La Commissione Lavoro discute la proposta di legge per la tutela dei lavoratori penalizzati dall'intelligenza artificiale

Audizione in Sala Etruschi con esperti, imprese e sindacati. Tripodi: “Un confronto utile per costruire una legge che accompagni la trasformazione digitale tutelando il lavoro”.
IX commissione sala Etruschi 21/10/2025 -

La Nona Commissione del Consiglio Regionale del Lazio – Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Angelo Tripodi (FI), ha tenuto oggi un’audizione dedicata alla proposta di legge regionale n. 93 del 6 ottobre 2023, concernente “Disposizioni per la tutela dei lavoratori penalizzati dall’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale”.

La proposta, a firma della consigliera Eleonora Mattia (PD), intende affrontare in modo strutturale gli effetti occupazionali derivanti dall’introduzione delle tecnologie basate su intelligenza artificiale (IA) nei processi produttivi e nei servizi pubblici e privati. L’obiettivo è duplice: da un lato, prevenire e mitigare il rischio di sostituzione tecnologica; dall’altro, promuovere formazione, riqualificazione e accompagnamento dei lavoratori nei settori più esposti all’automazione.

Il provvedimento prevede l’istituzione di un “Fondo regionale per la tutela dei lavoratori penalizzati dall’I.A.”, con una dotazione di 500.000 euro per ciascuna annualità del triennio 2023–2025, e la realizzazione di un Piano triennale di conciliazione tra risorse umane e intelligenza artificiale, che definirà i settori a rischio, le nuove figure professionali emergenti e i percorsi di aggiornamento delle competenze.

L’audizione, svoltasi nella Sala Etruschi del Consiglio regionale, ha rappresentato un momento di confronto ampio e partecipato tra istituzioni, mondo accademico, organizzazioni datoriali e rappresentanze dei lavoratori.
Sono intervenuti: Silvia Castronovi (Università Roma Tre), Letizia Basile (Presidente del Movimento di Consapevolezza Digitale Io Stacco La Spina), Carlo Imperatore e Renato Fontana (Federmanager), Sara Amici (Camera di Commercio di Frosinone e Latina), Roberto Setola (Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria dei Sistemi Intelligenti – Università Campus Bio-Medico), Simone Bentrovato (Federterziario), Andrea Segnanini (Unindustria Lazio), Marco Roberti (Presidente Confprofessioni Lazio), Leandro Aglieri (Presidente della Consulta Roma Smart City Lab), Luca Barrera, Pasquale Marasco e Fabrizio Potetti (CGIL Roma e Lazio), Maria Nunziata Veltri (CISL Lazio), Pier Luigi Talamo (UIL Roma e Lazio) e Pietro Pesci (UGL Lazio).

Hanno partecipato ai lavori anche la vicepresidente della Commissione, Maria Chiara Iannarelli (FdI), e la consigliera proponente Eleonora Mattia.

Dagli interventi è emersa una sostanziale convergenza sulla necessità di un quadro normativo regionale in grado di accompagnare la transizione digitale in modo equo e sostenibile, proteggendo i lavoratori senza frenare l’innovazione.

Gli esperti accademici hanno sottolineato l’urgenza di politiche pubbliche capaci di governare il cambiamento tecnologico e di garantire formazione continua, soprattutto nei settori più soggetti all’automazione. In particolare, è stato evidenziato come l’intelligenza artificiale, pur generando nuove opportunità professionali, rischi di ampliare le disuguaglianze se non accompagnata da strumenti adeguati di aggiornamento e inclusione.

Le associazioni imprenditoriali e di categoria (Federmanager, Unindustria, CNA, Confprofessioni, Federterziario) hanno ribadito l’importanza di bilanciare tutela e competitività, evitando norme che possano frenare la diffusione dell’innovazione tecnologica nelle imprese. Le organizzazioni hanno inoltre richiesto un rafforzamento del coordinamento tra Regione, Camere di Commercio e mondo produttivo per individuare con precisione i profili professionali emergenti e i fabbisogni formativi.

I sindacati (CGIL, CISL, UIL e UGL) hanno espresso un giudizio positivo sulla proposta, chiedendo tuttavia maggiori risorse e strumenti di monitoraggio, nonché un ruolo più incisivo delle parti sociali nel tavolo permanente previsto dalla legge. È stata inoltre sottolineata la necessità di tutelare le fasce più vulnerabili del mercato del lavoro, come i lavoratori over 55, le donne e i precari dei settori digitali.

Alcuni interventi hanno richiamato l’attenzione sul tema della parità di genere e dell’inclusione digitale, affinché le opportunità offerte dall’IA siano realmente accessibili a tutti, indipendentemente da età, territorio e livello di istruzione.

La proposta di legge n. 93 si propone di intervenire in via preventiva sugli effetti della diffusione dell’intelligenza artificiale nel tessuto economico e occupazionale del Lazio.

Tra le misure principali: una definizione normativa di “intelligenza artificiale” (art. 2); l’adozione del “Piano triennale di conciliazione tra risorse umane e I.A.” (art. 4), che prevede la mappatura dei settori a rischio, la stima dei lavoratori coinvolti e l’individuazione dei percorsi formativi più idonei; l’istituzione di un tavolo permanente di coordinamento tra Regione, parti sociali, università, enti di ricerca e associazioni di categoria (art. 5); la collaborazione interregionale e con le istituzioni europee (art. 6); la modifica della legge regionale n. 23/1992 sulla formazione professionale, per introdurre attività specifiche di aggiornamento e ricollocazione dei lavoratori “surrogati” o a rischio (art. 7).

La proposta si fonda su un principio guida: l’innovazione deve essere al servizio della persona e del lavoro, non viceversa.

Nel suo intervento conclusivo, il presidente Angelo Tripodi ha ringraziato tutti i partecipanti, sottolineando come “il confronto odierno rappresenti un passo importante per costruire una legge regionale innovativa, capace di tutelare il lavoro e sostenere la trasformazione digitale del Lazio”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio