I lavori del Consiglio regionale riprenderanno domani, giovedì 19 giugno alle ore 11, con l’esame dell’articolato.
Il Consiglio regionale del Lazio, riunito in seduta ordinaria e presieduto, alternandosi, dal presidente Antonello Aurigemma e dai vicepresidenti: Giuseppe Emanuele Cangemi ed Enrico Panunzi ha concluso nel pomeriggio di oggi, nell’Aula del Consiglio regionale del Lazio, la discussione generale sulla proposta di legge regionale n. 171 del 9 agosto 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 668 dell'8 agosto 2024, concernente: “Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio”.
Durante la seduta, hanno preso la parola numerosi consiglieri di opposizione e maggioranza, oltre all’assessore regionale all’Urbanistica, Giuseppe Schiboni, che ha replicato al dibattito, illustrando gli obiettivi della proposta e annunciando la predisposizione di ulteriori emendamenti. “Con questa legge vogliamo liberare le amministrazioni locali da vincoli burocratici che frenano la programmazione e le trasformazioni urbanistiche. Puntiamo a restituire competitività e attrattività ai nostri territori attraverso semplificazioni, premialità per la rigenerazione urbana e un quadro normativo certo” – ha dichiarato Schiboni. L’assessore ha inoltre fornito chiarimenti in merito ai rilievi formulati dall’Ufficio legislativo, confermando la volontà di integrare il testo per recepire le osservazioni tecnico-normative pervenute.
Serrati e decisamente contrari gli interventi delle opposizioni. Mario Ciarla (Partito Democratico) ha criticato il metodo e il merito della proposta, denunciando “l’assenza di confronto reale sia in commissione che in Aula” e definendo il testo “fortemente sbilanciato, penalizzante per Roma Capitale e per le amministrazioni locali”.
Luciano Nobili (Italia Viva) ha parlato di “legge pasticciata e contraddittoria, che rischia di produrre un eccesso di discrezionalità urbanistica e di incentivare fenomeni di desertificazione culturale e commerciale, in particolare per quanto riguarda le ex sale cinematografiche”.
Anche Massimiliano Valeriani e Marta Bonafoni (Partito Democratico) hanno ribadito la netta contrarietà al provvedimento, mentre Alessio D’Amato (Azione) ha auspicato il ritiro della proposta, chiedendo di riaprire un serio confronto in commissione per riformulare una legge di governo del territorio condivisa e sostenibile.
Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha annunciato la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti per contrastare i punti più critici della proposta.
Da parte della maggioranza, la consigliera Laura Corrotti (Fratelli d’Italia) ha definito la proposta “una norma attesa e partecipata, costruita ascoltando i territori, gli amministratori locali e le categorie professionali”. Ha inoltre sottolineato “la compattezza della maggioranza nel portare avanti una legge che semplifica procedure e consente di restituire funzioni alle amministrazioni comunali, superando anni di immobilismo urbanistico”.
Sulla stessa linea l’intervento del consigliere Giorgio Simeoni (Forza Italia), che ha evidenziato l’importanza di mantenere un dialogo aperto con l’opposizione: “Siamo disponibili a confrontarci su eventuali miglioramenti al testo, ma senza perdere di vista la necessità di approvare rapidamente una legge fondamentale per il rilancio dei territori e delle città del Lazio”.
In apertura di seduta, il consigliere Valerio Novelli (M5S) ha ricordato Michel Barbet, già sindaco di Guidonia Montecelio, recentemente scomparso a seguito di un incidente stradale. L’Aula ha osservato un minuto di silenzio in sua memoria.
I lavori del Consiglio regionale riprenderanno domani, giovedì 19 giugno alle ore 11, con l’esame dell’articolato della proposta di legge. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio