home / archivio notizie / dettaglio notizia

Cooperative di comunità, l'Aula approva la legge

Obiettivo: valorizzare le comunità locali e stimolare l’autonoma organizzazione dei cittadini, chiamati a produrre beni e servizi in chiave sussidiaria e solidale

10/02/2021

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Giuseppe Emanuele Cangemi (Lega), ha approvato, con 32 voti a favore e sette astenuti, la proposta di legge n. 126 del 7 marzo 2019, “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”, d’iniziativa della consigliera Eleonora Mattia (Pd), e dei consiglieri Salvatore La Penna (Pd) ed Emiliano Minnucci (Pd).

Prima dell’esame della pl 126, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini (Pd), ha rivolto un pensiero alle vittime delle foibe, nel giorno del ricordo dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. “Il Giorno del ricordo – ha detto Buschini - è istituito con legge n. 92 del 2004, per conservare e tramandare la memoria dell’esodo dei nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia nel secondo dopoguerra, e per ricordare la tragedia di tutte le vittime delle foibe. Vorrei ricordare che sono stati circa 14.000 gli istriani, i fiumani e i dalmati accolti nel Lazio dopo l’esodo, circa 10.000 solo a Roma”. Buschini ha ricordato che, nell’anno scolastico 2019-2020, l’Ufficio di presidenza ha voluto promuovere con l’Ufficio scolastico regionale la prima edizione del progetto “Io ricordo, una storia europea”, viaggi di istruzione per gli studenti del Lazio, i loro insegnanti nei luoghi legati a questi accadimenti. "E' un progetto - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale - che avremmo ripetuto nel 2020 se il Covid non l’avesse impedito. E’ comunque un programma soltanto rimandato. Il nuovo bando per le scuole è pronto e speriamo che possano riprendere presto i viaggi d'istruzione per i nostri giovani". Buschini ha poi rivolto un saluto a Franco Marini, “una figura prestigiosa e carismatica della politica italiana, un uomo delle Istituzioni, delle parti sociali, che ha fatto della politica, della concertazione, del rispetto, dell’idea delle Istituzioni un’idea forte”.

Il progetto delle cooperative di comunità ha lo scopo di valorizzare le comunità locali cercando di stimolare l’autonoma organizzazione dei cittadini, chiamati a produrre beni e servizi in chiave sussidiaria e solidale e accrescere le opportunità lavorative nei territori. Nell’ottica della cooperativa di comunità ogni socio-cittadino condivide il proprio saper fare e le proprie abilità dopo aver definito, in maniera collettiva, insieme agli altri soci-concittadini, i bisogni del contesto territoriale di riferimento, anche con il coinvolgimento degli enti locali.

La nuova legge regionale si compone di 11 articoli e detta disposizioni in un ambito dove manca una normativa nazionale specifica. Cinque gli emendamenti approvati durante i lavori d’Aula. Sono definite “cooperative di comunità” le società cooperative che “al fine di contrastare fenomeni di spopolamento, declino economico, degrado sociale e urbanistico, promuovano la partecipazione della popolazione residente alla gestione dei beni e dei servizi collettivi”. La legge prevede che le cooperative di comunità e i loro consorzi, di cui possono essere soci sia le persone fisiche che le persone giuridiche, possano realizzare uno o più scambi mutualistici.

Al fine di sostenere la costituzione e lo sviluppo delle cooperative di comunità, la Regione, previo avviso pubblico e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, concede contributi, incentivi per la creazione di nuova occupazione e l’uso di aree o beni immobili inutilizzati. Si prevede uno stanziamento complessivo di 900 mila euro nel triennio 2021-2023 (per ciascuna annualità 100 mila euro per la parte corrente e 200 mila per la parte in conto capitale). Sono previsti l’istituzione di un apposito Albo regionale al quale le società cooperative in possesso dei requisiti si iscrivono per ottenere il riconoscimento di cooperativa di comunità e accedere agli interventi previsti dalla legge. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa