Successo per la manifestazione Libere di essere - libere di scegliere #BringBackOurGirls

Il 23/06/2014 alle ore: 14:53
Persichetti: "Questa è solo una tappa della nostra azione", ribadendo l'impegno della Consulta e della Regione a proseguire nelle iniziative fino alla liberazione delle ragazze.
Un corteo multicolore al ritmo di slogan di esortazione alla liberazione delle ragazze rapite in Nigeria lo scorso 14 aprile ha percorso sabato scorso le vie del centro di Roma fino a Piazza Farnese.

All'iniziativa promossa dalla Consulta femminile regionale insieme all'Associazione Nigerian Community Rome-Lazio e all'Associazione Interculturale Griot, hanno partecipato, fra gli altri, la Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli, la consigliera regionale Marta Bonafoni in rappresentanza del Presidente Zingaretti e del Presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori, unitamente alle consigliere Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Silvana Denicolò, la consigliera Erica Battaglia, delegata dal Sindaco Marino per il Comune di Roma, l'assessore alle Pari opportunità Alessandra Cattoi e il consigliere comunale Gianluca Peciola e Cecilia D'Elia, consulente del Presidente Zingaretti alle Pari Opportunità.

Insieme a donne e uomini di diversa nazionalità hanno voluto riaccendere il disappunto sulla negazione dei diritti umani e sull'importanza di intervenire con tutte le forze per arrestare ogni forma di terrorismo e riconoscere il diritto a ciascuno di progredire.

L'iniziativa ha ricevuto centinaia di adesioni, tra enti, personalità, associazioni, semplici cittadini che hanno voluto manifestare la loro vicinanza per un evento che scuote le coscienze di ognuno. Con grande soddisfazione, è stata sottolineata la grande quantità di messaggi fatti pervenire. In primo luogo quello del Presidente della Repubblica il quale apprezzando e ringraziando dell'iniziativa, ha ribadito che segue con grande interesse gli sviluppi della vicenda d'intesa con il Governo italiano ed in particolare con il Ministro degli Affari esteri. Dello stesso Ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini, la quale ha informato sull'intensa attività diplomatica e politica che sta svolgendo il governo italiano d'intesa con la comunità internazionale (vedi allegato).

La Vice Presidente del Senato ha ribadito l'impegno del Governo e del Parlamento italiano a mettere in atto tutte le azioni per la liberazione delle studentesse rapite e ha ribadito la necessità di iniziative come questa per sollecitare la presa di coscienza comune.

L'ambasciatore Plenipotenziario della Nigeria Eric Tonye Aworabhi ha inaspettatamente raggiunto Piazza Farnese per ringraziare le organizzatrici a nome del Governo della Repubblica federale della Nigeria per la vicinanza dimostrata e ha espresso soddisfazione per il messaggio del Presidente della Repubblica e del Ministro degli Esteri e per l'impegno del Governo italiano. Ha ribadito che il Governo Nigeriano, in collaborazione con la comunità internazionale, sta facendo di tutto per addivenire alla liberazione delle studentesse e per restituirle ai loro cari, sottolineando come l'istruzione più volte enunciata durante gli interventi sia considerata anche nel suo Paese volano di libera crescita civile.

La presidente della Consulta femminile regionale, Donatina Persichetti, ha ricordato nel suo intervento che "l'iniziativa nasce dall'impellente sentimento di affermare i diritti umani, il valore delle differenze e la libertà di scelta come fondamenta di civiltà che non può avere e non deve avere confini. Questa è solo una tappa della nostra azione", ha concluso, ribadendo l'impegno della Consulta e della Regione a proseguire nelle iniziative fino alla liberazione delle ragazze.

La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Presidente della Camera, del Presidente del Senato e del Sindaco di Roma Capitale. Messaggi e adesioni sono venuti anche da parte del Ministro degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, dell'Ambasciata Libica, di parlamentari, consiglieri regionali e comunali, oltre alle tantissime associazioni femminili che sono state il cuore della manifestazione.

 
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