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Ok alla legge sulla legittimità dei debiti fuori bilancio

Il valore complessivo delle spese, in assenza del preventivo impegno di spesa, ammonta a 1.503.862,94 destinati a studi legali. Compatto il fronte del no di Fratelli d'Italia. 
Un particolare dell'aula consiliare.28/06/2022

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 23 voti a favore su 32 votanti (9 i contrari) la Proposta di legge n. 328/2022 concernente: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’art.73 comma 1 , lett. E) del decreto legislativo del 23 giugno 2011 n.118 concernete “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi”.

 Il provvedimento si compone di soli 3 articoli, all’art 1 si riconosce la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Lazio, derivanti da acquisizioni di beni e servizi, in assenza del preventivo impegno di spesa, per il valore complessivo di 1.503.862,94 ( allegata tabella), nell’art 2 si fa riferimento alla copertura finanziaria, all’art 3 si stabilisce l’entrata in vigore. La legge ha recepito molti emendamenti presentati dal vice presidente Daniele Leondori, ma anche del consigliere Giuseppe Simeone (FI). 

Nel dibattito che ha preceduto la votazione, Massimiliano Maselli (FdI) ha parlato dell’anomalia di moltitudine di incarichi attribuiti agli stessi studi legali.  “Lo studio di  Achille Chiappetti – ha spiegato Maselli – ha sommato  28 incarichi legali superando la somma di 100mila euro, occorre fare qualche riflessione.  Nella nostra città ci sono tanti studi legali che vengono fortemente trascurati, gli incarichi ricascano sui soliti nomi che ritroviamo in tante società regionali e enti nazionali, come ha invocato anche l’Anac, chiedo che vi sia equità, concorrenza e rotazione”.  

Dello stesso tenore l’intervento di Fabrizio Ghera (FdI), “ gli incarchi, se necessari, devono rispettare il criterio della turnazione,  non si possono chiamare sempre gli stessi professionisti, credo sia molto grave, accade in molte altre amministrazioni regionali, nessuno vuole entrare nel merito della qualità della prestazione dei  singoli professionisti, ma occorrono criteri trasparenti”

Chiara Colosimo ( FdI) ha ricordato come in altre occasioni  abbia sollevato la questione dei debiti fuori bilancio, senza però avere avuto mai risposte.  “Alla fine della legislatura – ha dichiarato la consigliera Colosimo - arriveremo a somme da capogiro, ad oggi 28 giugno siamo a una somma pari a 34 milioni e 400 mila euro, chiedo ai colleghi tutti di sapere cosa stiamo votando, non ci bastano gli specchietti senza spiegazioni”.  

Giuseppe Simeone ( FI) nel suo intervento ha preannunciato una nota al presidente Zingaretti per chiedere i criteri delle scelte dei professionisti, per fugare il dubbio che siano incarichi dati ad amici degli amici, come nel caso dello studio legale Giovanni Pellegrino ex senatore Pd.

A far chiarezza sulle nomine e sui costi degli affidamenti esterni è stato il vice presidente Daniele Leodori. Infatti, a conclusione della seduta, il vice presidente ha spiegato che oltre ad  una nuova modalità di procedere, come richiesto dalla Corte dei conti, e quindi per singoli atti, ha chiarito che si tratta di somme accumulate per incarichi iniziati da una decina di anni, e precisamente dal 2014. “Per chi ha fatto l’amministratore come me – ha dichiarato il vice presidente – sa che il tema degli incarichi legali e il pagamento delle parcelle, sono la maggiore parte delle leggi fuori bilancio delle amministrazioni. Ora, infatti,  abbiamo una legge per non assegnare più incarichi esterni , saranno eccezioni perchè in alcune cause ci troviamo di fronte a colossi nazionali verso i quali non riusciamo a far fronte con professionalità interne.  Non per incapacità ma per la struttura. Per  questo voglio rassicurare che l’amministrazione non sta più ricorrendo a incarichi esterni”.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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