Forum PA: il Lazio presenta una ricerca sulla violenza contro le donne

Roma, il 15/05/2008 alle ore: 12:26
La presidente della Consulta Femminile regionale e Pari Opportunità del Lazio Donatina Persichetti è intervenuta al seminario “Violenza sulle donne: la situazione nel Lazio”, organizzato dalla Commissione Speciale Sicurezza del Consiglio Regionale del Lazio.
15/05/08 – La presidente della Consulta Femminile regionale e Pari Opportunità del Lazio Donatina Persichetti è intervenuta al seminario “Violenza sulle donne: la situazione nel Lazio”, organizzato dalla Commissione Speciale Sicurezza del Consiglio Regionale del Lazio presso il Forum PA di Roma, ponendo l’accento sull’importanza della formazione per diffondere una cultura contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne e ricordando la recente campagna di sensibilizzazione nelle scuole del Lazio promossa dalla Consulta Femminile. Altre indicazioni emerse nel corso del workshop riguardano l’estensione e il potenziamento della rete dei centri antiviolenza nelle province del Lazio e l’avvio della discussione di una legge regionale contro lo stalking.

Durante i lavori è stata presentata una ricerca sul fenomeno della violenza sulle donne nel Lazio, sponsorizzata dall’Assessore agli affari sociali della Regione Lazio, Anna Salome Coppotelli, e dalla Presidente della Commissione Sicurezza, Luisa Laurelli, dalla quale emerge come una delle maggiori difficoltà per le vittime è la presentazione delle denunce. Il pericolo infatti si annida in prevalenza tra le mura domestiche e tra gli affetti. Lazio ed Emilia Romagna hanno il primato del numero di violenze fisiche e sessuali sulle donne: il 38% delle donne laziali tra i sedici ed i settant'anni ha subito abusi negli ultimi tre anni e sono oltre 1.400 le donne che si sono rivolte alle strutture emiliane di sostegno.

“Ci siamo chiesti perché proprio queste due regioni sono al vertice di questa classifica negativa – ha detto la presidente della Commissione Sicurezza del Lazio, Luisa Laurelli (PD) – e siamo convinti che in queste regioni si denuncia di più”. “Un ruolo chiave è svolto dai centri antiviolenza: dovremo operare con politiche attive non solo a Roma e provincia – ha aggiunto – ma anche incrementando il numero dei centri antiviolenza nelle province di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina”.

Psicologi specializzati provenienti da questi centri –  come ha te­sti­moniato il Vice Questore Aggiunto Silvia Franzé, dirigente in una sezione della Mobile di Roma – assistono le vittime nelle sezioni della Polizia giudiziaria nella presentazione delle querele. Un’opera a tutela delle donne che sarebbe agevolata dalla previsione legislativa del reato di stalking, una forma di molestia reiterata che non sempre è inquadrabile in ipotesi sanzionate dal codice penale. A tal proposito è stata annunciata dalla Laurelli, una giornata di studio che si terrà a Roma il prossimo giugno, mentre è all’esame della Commissione Sicurezza una proposta di legge in materia a firma del consigliere Claudio Bucci (IDV).

Al convegno hanno partecipato fra gli altri le consigliere regionali Anna Evelina Pizzo (PRC) e An­tonietta Brancati (Repubblicani, Liberali e Riformatori), esponenti delle Forze del­l’Ordine ed esperti del settore.