"Il Giubileo e il mondo educativo" al centro di un'audizione della commissione speciale Giubileo 2025

L'incontro è stato promosso dalla vicepresidente Maria Chiara Iannarelli.
La commissione speciale "Giubileo 2025" durante l'audizione odierna. 28/10/2025 - La commissione speciale Giubileo 2025 si è riunita oggi per un’audizione sul tema “Il Giubileo e il mondo educativo”, richiesta dalla vicepresidente Maria Chiara Iannarelli (FdI).
Il presidente della commissione, Giorgio Simeoni (Forza Italia), ha aperto la seduta ricordando che “tra gli eventi in cui si è finora articolato il Giubileo 2025 vi è anche il Giubileo del Mondo Educativo, organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, previsto da ieri 27 ottobre a sabato 1° novembre”. Simeoni si è poi soffermato sui temi della “povertà educativa” e della “digitalizzazione delle relazioni”, che – a suo avviso – “ha progressivamente portato, soprattutto tra i giovani, a un cambiamento significativo nel modo in cui le persone avvertono, sperimentano e vivono le relazioni interpersonali. Il ricorso ossessivo dei giovani ai social media – ha detto Simeoni – determina una significativa evoluzione nelle modalità di costruzione, interazione e percezione dell’affettività e, con essa, della sessualità, riducendo notevolmente anche il controllo dei genitori. I social network – ha proseguito il presidente della commissione – attentano alla nostra capacità di concentrazione e finiscono per determinare aspettative distorte da cui possono scaturire, nel caso di mancato raggiungimento di quegli standard artificiosi, insoddisfazione, frustrazione e abbassamento della propria autostima”.

La vicepresidente Maria Chiara Iannarelli (FdI) ha incentrato il suo intervento sull’importanza dell’educazione “come atto di speranza e fondamento della società” e, a tal proposito, ha citato la dichiarazione conciliare “Gravissimum Educationis” di Papa Paolo VI del 1965, “che insiste sull'educazione come base imprescindibile per costruire il futuro”, ha detto. Iannarelli ha poi messo in evidenza il ruolo delle istituzioni come punto centrale dell'educazione, “con l'obiettivo di risvegliare in tutti la responsabilità e la bellezza di educare per il bene delle future generazioni”. Citazione di Iannarelli anche per Papa Leone XIV, “che ha riaffermato il valore dell'educazione cattolica come formazione dell'uomo integrale (mente, corpo e spirito) e strumento per la realizzazione personale e sociale”. Infine, la vicepresidente ha richiamato la necessità di “promuovere la vita interiore degli individui e l'importanza degli ideali elevati, anche se difficili, come strumenti di crescita”, sottolineando l’importanza della scuola, della parità scolastica, del pluralismo educativo, e del ruolo della famiglia nel percorso educativo e formativo dei giovani, “per costruire una comunità che davvero educa e sostiene e che non sia semplicemente un insieme di persone”.

Simone Foglio, presidente di Disco Lazio, l’ente regionale per il diritto allo studio, ha sottolineato “il valore formativo anche delle difficoltà e delle sconfitte e la necessità di un forte impegno istituzionale per stare vicino ai giovani nel loro percorso di vita personale, accademico e sociale. Il Giubileo della speranza rappresenta un momento di grande valore religioso e laico, capace di ispirare e accendere speranza nei cuori di molte persone”, ha detto Foglio.

