Sanità, audizione su buoni per acquisto per celiaci e diagnosi della malattia

Bertucci (FdI): sistema deve coinvolgere di più la grande distribuzione ed essere diffuso su tutto il territorio nazionale.
La presidente Savo e il consigliere Bertucci 09/06/2023 - La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Alessia Savo, ha ascoltato oggi in audizione l’associazione italiana celiachia, che ha portato all’attenzione dei consiglieri alcuni problemi relativi ai buoni acquisto riservati ai celiaci e alla diagnosi della malattia.

Angelo Mocci, presidente dell’Aic e Italo De Vitis, presidente del comitato scientifico sono partiti dal buono acquisto dematerializzato, su cui hanno riconosciuto “il buon lavoro fatto dalla Regione e dalla Asl, resta la questione della capillarità dei punti vendita che lo accettano. Chiediamo di lavorare per aumentare il rapporto con la grande distribuzione, anche per limitare gli effetti dell’aumento dei prezzi”.

Altra questione sollevata dall’Aic è quella della diagnosi della celiachia: “Rispetto a una diffusione media della malattia pari a circa l’1 per cento della popolazione, in Italia le diagnosi sono appena allo 0,47, 043 nel Lazio – ha spiegato De Vitis – in passato abbiamo lavorato a un tavolo tecnico con le direzione Salute e i medici di base e siamo arrivati a stilare “il percorso del cittadino”, una sorta di vademecum che chiarisce competenze e funzioni. Poi tutto si è bloccato. Ancora oggi, nei casi sospetti, i medici di famiglia prescrivono una serie di analisi spesso inutili, quando per diagnosticare la celiachia ne basta una”.

Marco Bertucci (FdI), il consigliere che ha chiesto l’audizione ha evidenziato la “necessità di rendere spendibili i buoni attraverso la creazione di un’analisi nazionale condivisa, un lavoro che sta già facendo il Mef attraverso Sogei. Bisogna cercare di incentivare l’adesione della grande distribuzione al sistema del buono acquisto. Per quanto riguarda la diagnosi della malattia dobbiamo far ripartire il tavolo, una diagnosi con gli strumenti corretti permetterebbe anche un grande risparmio per servizio sanitario”.

Per la direzione salute era presente Marcello Giuliani, uno dei funzionari che seguono il tema: “Il buono dematerializzato – ha spiegato – è stato adottato da sette Regioni e stiamo lavorando per renderlo spendibile intanto in questi territori. Per le altre Regioni serve un intervento nazionale, su cui il ministrero sta lavorando già da due anni. Nel Lazio abbbiamo 181 punti vendita della grande distribuzione che hanno aderito, oltre a 65 esercizi più piccoli e oltre mille farmacie”.

Rodolfo Lena (Pd) ha evidenziato la necessità di “sensibilizzare la grande distribuzione, di più la Regione non può fare”, ma anche di “un intervento forte”.

Per la presidente Savo, che ha garantito che la commissione seguirà costantemente il tema, “il Lazio con dematerializzazione del buono ha fatto un buon lavoro, bisogna proseguire su questa strada: dobbiamo fare da pungolo a Sogei per creare un sistema nazionale e dobbiamo promuovere un tavolo con la grande distribuzione, anche inserendo incentivi per chi aderisce e con tempi di pagamento più rapidi”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio