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Consiglio Lazio approva modifiche al sistema turistico

Passate al gruppo Fratelli d’Italia le consigliere Corrotti e De Vito
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Devid Porrello, riunito oggi in seduta ordinaria, ha approvato con 24 voti favorevoli, 5 contrari e 7 astenuti la proposta di legge regionale n. 274 dell’ 1 febbraio 2021, concernente: Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13 (organizzazione del sistema turistico laziale. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 "Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo" e successive modifiche) e successive modifiche.

All’inizio della seduta si è svolto il Question Time al quale hanno risposto gli assessori Alessio D’Amato alla Sanità e l’assessora Valentina Corrado al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, su interrogazioni esposte dai consiglieri Massimiliano Maselli (FdI), Fabio Capolei (FI), Orlando Tripodi (Lega), Chiara Colosimo (FdI) e Giuseppe Simeone (FI). Il vice presidente Porrello ha poi informato l’Aula circa il passaggio della consigliera leghista Laura Corrotti e della consigliera pentastellata Francesca De Vito al gruppo di Fratelli d’Italia.

La legge approvata oggi, composta di 46 articoli più uno, il 23 bis, aggiunto da un emendamento, è stata definita dall’assessora Valentina Corrado, che ne ha illustrato il contenuto all’Aula, “una riforma cruciale per il settore” orientata a favorire il rilancio del turismo nella regione. Otto gli articoli modificati prima dell’approvazione da appositi emendamenti. La maggior parte provenivano dalla stessa assessora Corrado, in alcuni casi anche dall’assessore Paolo Orneli e da Marta Leonori del Pd, come ad esempio quello all’articolo 43 che affida ai comuni la vigilanza sulle professioni turistiche. Due emendamenti dell’assessora all’articolo 12 riguardano il ruolo delle Pro Loco. Molti altri emendamenti rispondevano invece ad esigenze di coordinamento formale. L’articolo aggiuntivo istituisce una banca dati delle strutture ricettive.  

Visti i cambiamenti del contesto socioeconomico rispetto al momento della promulgazione della legge 13/2007 sul Turismo, inclusi gli effetti della pandemia negli ultimi due anni, è risultato necessario – così l’assessora Corrado all’Aula - adeguare il quadro normativo con queste modifiche che, oltre ad abrogare una serie di articoli, sopprimono l’Agenzia regionale del Turismo e istituiscono al suo posto una direzione regionale preposta al coordinamento e alla gestione delle attività amministrative e tecniche di competenza regionale in materia di turismo. La legge tiene inoltre conto della riforma delle province e del Codice del Terzo settore; è conferita a Roma Capitale l’attuazione di progetti specifici, gli uffici IAT sono sostituiti dai “servizi di informazione e accoglienza turistica”, vengono innovate le funzioni dell’Osservatorio del turismo. Un articolo introduce “una novità”: il codice identificativo degli alloggi e delle strutture ricettive al fine del contrasto all’abusivismo, sempre a tal fine sono inasprite le sanzioni amministrative che verranno irrogate dai comuni, le cui somme verranno introitate dai comuni stessi a fini turistici. Ai fini dei controlli, i corpi di polizia locale potranno stipulare convenzioni con i corpi di polizia provinciale. 

La legge pone l’attenzione, fra l’altro, allo sviluppo dei sistemi turistici regionali, allo sviluppo e consolidamento del brand e dell’immagine del sistema turistico regionale e alla formazione in materia turistica, al turismo giovanile per i disabili ma anche per gli anziani e a tutte le forme di turismo. 

La nuova normativa regionale consente ora di operare anche solo su internet: le agenzie di viaggi e turismo, sono tali anche se esercitano esclusivamente sul web, e se hanno una sede, potranno fornire servizi complementari. Queste imprese e le rispettive filiali sono iscritte in apposito elenco istituito presso il comune competente per territorio, che provvede alla sua tenuta ed aggiornamento, nonché è prescritto l’elenco dei direttori tecnici.

È istituito, presso la struttura regionale competente in materia di turismo, anche l’elenco delle associazioni e degli altri enti senza scopo di lucro il cui statuto o atto costitutivo prevede come finalità l’organizzazione di viaggi per i propri associati che operano in modo continuativo nel settore del turismo giovanile e per finalità ricreative, culturali, religiose, assistenziali o sociali. 

Per Gaia Pernarella (M5S), presidente Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo, “non è un risultato da poco portare in questa legislatura un testo sul turismo, settore che è stato sicuramente il più colpito dalla pandemia. Un lavoro che è durato mesi e di vero ascolto”.

“Non possiamo pensare che questo intervento sia sufficiente”, ha detto Fabrizio Ghera presidente del gruppo consiliare Fratelli d’Italia, pensando anche all’aumento dei costi del gas e alla situazione in Ucraina con la relativa mancanza di turisti dalla Russia.

“Parliamo di un settore importante che da solo muove il 12 per cento del Pil della regione, con oltre 350mila addetti e circa 72mila aziende”, ha ricordato Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia, secondo il quale doveva essere un settore “destinatario di misure straordinarie per il rilancio” e per il quale si doveva “optare per una legge organica di riordino”. 

Per Orlando Tripodi, capogruppo della Lega, “il turismo nel Lazio dovrebbe essere considerata l’industria principale della regione, dovremmo portare questo Pil almeno al 20/25 per cento. Quello che è mancato da parte della Regione Lazio è tanto coraggio, non ha dato l’opportunità di fare imprenditoria turistica”, ha sostenuto Tripodi pensando alle semplificazioni. Un passaggio come Simeone anche sul problema dell’erosione costiera che mette in pericolo le attività balneari.

Ancora per la Lega, Pasquale Ciacciarelli ha parlato, a proposito degli emendamenti dell’assessore, di un testo “stravolto” rispetto a quello uscito dalla commissione. Il turismo nel Lazio è cambiato profondamente, ha proseguito il consigliere, per il quale la centralità del turismo passa attraverso una adeguata dotazione finanziaria.

Anche Marta Leonori del Partito democratico ha sottolineato l’importanza del settore, che vale il 12 per cento del Pil regionale; per questo il corposo “tagliando”, come lo ha definito, alla legge 13 andava fatto, a suo avviso. Ma i risultati del lavoro fatto già si sono iniziati a vedere nella recente Pasqua, con l’afflusso di molti turisti ai siti più significativi.

L’assessora Corrado ha ricordato nella sua replica come gli interventi a favore del settore siano ammontati nei due anni di pandemia a 40 milioni di euro. Ci si è concentrati, ha detto ancora Corrado, a rivedere un impianto di legge già esistente in senso innovativo. Alcuni degli emendamenti prodotti nel frattempo adeguano il testo a innovazioni che sono sopravvenute e i fondi della programmazione europea e quelli del Pnrr daranno sostanza agli interventi, ha concluso.

Roma, 20/04/2022


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