Via libera in commissione Sanità a due provvedimenti, uno per l'Aula e l'altro per la Giunta regionale
Nella stessa seduta è stata illustrata da Sabatini (FdI) e Tidei (Italia viva) la proposta di legge per la promozione dell’economia alimentare circolare e il contrasto agli sprechi.

25/11/2025 - La commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da
Alessia Savo (Fratelli d'Italia), oggi ha licenziato due provvedimenti: 1) la proposta di legge regionale n. 19 del 3 aprile 2023, concernente “Disposizioni in favore di persone con disturbi specifici di apprendimento” (primo firmatario il vicepresidente della settima commissione,
Rodolfo Lena del Pd); 2) lo schema di deliberazione n. 117, contenente modifiche al Regolamento per la disciplina degli interventi a sostegno delle famiglie dei minori fino al dodicesimo anno di età nello spettro autistico, che torna in Giunta per l’approvazione definitiva.
La proposta di legge n. 19, votata all’unanimità, passerà ora all’esame dell’Aula consiliare per l’approvazione definitiva. Si è trattato dell’atto conclusivo in commissione Sanità, dopo un iter durato più di due anni, iniziato con l’illustrazione del provvedimento da parte di Lena nella
seduta del 18 luglio 2023. Successivamente, la commissione ha svolto le audizioni nelle sedute del
3 ottobre 2023,
20 ottobre 2023 e del
16 aprile 2024, alle quali sono seguite una prima approvazione del testo in settima commissione nella
seduta del 6 maggio 2025, il passaggio in commissione Bilancio per l’approvazione delle disposizioni finanziarie (
seduta del 13 novembre scorso) e, infine, il voto definitivo di oggi, che ha confermato lo stanziamento di 500mila euro per il 2026 e un milione di euro per il 2027.
Nella stessa seduta, infine, i consiglieri
Daniele Sabatini (Fratelli d'Italia) e
Marietta Tidei (Italia Viva) hanno illustrato la loro proposta di legge ‘bipartisan’ n. 233, concernente: “Disposizioni per la promozione dell’economia alimentare circolare, della solidarietà sociale e per il contrasto agli sprechi”. La presidente Savo ha annunciato che, sullo stesso tema, nella prossima seduta sarà illustrata anche la proposta di legge n. 7 della consigliera
Eleonora Mattia (Pd) e che la settima commissione dovrà poi decidere se proseguire l’iter con l’esame abbinato o se scegliere un testo base.
La proposta di legge n. 233, composta da 14 articoli, secondo Sabatini e Tidei, nasce dall’esigenza di dare una risposta strutturale, coordinata e innovativa a una delle sfide più rilevanti della contemporaneità: la riduzione dello spreco alimentare e la valorizzazione delle eccedenze come risorsa di solidarietà, giustizia sociale e sostenibilità ambientale. Per i due proponenti, “questa legge non rappresenta solo uno strumento normativo ma un manifesto di cambiamento culturale, fondato sulla dignità del cibo e della persona, sulla cooperazione tra istituzioni, cittadini, Terzo Settore e imprese, e sulla transizione verso un’economia realmente rigenerativa”, si legge nella relazione illustrativa. La proposta, infatti, mira a costruire un sistema regionale integrato di prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari e non alimentari, mediante il recupero e la redistribuzione solidale delle eccedenze, la promozione della cultura del riuso e il sostegno alle reti territoriali di solidarietà.
Oltre a Sabatini e Tidei, sulla proposta di legge n. 233 sono intervenuti anche
Eleonora Berni (FdI),
Mario Luciano Crea (Lista Civica Rocca),
Nazzareno Neri (Gruppo Misto),
Salvatore La Penna e
Massimiliano Valeriani (entrambi del Pd). Tutti hanno manifestato la volontà di sottoscrivere il provvedimento. Presente anche la consigliera
Maria Chiara Iannarelli (FdI).
Le finalità generali della legge sono definite all’articolo uno, che pone la Regione Lazio come promotrice di un modello di sviluppo sostenibile e solidale, ispirato ai principi costituzionali e coerente con la normativa nazionale ed europea in materia di riduzione degli sprechi e inclusione sociale. L’articolo 2 individua gli obiettivi strategici e operativi della legge, da attuare attraverso il Programma triennale di interventi previsto all’articolo 9.
L’articolo 3 individua gli strumenti e le modalità mediante i quali la Regione assicura l'attuazione della legge, integrandola nei propri piani di programmazione economica e sociale. È prevista la collaborazione con enti del Terzo Settore e soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, tramite convenzioni e procedure di evidenza pubblica. L’articolo 4 tratta il tema del partenariato tra soggetti pubblici, privati e del Terzo Settore, strumento fondamentale di cooperazione per la gestione e la redistribuzione delle eccedenze. Vengono elencate le categorie ammesse, con particolare attenzione alla collaborazione con enti locali, imprese con certificazioni etiche e reti solidali territoriali.
Con l’articolo 5, viene istituito il bollino regionale “Lazio solidale” come riconoscimento alle imprese e alle organizzazioni che adottano prassi virtuose di riduzione dello spreco. Il possesso del bollino può costituire elemento premiale nei bandi e negli avvisi pubblici. L'articolo 6 introduce in via sperimentale il “Fondo premiale per la riduzione degli sprechi”, destinato a ristorare parzialmente i comuni per le minori entrate derivanti dalle agevolazioni Tari concesse a enti e imprese che donano eccedenze e a premiare i comuni virtuosi che adottano regolamenti ispirati ai principi della solidarietà e della riduzione degli sprechi.
Con l'articolo 7 si promuove la costituzione delle filiere solidali del cibo, reti locali di economia circolare e solidarietà, integrate con enti del Terzo Settore, imprese e istituzioni pubbliche. Le filiere perseguono obiettivi di recupero, redistribuzione, educazione al consumo consapevole e inclusione sociale. All'articolo 8 viene istituito il Sistema informativo regionale per la riduzione degli sprechi alimentari, finalizzato alla raccolta, gestione e condivisione dei dati sugli interventi, garantendo interoperabilità con i sistemi nazionali e rispetto della normativa sulla privacy.
La Giunta regionale, all'articolo 9, previo parere della competente commissione consiliare, approva il Programma triennale che individua obiettivi, priorità, risorse e indicatori di monitoraggio. L'articolo 10 valorizza il coinvolgimento degli istituti penitenziari regionali nelle attività di recupero e redistribuzione, come forma di reintegrazione sociale e lavorativa. L'articolo 11 istituisce, presso la Presidenza della Regione, il Tavolo tecnico permanente per la riduzione degli sprechi, composto da rappresentanti istituzionali, del Terzo Settore e del mondo accademico. Il Tavolo svolge funzioni di monitoraggio, raccolta dati e redazione di una relazione annuale sugli impatti sociali, ambientali ed economici degli interventi.
L'articolo 12 introduce la clausola valutativa per il controllo e la verifica sull'attuazione della legge, mentre l'articolo 13 disciplina la copertura finanziaria degli interventi previsti, partendo da uno stanziamento complessivo pari a 1,15 milioni di euro a valere sul triennio 2025 2027. L’articolo 14, infine, dispone l’entrata in vigore della legge nel giorno successivo alla sua pubblicazione nel Burl.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio