Turismo, nuove audizioni sul Piano triennale 2025-2027

Al centro di questa tornata le Dmo, l’accessibilità per le persone con disabilità e la ricettività extra alberghiera.
Un momento delle audizioni. 16/06/2025 - Nuova tornata di audizioni, nella commissione Turismo, presieduta da Luciano Crea, sul Piano triennale regionale 2025-27, 26 le organizzazioni organizzazioni ascoltate in questa occasione.

La prima seduta è stata dedicata all’ascolto dei dirigenti delle Destination management organization (Dmo) le organizzazioni, pubbliche o pubblico-private, senza scopo di lucro, che si occupano dello sviluppo, della gestione e della promozione di una destinazione turistica. “L’intento – ha chiarito il presidente Crea – non è di cancellare le Dmo, ma di migliorarle attraverso un processo di riorganizzazione”.

Nel corso dell’audizione sono intervenuti: Paolo Novi (Dmo Alta Ciociaria), Corrado Milito (Dmo Beltur), Alberto Renzi (Dmo Biodistretto Amerina), Simona Ottaviani (Dmo Castelli romani), Federico Campoli (Dmo Ciociaria Valle di Comino), Luigi Cacciatore (Osservatorio turismo Roma e Provincia), Michela Valentini (Dmo Esquilino), Federica Scala (Dmo Etrusckey), Flavia Maria Coccia e Piero Orlando (Dmo H2O Tevere Mare), Alfonso Testa (Dmo Terra dei cammini), Pasquale Marciano (Dmo Ciociaria), Pietro Conversi (Dmo Terre di Otium), Alessandro Pascucci e Igor Geat (Dmo Vamos Turismo - Valli dell'Aniene e Monti Simbruini), Sabina Di Paolo (Dmo Restart), Mauro Morucci (Tuscia terra di cinema), Vincenzo Peparello (Dmo Expo Tuscia), Francesco Aliberti (Dmo Extra).

Negli interventi si sono registrati molti apprezzamenti per il Piano triennale, ma anche la necessità di creare un sistema in cui le Dmo continuino a essere un punto centrale. Diverse le domande sull’organizzazione futura, sulla Dmo regionale e sugli ambiti territoriali, su come verranno utilizzati i fondi a disposizione.  La scelta – hanno sottolineato gli intervenuti – è fra un accorpamento delle Dmo basato sul territorio o sul  settore di intervento. Apprezzata, in particolar modo la parte del Piano dedicata allo slow tourism.  

La seconda audizione ha avuto come argomento principale l’inclusività, come requisito essenziale per lo sviluppo del turismo nel Lazio. Sono intervenuti: Massimo Fiori (associazione Ruote a spasso), Giuseppe Lepore (Associazione Extra), Barbara Sichel e Pietro Conversi (Federazione Fare), Emilia Del Fante (Fiadda Roma), Daniele Stavolo (Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie), Virgilio Gai (Simtur), Rodolfo Roberti (Federazione ciclistica del Lazio). Giorgia Mattei (Open).

Non più accessibilità, ma usabilità e inclusione per le persone con disabilità, hanno sottolineato le associazioni intervenute. E quindi la necessità di una profonda trasformazione culturale che vada oltre la mera rimozione delle barriere architettoniche per mettere a disposizione di tutti le bellezze del Lazio. Un mercato potenziale enorme, oltre 100 milioni di persone a livello europeo, ma anche un forte ritardo su questi temi. Si recupera a partire dall’informazione, dalla formazione del personale, dalla partecipazione delle associazioni di settore ai processioni decisionali. Queste le richieste avanzate. Nel corso della seduta si è parlato che del cicloturismo, delle attività ricettive extraalberghiere, di turismo aziendale e del ruolo delle proloco.

Le consigliere Edy Palazzi e Maria Chiara Iannarilli (FdI) hanno assicurato che “i tanti input che ci sono arrivati saranno presi in carico dalla commissione insieme all’assessorato. E’ fondamentale che il turismo sia per tutti”. Ileana Cardogna (assessorato al Turismo) ha sottolineato il “lavoro egregio fatto dalla commissione, cercheremo soluzioni da subito, a partire dall’informazione sull’accessibilità degli eventi che segnaliamo su Visit Lazio”. In conclusione, il presidente Crea ha ricordato che “dobbiamo creare una cultura dell’accoglienza per arrivare a un turismo veramente inclusivo. E per questo non possiamo prescindere dalla formazione”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio