Il 29/02/2008 alle ore: 12:26

In occasione del centenario della Giornata Internazionale della Donna, più di cinquecento manifesti celebrativi dell’8 marzo 1908 verranno spediti nei prossimi giorni, dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, ad altrettanti politici ed amministratori della Regione Lazio.

In occasione del centenario della Giornata Internazionale della Donna, più di cinquecento manifesti celebrativi dell’8 marzo 1908 verranno spediti nei prossimi giorni, dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, ad altrettanti politici ed amministratori della Regione Lazio.

Lo rende noto il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana, che ha scritto una lettera ai Presidenti delle Province, ai Sindaci dei 376 comuni del Lazio, ai Presidenti degli Enti e delle Agenzie regionali e ai Direttori delle Asl e degli Ospedali, invitandoli ad affiggere negli spazi istituzionali destinati alla comunicazione i manifesti che celebrano l’8 marzo quale “momento simbolico di lotta per la rivendicazione e l’acquisizione dei diritti femminili”.

“L'8 marzo prossimo - ha scritto Milana - ricorre il centenario della Festa Internazionale della Donna, giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne: fu, infatti, l'8 marzo 1908 che a New York 129 operaie di una industria tessile morirono bruciate nella loro fabbrica. In occasione di tale ricorrenza, il Consiglio regionale del Lazio intende rilanciare con grande forza le tematiche riguardanti i diritti e le libertà di scelta della donna, tematiche di grandissima attualità. Per questo motivo, vi chiedo di affiggere nelle bacheche delle vostre sedi istituzionali i manifesti che intendono ricordare cento anni di battaglie, di vittorie e di speranze”.  

“I manifesti - conclude Milana - rientrano nella campagna di comunicazione promossa dall’Assemblea regionale con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti dell'importantissimo ruolo svolto dalle donne nella nostra società e per ricordare alle nuove generazioni il percorso delle figure femminili che ci hanno preceduto”.