A seguire, sono intervenuti tre rappresentanti della Diocesi di Roma. Il prof. Rosario Chiarazzo, direttore dell’Ufficio Scuola Pastorale scolastica della Diocesi di Roma, ha richiamato la dichiarazione conciliare “Gravissimum Educationis” come esempio della missione educativa della Chiesa e l’ha collegata all’ultimo documento di Papa Leone XIV, “Disegnare nuove mappe di speranza”, che affronta l’urgenza educativa contemporanea, evidenziando “come le crisi ambientali, digitali e culturali rappresentino anche un'opportunità di speranza attraverso l'educazione, vista non come attività secondaria, ma come forma di evangelizzazione: un atto d'amore e giustizia verso il prossimo”.
Don Maurizio Mirilli, direttore dell’Ufficio Pastorale Universitaria, ha trattato il tema dell'educazione rivolta ai giovani universitari. “Proporre bellezza e accompagnare nella concretezza”, ha esordito Mirilli, come input da seguire nel percorso educativo dei giovani, superando la logica della mera analisi dei problemi, come il disagio e il bullismo, senza offrire vere prospettive e speranze future. A tal proposito, il direttore ha spiegato che l’Ufficio della pastorale universitaria sta mettendo in campo numerose iniziative culturali, artistiche, letterarie e scientifiche, “per dare ai giovani strumenti tecnici ma anche senso e orientamento interiore, mettendo in relazione la tecnica (come l'intelligenza artificiale) al servizio di obiettivi”.
Infine, don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio Pastorale Giovanile, ha incentrato il suo discorso sul ruolo dell'educazione all’interno di eventi giubilari ed ecclesiali, con particolare attenzione ai giovani e all’ambiente degli oratori. Citando don Bosco, il direttore ha sottolineato “la centralità dell’educazione come atto di liberazione, poiché l’azione educativa libera e accompagna i ragazzi nella costruzione della loro libertà personale”. Don Alfredo Tedesco ha elogiato il valore degli oratori come “agenzie educative informali, capaci di rispondere concretamente alle esigenze dei ragazzi, dei territori e delle famiglie, fungendo da ponte tra scuola, università e comunità ecclesiale”.

Sul tema degli oratori, oggetto di finanziamenti regionali per lo svolgimento di attività sociali, è intervenuto anche Paolo Giuntarelli, direttore regionale “Affari della Presidenza, Turismo, Cinema, Audiovisivo e Sport”, che ha elencato anche le altre iniziative della Giunta a sostegno delle politiche giovanili sui temi educativi, tra cui il finanziamento di 24 milioni di euro in bonus sportivi per circa 47mila famiglie e l’iniziativa “Torno subito”, che permette ai giovani di formarsi e fare esperienze in Italia e all'estero. Infine, con riferimento al cinema, il direttore regionale ha ricordato gli investimenti per festival, produzioni e scuole di formazione audiovisiva “che mirano a recuperare la capacità di fruizione di contenuti più lunghi e culturali nelle nuove generazioni”.

Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale Presidi Roma, ha sottolineato la disponibilità gratuita di molte strutture scolastiche per accogliere studenti durante le manifestazioni del Giubileo, rilevando tuttavia difficoltà derivanti dal fatto che gli edifici scolastici italiani non sono di proprietà del Ministero o degli istituti ma degli enti locali, cosa che complica la gestione operativa. Rusconi ha ricordato anche che durante la pandemia Covid solo le parrocchie hanno mostrato apertura verso l’accoglienza degli studenti, a differenza di università e musei e, a tal fine, si è detto favorevole alla “rivitalizzazione degli oratori” ma anche all’apertura prolungata delle scuole per fornire ai giovani punti di aggregazione e formazione.

Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige (Movimento italiano genitori), è intervenuta per sottolineare l'importanza della “speranza nell'educazione, che si fonda sulla trasmissione di valori, cultura e tradizioni alle nuove generazioni”. Scala ha definito una “minaccia per il futuro della società italiana” la crisi demografica ed educativa, ponendo la famiglia al centro come “prima agenzia educativa da riconoscere e tutelare, anche attraverso politiche fiscali più eque e il sostegno educativo e culturale”. La vicepresidente del Moige ha concluso il suo intervento annunciando una class action del suo movimento contro Meta e TikTok “per chiedere sistemi di verifica dell'età più efficaci, limiti ai meccanismi di dipendenza e sistemi di parental control semplici da usare”.

Gli ultimi interventi sono stati quelli di Maria Scicchitano, psicoterapeuta, autrice del libro “Italia, l'ultima chiamata”, e Angelo Trecca, presidente di “Progetto Horos”, pedagogista, educatore professionale e autore del libro “La famiglia educante”.

Prima dell’audizione, la vicepresidente Iannarelli ha aperto e chiuso la seduta ordinaria della commissione per assenza del numero legale, rinviando alla prossima seduta l’esame della proposta di risoluzione del consigliere Marco Colarossi (FI), concernente “Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2024 (Approvazione del Programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni de Giubileo della Chiesa Cattolica 2025). Realizzazione intervento n. 124, denominato Black points (Interventi di soluzione punti critici di sicurezza stradale)”.

Hanno partecipato all’audizione, oltre al presidente Simeoni e alla vicepresidente Iannarelli, i consiglieri: Daniele Sabatini, Eleonora Berni, Emanuela Mari, Michele Nicolai (tutti di Fratelli d'Italia), Orlando Tripodi e Cosmo Mitrano (entrambi di Forza Italia). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio