione di percorsi formativi professionali”.

Giorgia Amante (Unindustria) ha sottolineato l’importanza del sistema degli istituti tecnici superiori “dal punto di vista del raccordo col mondo delle imprese, perché permette di orientare la formazione professionale specialistica”. Per Amante, la proposta di legge “è un forte segnale di attenzione per lo sviluppo della Regione, con un forte impulso alla formazione tecnica specializzata e all’innovazione”. La rappresentante di Unindustria ha poi chiesto di “calmierare il meccanismo di proliferazione di nuovi Its, privilegiando invece la multidisciplinarietà e forme di collaborazione, per evitare di parcellizzare e di rendere farraginoso il sistema”. Per Amante, la proposta di legge annovera diversi ambiti d’intervento “tutti trainanti nel Lazio, meritevoli di potenziamento” e ha giudicato positivamente anche “la previsione di contributi diretti alle imprese che approcciano poi al meccanismo dell’apprendistato per l’alta formazione e la previsione di borse di studio per gli studenti perché i ragazzi vanno premiati e sostenuti”.

Per la Regione Lazio è intervenuta Agnese D’Alessio, dirigente dell’Area “Diritto allo studio scolastico e universitario”, la quale ha spiegato il contesto relativo agli Its, “la cui competenza è esclusiva del Ministero dell’Istruzione – ha detto – e la Regione interviene soltanto con proprio atto programmatorio, immettendo il 30 per cento del finanziamento”. D’Alessio ha poi spiegato che “gli Its nascono da una esigenza del territorio, la Regione non individua da sola le aree, ma lo fa attraverso la presentazione di un fabbisogno territoriale molto dettagliato, presentato dall’ente di formazione, la scuola capofila e soprattutto le imprese presenti nel territorio. Quindi queste fondazioni di diritto privato, non di diritto pubblico, nascono da esigenze imprenditoriali del territorio”.

La consigliera Alessia Savo (FdI) ha condiviso la proposta di Unindustria di evitare la parcellizzazione del sistema degli Its e, sulla territorialità, ha ribadito il ruolo trainante del mondo produttivo “altrimenti – ha detto – rischiamo di produrre l’ennesima formazione abortiva che finirebbe solo per creare un ‘parcheggio’ per i giovani. Il nostro intento, invece, è quello di avere una maggiore ambizione nel raggiungere gli obiettivi della proposta di legge”. Marco Bertucci (FdI), primo firmatario del provvedimento, ha manifestato l’intenzione di predisporre emendamenti che tengano conto delle indicazioni che emergeranno dalle audizioni e “che riguarderanno la costituzione di un tavolo tecnico permanente, la ottimizzazione e la razionalizzazione degli Its già esistenti, un maggiore investimento sulla comunicazione verso i giovani interessati a intraprendere questa strada”, ha detto il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale. La vicepresidente della nona commissione, Maria Chiara Iannarelli (Fratelli d'Italia), ha sottolineato che “questa proposta di legge ha il merito di portare un passo in avanti per il superamento del pregiudizio verso la formazione tecnica e professionale e, quindi, mettendo al centro anche l’importanza delle azioni di orientamento verso i percorsi descritti”.

In chiusura di seduta, il presidente Tripodi ha annunciato che seguiranno altre audizioni e ha manifestato la volontà di procedere rapidamente al percorso legislativo della proposta di legge n. 33. Oltre al presidente Tripodi, a Iannarelli, Savo e Bertucci, hanno partecipato all’audizione i consiglieri: Laura Corrotti, Emanuela Mari e Daniele Maura (tutti di Fratelli d’Italia). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio