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Iniziato in Consiglio l'esame della proposta di legge che amplia le competenze di Arpa Lazio

Il provvedimento è stato illustrato dall’assessora Lombardi. Dopo la discussione generale, l’Aula ha esaminato una parte degli emendamenti all’articolo uno. La seduta è stata aggiornata al 5 maggio. Minuto di silenzio per Luciano Romanzi.
Un particolare dell'aula consiliare.29/04/2021
Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato l’esame della proposta di legge regionale n. 288 del 7 aprile 2021, concernente: “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale, autorizzazione ambientale integrata e autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Modifiche alle leggi regionali n. 45 del 1998, n. 27 del 1998 e n.11 del 2016. Disposizioni finanziarie". Il provvedimento, che attribuisce all’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa) le competenze istruttorie riguardanti i tre procedimenti citati nel titolo, è stato illustrato da Roberta Lombardi, assessora regionale alla Transizione ecologica.

In apertura di seduta, il presidente Marco Vincenzi ha invitato l’Aula a osservare un minuto di silenzio in segno di cordoglio per la recente scomparsa dell’ex consigliere regionale (IX legislatura) Luciano Romanzi, sindaco di Licenza, consigliere provinciale e presidente della X Comunità montana della Valle dell’Aniene. “Riferimento degli amministratori e delle comunità del territorio, di cui è stato sempre appassionato protagonista – ha detto Vincenzi – e uomo di grandi capacità amministrative e di profonda umanità, Luciano Romanzi lascia un immenso vuoto, ma anche un prezioso insegnamento di valori e un bellissimo ricordo in tutti coloro che lo hanno conosciuto, apprezzato e stimato.”.



La relazione dell’assessora Roberta Lombardi

“Con questa proposta di legge – ha esordito Lombardi – intendiamo attribuire all’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio le competenze istruttorie riguardanti i procedimenti di valutazione di impatto ambientale, di competenza regionale, di autorizzazione integrata ambientale di cui all’articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 16/2011 e dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero di rifiuti di cui all’articolo 15 della legge regionale n. 27/1998 e all’articolo 208 del decreto legislativo n. 152/2006. L’obiettivo – ha aggiunto l’assessora del Movimento 5 stelle – è quello di implementare ulteriormente le funzioni di supporto tecnico che sono già spettanti all’Agenzia ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b), punto 4, della relativa legge istitutiva, la n. 45/1998, senza inficiarne, però, la natura di organo tecnico-scientifico né tantomeno comprometterne l’autonomia e la terzietà rispetto all’Amministrazione, alla Direzione regionale, a cui rimane comunque in capo la titolarità del procedimento amministrativo.”.

Facendo riferimento anche alla sentenza n. 132/2017 della Corte costituzionale, Lombardi ha spiegato che “le attribuzioni assegnate ad Arpa Lazio vengono mantenute nell’ambito del supporto tecnico e scientifico e dell’istruttoria tecnica, rimanendo le competenze di amministrazione attiva in capo ai competenti uffici regionali sia per quanto attiene all’adozione dei provvedimenti, sia per quanto attiene alla conduzione dei procedimenti stessi e delle Conferenze di servizi.”.

Prima di passare all’illustrazione di ciascun articolo, l’assessora ha anche precisato che “la previsione di un più ampio e organico coinvolgimento dell’Arpa nell’istruttoria dei procedimenti autorizzativi sopraelencati, si prefigge di conseguire il duplice obiettivo di innalzamento dell’attuale livello di tutela dell’ambiente e di efficientamento dell’azione amministrativa regionale, con il conseguente più agevole rispetto dei termini prescritti dalla normativa statale per la conclusione dei procedimenti in questione.”.

Infine, Lombardi ha anticipato che la dotazione finanziaria della proposta di legge sarà aumentata con la presentazione di alcuni emendamenti, rinviati all’esame dell’Aula dalla commissione Bilancio. La definizione delle modalità e dei termini per l’esercizio delle funzioni istruttorie da parte dell’Arpa sarà demandata – ai sensi dell’articolo 4 della proposta di legge – ad un regolamento di attuazione e integrazione, che la Giunta regionale dovrà adottare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge.



Il dibattito in Aula

Il gruppo Fratelli d’Italia – che ha presentato 86 emendamenti– ha espresso contrarietà alla proposta di legge. Il presidente Fabrizio Ghera ha innanzitutto eccepito sul fatto che “sarebbe stato opportuno un maggiore approfondimento nella commissione competente, non abbiamo ben compreso le motivazioni particolari di questa accelerazione”. Entrando nel merito del provvedimento, Ghera ha espresso dubbi poiché “l’Arpa, di fatto, dovrebbe avere una funzione di neutralità rispetto alla Regione, rispetto ai controlli, e invece noi vediamo una parziale o totale possibilità di conflitto di interessi.”. Massimiliano Maselli ha criticato la mancanza di chiarezza sui vantaggi del passaggio delle funzioni istruttorie all’Arpa: “Siccome sappiamo – ha detto – cosa vuol dire quando una domanda ha bisogno della valutazione di impatto ambientale, dell’autorizzazione di impatto ambientale, sappiamo che sono tempi lunghi, assessore lei oggi ci deve dire questo trasferimento di funzioni cosa comporta nel migliorare la tempistica”. Maselli ha chiesto maggiori chiarimenti anche sul personale da destinare ad Arpa per le nuove funzioni. Anche Antonello Aurigemma ha criticato il mancato approfondimento del testo in commissione e ha espresso preoccupazione per il rischio “di un’ulteriore burocratizzazione di pratiche che già oggi impiegano anni per avere delle semplici risposte, a volte anche negative". Infine, Giancarlo Righini ha messo in evidenza le difficoltà di Arpa: “Io non capisco francamente quale possa essere l’obiettivo di questa modifica legislativa”, ha detto il presidente del Comitato di controllo contabile. “Sappiamo tutti quanti le condizioni drammatiche in cui versa Arpa. Parliamo di un’Agenzia che non dispone neanche di strumenti aggiornati e adeguati per la misurazione delle competenze più banali. In questo mirabolante provvedimento si pensa di poter assegnarle anche l’attività istruttoria sulle valutazioni di impatto ambientale e sulle Aia.”.

Giuseppe Simeone (Forza Italia) ha espresso apprezzamento per l’audizione svolta con i rappresentanti delle Province in ottava commissione, perché – a suo avviso – anche loro hanno sollevato "il problema del personale e delle competenze che ha la Regione e hanno spiegato quanto sia difficile star dietro a tutta quella mole di richieste che quotidianamente arrivano. Tutti hanno gridato aiuto su questa materia”. Per questo motivo, Simeone ha spiegato che ha presentato un emendamento con il quale chiede alla Regione di riordinare tutta la materia delle autorizzazioni “che stanno in capo parte alla Regione e parte alle Province e dare una risposta a tutte quante, cercare di fare proprio delle linee guida sulle procedure, alle quali tutti si devono attenere.”.

Pasquale Ciacciarelli (Lega) ha espresso dubbi sul doppio ruolo che avrebbe Arpa: “Noi oggi andiamo a dare delle competenze all’Arpa in tema di autorizzazioni, ma l’Arpa non controlla pure questi impianti? Abbiamo una duplice funzione: un controllore e un controllato, rilascia le autorizzazioni e poi le controlla anche”, ha detto il presidente della quinta commissione.

Giudizi positivi sulla proposta di legge, invece, sono arrivati dai banchi della maggioranza. Valerio Novelli (M5s), presidente della commissione Ambiente, l’ha definita “utile e importante”. Per quanto riguarda l’iter in ottava commissione, il presidente ha precisato di aver dato seguito alla richiesta di approfondimento dell’opposizione, convocando un’audizione con l’Arpa, la Direzione regionale e le Province, “una seduta molto interessante – ha detto Novelli – dove i tecnici ci hanno spiegato effettivamente quali sono i nuovi compiti che questa legge assegna. Il problema – ha aggiunto – è che nessun rappresentante di Fratelli d’Italia era presente”. Nel merito del provvedimento, Novelli ha spiegato che “non c’è assolutamente nessun tipo di conflitto di interessi, soprattutto, rispetto al lavoro che fa Arpa, perché rimane solo ed esclusivamente un ruolo di supporto. L’unica cosa che è stata fatta è stato potenziare questo supporto, in fase di istruttoria, sia nelle ‘Via’ che nelle ‘Aia’, ma anche nelle autorizzazioni uniche. Tutte le competenze restano in capo alle direzioni e agli uffici regionali”.

Apprezzamento è stato espresso anche da Marco Cacciatore (Gruppo Misto): “Al di là degli avvenimenti e delle scaturigini che stanno alla base di questa iniziativa, questo testo di legge di fatto ci porta al passo con altre Regioni che hanno adottato lo stesso strumento, cioè l’avvalimento delle competenze tecniche di Arpa in fase di supporto per le istruttorie ‘Via’ e ‘Aia’, che tra l’altro rappresenta specularmente anche lo stesso modello che viene usato a livello di organi centrali, in quel caso con la competenza e collaborazione di Ispra”, ha detto il presidente della decima commissione.

“Grande interesse per la proposta di legge” è stato espresso da Fabio Refrigeri (Pd), il quale ha poi sottolineato i punti di forza della scelta: “Innanzitutto su questi settori abbiamo bisogno di un potenziamento, di tempi rapidi, di essere certi e di aumentare la nostra efficacia amministrativa”, ha detto. “L’Arpa è un’agenzia organizzata per sedi provinciali, quindi con una grande penetrazione territoriale, che tutela l’ambiente. Esprime pareri ed effettua controlli sulla risorsa idrica, sulla qualità dell’aria, autorizzazioni per le missioni, quindi tanti temi ambientali che trovano risposte anche di una certa qualità”, ha aggiunto il presidente della commissione Bilancio. Refrigeri ha poi sottolineato che la scelta operata con questa proposta di legge “libera anche la nostra Direzione regionale di alcune incombenze e lì potranno essere ridotti alcuni tempi amministrativi, perché lo stesso personale potrà dedicarsi alle tante attribuzioni di responsabilità che ha e farlo più velocemente, e Arpa potrà – opportunamente supportata e surrogata anche di un giusto trasferimento finanziario da parte della Regione – fare meglio questo lavoro.”.

Infine, Gaia Pernarella (M5s) ha detto che “questa legge dà un segnale importante, che segue al segnale già dato da questo Assessorato nella riorganizzazione dei ruoli della Direzione, dove finalmente, dopo anni di richieste da parte del Movimento 5 Stelle, le autorizzazioni sono tornate nella Direzione a loro più naturale, perché la Valutazione di impatto ambientale o l’Autorizzazione integrata ambientale nella loro definizione danno già il senso di avere un’attenzione particolare all’impatto che queste tipologie di impianti avranno sul nostro ambiente. Questa attenzione merita il plauso – ha aggiunto Pernarella – e lascia intravedere il tenore dell’inversione del cambiamento di rotta che stiamo ottenendo a un mese dall’attività del nostro assessore alla Transizione ecologica.”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa