Sanità, Rocca in commissione: "Entro 2026 gara per il nuovo Umberto I"

Il presidente della Regione fa il punto sulla situazione: “Strada chiara, grande soddisfazione per i risultati che stiamo raggiungendo".
La commissione di oggi: da destra la presidente Savo e il presidente Rocca. 06/10/2025 - Il presidente della Regione, Francesco Rocca, in veste di assessore alla Sanità, ha fatto il punto sulla situazione nella commissione, presieduta da Alessia Savo. Una relazione che ha affrontato vari aspetti, ma con un focus particolare sulla situazione del policlinico Umberto I.

“La sede è stabilita, sarà realizzato su viale dell'Università: il progetto presentato dall’università ci ha pienamente convinto. Serve un passaggio di proprietà per poter accedere ai finanziamenti Inail, con l’Agenzia del demanio stiamo valutando uno scambio tra Umberto I e Forlanini. Una volta conclusa questa fase, prevediamo di bandire la gara per la progettazione nel 2026, per arrivare alla gara vera e propria entro la fine dell’anno”.

Un progetto che, ha spiegato il presidente, non solo permetterà di avere un ospedale moderno e funzionale ma di avviare un’opera di rigenerazione urbana con il recupero di molti edifici e la possibilità di creare nuove residenze universitarie. Situazione in fase di sblocco anche per quanto riguarda il nuovo ospedale tiburtino: “Siamo in attesa della Valutazione di impatto ambientale per trasmettere tutto all’Inail e far partire la gara”.

Il presidente non si è limitato a questi due progetti, ma ha approfittato dell’audizione per fare un quadro complessivo sulla sanità nel Lazio: “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in questi due anni: per quanto riguarda le opere del Pnrr abbiamo avviato 116 cantieri su 124 per le case di comunità e 32 su 35 per gli ospedali di comunità. Siamo nei tempi previsti dal programma”.

Passi in avanti anche sull’accordo integrativo con i medici di medicina generale: “Entro 15 giorni presenteremo la nostra proposta ai sindacati”.

Al di là del Pnrr, Rocca ha dato una serie di dati sull’assistenza domiciliare integrata (136mila assistiti), sulla telemedicina (22.900 pazienti) sulla digitalizzazione (9 milioni di doumenti già inseriti nei fascioli sanitari elettronici): “Siamo ancora in ritardo per quanto riguarda la risposta dei cittadini, l’adesione è ancora bassa”, ha spiegato.

Sulle liste di attesa, è praticamente terminato l’inserimento delle agende delle strutture private all’interno del Recup, il tempo medio di attesa per una prestazione in due anni è passato da 42 a 9 giorni. Migliora anche la situazione dei pronto soccorso dove, ad agosto, si è scesi sotto i mille minuti medi di attesa dall’ingresso all’assegnazione del posto letto.

Restano, ha spiegato il presidente, criticità per quanto riguarda i medici dei pronto soccorso e gli infermieri, dove servono norme nazionali per rendere le professioni più attraenti.

Molte le domande arrivate dai consiglieri. Sono intervenuti Marietta Tidei (Iv), Valerio  Novelli (M5s), e Rodoldo Lena (Pd), che hanno chiesto chiarimenti sulla carenza del personale ospedaliero, soprattutto nelle province, dei medici di medicina generale, sul futuro del Forlanini se verrà ceduto al Demanio, sulla situazione della salute mentale, sulla mobilità verso altre Regioni.

“Sulla questione della carenza di medici nelle aree interne – ha replicato Rocca:- stiamo cercando soluzioni con un’interlocuzione con il Governo nazionale, ma prederemo iniziative anche a livello regionale. Per quanto riguarda il Forlanini, un passaggio all’Agenzia del demanio potrebbe facilitare il progetto per farlo diventare il nuovo polo del Bambino Gesù, continuano i contatti con il Vaticano per dar corpo a questa idea. Per quanto riguarda la mobilità verso altre Regioni il saldo complessivo è positivo, per di più va considerato che gli interventi fatti al Bambino Gesù vengono considerati in mobilità”

La presidente Savo chiudendo la seduta ha ringraziato il presidente e i consiglieri per il clima di collaborazione: “Continueremo a seguire con attenzione – ha dichiarato – la riorganizzazione delle rete per la salute mentale e l’accordo con i medici di medicina generale”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio