Consulta Femminile: "Stefania solo ennesima vittima: unire tutte le forze per arrestare la strage delle donne"

Gli studi, il volontariato, la politica e l'amore: erano comuni a tante altre ragazze della sua età le passioni di Stefania Noce, la ventiquattrenne siciliana che due giorni fa ha perso la vita sotto i colpi inferti da quello che fino a poco tempo prima era l'uomo cui aveva consegnato il proprio cuore.
Ma Stefania è solo l'ultima e l'ennesima vittima di una strage maledetta portata avanti in nome di un sentimento malato che impazzisce, per un rifiuto o per gelosia, e si trasforma in furia assassina.
Arrestare questa carneficina è compito delle istituzioni e dell'intera collettività che non possono rimanere inermi testimoni mentre le donne pagano con la vita il prezzo di un amore sbagliato.
La Consulta Femminile per le Pari Opportunità del Lazio, che attraverso il suo impegno quotidiano e la promozione di iniziative come il bando "Mai più violenza: esci dal silenzio" dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie lavora quotidianamente per contrastare la brutalità di cui le donne sono vittime privilegiate, condanna fermamente questo ennesimo episodio di sangue e lancia un appello a istituzioni, associazioni e cittadini affinché si adoperino per debellare il becero stereotipo culturale che sottende il manifestarsi di episodi retaggio di un maschilismo primitivo, possessivo e odioso.
"Dobbiamo unire tutte le nostre forze - ha dichiarato la Presidente della Consulta, Donatina Persichetti - per liberare definitivamente le donne e con esse l'intera società dal ricatto e dalla minaccia che tale deviato stereotipo continua, purtroppo, a rappresentare per tutte e tutti noi".