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Via libera dal Consiglio regionale a legge sui debiti fuori bilancio e al Piano dei porti

Approvati a maggioranza due provvedimenti: regolarizzazione dei conti pubblici e sviluppo della portualità con sette nuovi approdi, tra dibattito politico e richiami alla sostenibilità.
Aula Consiglio regionale Lazio17/09/2025
Seduta intensa oggi al Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal presidente Antonello Aurigemma, che ha visto l’approvazione di due provvedimenti per la gestione finanziaria e lo sviluppo infrastrutturale della regione.

Con 25 voti a favore e 9 astenuti, l’Aula ha approvato la proposta di legge regionale n. 220 del 25 luglio 2025, di iniziativa della Giunta, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73 del decreto legislativo 118/2011, la norma nazionale che disciplina l’armonizzazione dei sistemi contabili di Regioni ed enti locali.

La proposta, illustrata dall’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, mira a dare copertura e regolarizzazione ad alcune passività maturate dall’amministrazione regionale, consentendo così il rientro nei binari della trasparenza e della programmazione economico-finanziaria. Un passaggio tecnico ma fondamentale, che permette di mettere ordine nei conti regionali e di evitare potenziali contenziosi.

In chiusura della seduta consiliare è stata discussa e approvata la proposta di deliberazione consiliare n. 19 del 28 novembre 2023, con cui il Consiglio ha dato via libera – sempre a maggioranza – al Piano dei porti di interesse economico regionale, illustrato in Aula dall’assessore alle Infrastrutture, Pasquale Ciacciarelli.

Il documento, atteso da anni, rappresenta la cornice strategica entro cui nasceranno sette nuovi porti nel Lazio, con l’obiettivo di sostenere il turismo nautico, valorizzare la portualità regionale e colmare il gap infrastrutturale rispetto ad altre aree costiere italiane.

Ciacciarelli ha sottolineato come il piano punti a “mitigare l’impatto dei porti sulle coste, con strutture di dimensioni ridotte e sostenibili”, e come sia essenziale “creare una rete di servizi e infrastrutture che garantiscano accessibilità e funzionalità agli approdi”. L’assessore ha inoltre annunciato che il porto di Minturno sarà incluso in una prossima revisione del documento.

Sul provvedimento sono intervenuti: Enrico Tiero (FdI) che ha parlato di “punto d’inizio” e dell’importanza di aver inserito diversi comuni, con l’auspicio di vedere strutture come Foce Verde e Minturno tra le priorità della pianificazione. Angelo Tripodi (FI) ha definito il porto di Foce Verde “un’opera strategica per Latina”, ribadendo la necessità di includerlo nella prossima revisione. Laura Cartaginese (Lega) ha legato lo sviluppo portuale all’incremento dei flussi turistici, evidenziando la necessità di potenziare i servizi nei territori interessati. Dal fronte ambientalista, Claudio Marotta (Verdi-Sinistra) ha espresso sì un “giudizio positivo, un passo avanti dopo un lungo iter amministrativo”, ma ha criticato l’impianto del piano, “basato su fabbisogni fermi al 2013”, denunciando scarsa attenzione al nodo del porto Concordia. Più dura la posizione del Partito Democratico, con Michela Califano che ha parlato di “occasione persa”, sottolineando come il piano “non rispecchi i bisogni reali dei territori e manchi di una chiara prospettiva di sostenibilità ambientale”. Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) ha annunciato voto contrario, sostenendo che “sono i territori a dover decidere per il proprio futuro”.

La giornata consiliare si era aperta in tarda mattinata con la discussione del question time, che ha riguardato le interrogazioni n. 320, 328, 367, 349 e 366, e con l’esame degli ordini del giorno collegati alla proposta di legge regionale n. 217, già presentati nella precedente seduta (n. 57). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa