Concessioni idroelettriche, audizione in sesta commissione sulla proposta di legge n. 293

Si tratta di una normativa di adeguamento ad obblighi europei per il passaggio in proprietà dallo Stato alla Regione delle opere.
Risorse idriche. 11/10/2021 - Audizione oggi in VI Commissione - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti del Consiglio regionale del Lazio su una proposta di legge avente come tema l’energia; presente l’assessora regionale alla Transizione ecologica e trasformazione digitale (ambiente e risorse naturali, energia, agenda digitale e investimenti verdi). Si trattava della proposta di legge regionale n. 293 del 4 maggio 2021, recante “Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 79 del 1999 (attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica) e successive modifiche. Legge regionale di adeguamento agli obblighi europei”.

Prima ad intervenire, l’associazione Gruppi Ricerca Ecologica E.T.S. ha fatto una serie di rilievi di carattere tecnico alla normativa, dicendo anzitutto di ritenere che per tutelare la Regione è importante che la normativa preveda  opere utilizzabili per concessioni a uso potabile, cosa che manca, al momento; altra cosa che sembra mancare nella normativa sono i riferimenti al testo unico sulle acque interne. Andrebbero poi fatte verifiche sulle attività svolte dai concessionari affinché la Regione si ritrovi ad avere delle proprietà funzionanti, senza interventi di manutenzione straordinaria. Tutto ciò comporta una serie di azioni da parte della regione Lazio. Inoltre, come è stato detto anche in assessorato, risulta non essere stata inserita la diga Scandarello, una importante diga, e la legge non prevede al momento alcuna norma di ristoro per le popolazioni dei territori che ospitino grandi concessioni idroelettriche. Il diritto ambientale va armonizzato con le concessioni, questa la conclusione dell’intervento sulla proposta, che  è stata ritenuta migliorabile, per dare maggiori garanzie al pubblico.

A seguire, l'associazione Italia nostra si è detta in gran parte d’accordo con le osservazioni fatte dalla associazione intervenuta in precedenza, specie per quel che riguarda la necessità di incamerare da parte della Regione gli impianti ad uso potabile. Essenziale per Italia nostra resta comunque il tema ecologico.

Anche dagli interventi dei consiglieri della sesta commissione è emersa l’esigenza di ristori a beneficio dei territori per l’azione svolta dalle società concessionarie negli anni passati. L’Assessora alla Transizione ecologica e trasformazione digitale ha sottolineato da parte sua l’esigenza di conciliare le istanze di maggiore approvvigionamento energetico con quelle di proficua utilizzazione economica e con le esigenze ambientali.

Richiesto in conclusione di seduta alle associazioni da parte del presidente della commissione, con particolare sollecitudine dato il carattere molto tecnico dell’argomento, l’invio di relazioni scritte su quanto esposto, relazioni alla luce delle quali saranno attivati i competenti organi tecnici della Regione per dare ragguagli ai consiglieri che dovranno curare la parte emendativa della proposta di legge, dovendo tenere in debito conto, per quanto possibile, le osservazioni fatte. I lavori proseguiranno comunque giovedì prossimo, con l’audizione sulla proposta di legge di altri soggetti. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio