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La "Giornata della Trasparenza" del Consiglio regionale del Lazio

Convegno su “Le misure di protezione della salute sul lavoro in emergenza Covid-19 nel rispetto dell’equilibrio tra privacy e trasparenza”.
22/12/2021
“Le misure di protezione della salute sul lavoro in emergenza Covid-19 nel rispetto dell’equilibrio tra privacy e trasparenza”. È stato questo il tema scelto quest’anno dal Consiglio regionale del Lazio per celebrare la “Giornata della Trasparenza”, svolta oggi, in modalità telematica, con la diretta streaming dalla sala Etruschi. Il convegno è stato organizzato dal Servizio “Prevenzione della corruzione, Trasparenza” ed è stato moderato dalla giornalista Laura Caschera, Portavoce del presidente del Consiglio regionale del Lazio.

Il vicepresidente Devid Porrello ha aperto i lavori con i saluti istituzionali a nome di tutto l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, sostituendo il presidente Marco Vincenzi, impegnato nella riunione della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Porrello ha messo in evidenza l’impegno profuso dal Consiglio per mettere in campo tutte le misure di sicurezza in questo periodo emergenziale, nel rispetto della privacy e della trasparenza. “Abbiamo cambiato modalità di lavoro – ha detto il vicepresidente – sfruttando al meglio la trasformazione digitale, per garantire l’operatività dell’Assemblea regionale, la trasparenza nei confronti dei cittadini e la tutela dei dati personali. Oggi è un momento molto importante perché manteniamo alta la tensione rispetto a questi argomenti cruciali per il nostro Paese”.

Subito dopo, ha preso la parola l’avvocato Guido Scorza, Componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, il quale ha incentrato la sua relazione sull’equilibrio tra diritti fondamentali. “Mai comprimere un diritto a vantaggio di un altro – ha detto Scorza – nemmeno in periodi emergenziali. Le istituzioni hanno il dovere di garantire al cittadino l’esercizio di tutti i diritti fondamentali, perché nel nostro ordinamento il fine non giustifica i mezzi”. Da questo punto di vista, Scorza ha spiegato che la pandemia ha rappresentato uno stress test per il bilanciamento solido tra i diritti, anche se contrapposti a causa dell’emergenza, che ha trovato il punto di arrivo, la sintesi, nel Green pass. “La certificazione verde – ha detto – ha garantito comunque il diritto al lavoro”.

Opinione condivisa dalla Segretaria generale del Consiglio regionale, Cinzia Felci. “Avevamo da mettere in piedi un nuovo sistema di vita lavorativa – ha spiegato Felci – e abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria, per la necessità di trovare nuove sinergie, un nuovo punto di equilibrio, grazie a un grandissimo spirito collaborativo”. A tal proposito, la segretaria generale ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all’individuazione delle disposizioni adottate nel rispetto di tutte le garanzie, così come i tecnici che hanno predisposto e gestito le piattaforme digitali che hanno garantito al Consiglio di continuare a svolgere la propria funzione legislativa. “Grazie a questa sinergia – ha aggiunto la Segretaria generale – è stato garantito quell’equilibrio di cui parlava il dott. Scorza, perché siamo riusciti a tutelare e a bilanciare il diritto alla salute di tutti con il dovere di esercitare il proprio ruolo di rappresentanza da parte dei consiglieri regionali. Oggi possiamo dire di avere alle spalle un modello vincente, che ci è stato chiesto anche di mutuare in altre organizzazioni. Chi entra in Consiglio ha la certezza di accedere a un luogo sicuro, che tutela la propria salute e anche i suoi dati personali, in perfetto equilibrio, grazie agli atti emanati dall’Ufficio di presidenza”, ha concluso Felci.

Sergio Iavicoli, Direttore generale della Comunicazione e dei Rapporti europei ed internazionali del Ministero della Salute, ha ripercorso le tappe principali dell’evoluzione della tutela della salute dei lavoratori, nel rispetto della riservatezza dei dati personali, attraverso il lavoro svolto dal Cts e dai tavoli nazionali e regionali con tutti i soggetti interessati. A tal proposito, Iavicoli si è soffermato sull’importanza del lavoro agile, facendo cenno anche alle sue implicazioni nella tutela della privacy e nel supporto alle attività lavorative da remoto (postazione, cybersicurezza, ecc.). “Determinante è stata anche la campagna vaccinale – ha aggiunto Iavicoli – con la conseguente certificazione verde, il punto centrale, a cui si è arrivati grazie al costante confronto con il Garante della Privacy”. Sul tema dell’equilibrio tra le tre esigenze, tutela del lavoratore, tutela dei dati personali e tutela della salute pubblica, Iavicoli ha posto l’attenzione sul ruolo della comunicazione e, di conseguenza, anche della disinformazione, soprattutto attraverso i canali social. “In questo senso – ha detto – la trasparenza sui dati relativi al fenomeno pandemico ha un’importanza decisiva”.

Più incentrato sul concetto di privacy, invece, è stato l’intervento di Rocco Panetta, Componente del Cda e Country Leader per l’Italia dell’International Association of Privacy Professionals (IAPP). “La raccolta delle informazioni è sempre stato uno strumento di potere, di controllo delle autorità sulla cittadinanza – ha detto Panetta – per cui la privacy è innanzitutto un tema di libera circolazione di dati e di informazioni in sicurezza. La privacy ci tutela dall’uso discriminatorio delle nostre informazioni, è funzionale all’obiettivo che tutti dati, tutte le informazioni, vadano nel posto giusto e siano utilizzate solo per il fine richiesto”.

Michele Faioli, Professore associato di Diritto del Lavoro all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha chiuso il convegno con una riflessione sul tema “più problematico” della responsabilità datoriale nei confronti del lavoratore che si rifiuti di esibire il certificato verde. Faioli ha detto che si tratta di una disciplina ancora lacunosa ma molto importante perché implica responsabilità sia dal punto di vista civile che penale e che pone ulteriori riflessioni sul tema del bilanciamento dei diritti. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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