Legge elettorale. Persichetti: "Necessarie più donne nelle Istituzioni"

La Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità del Lazio, promuoverà azioni incisive per modificare l'attuale proposta di legge elettorale regionale, a tutela della pari presenza di genere.
La Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità del Lazio, promuoverà azioni incisive per modificare l'attuale proposta di legge elettorale regionale, a tutela della pari presenza di genere.

Nel commentare la sentenza del Tar Puglia, che ha accolto il ricorso presentato dal Comitato cittadino 'Taranto futura' finalizzato a garantire la presenza di entrambe i generi, la presidente della Consulta Femminile della Regione Lazio, Donatina Persichetti, evidenzia: "La mancata rappresentanza femminile nelle istituzioni produce un deficit in democrazia con effetti negativi per lo sviluppo economico e culturale del Paese" e ricorda che lei stessa, unitamente all'assessore alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi ed alla Consigliera di parità regionale Alida Castelli, ha presentato analogo ricorso contro il Comune di San Giorgio in Liri al fine di rimediare alla totale assenza di presenze femminili nella giunta comunale.
"Tale presenza, prevista anche dallo statuto approvato dal Comune, va inoltre assicurata secondo quanto dispone la legge 125/91. Pertanto - conclude la presidente - auspichiamo che anche il TAR Lazio accolga tale ricorso per garantire il dettato costituzionale previsto dall'articolo 51 della Costituzione, il rispetto della legge 125/91 e della normativa statutaria dello stesso Comune".
La Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità del Lazio, ritiene che la battaglia per le pari rappresentanze di genere, nelle istituzioni, rappresenti un processo di acquisizione dei diritti alla base di ogni civiltà dinamica e democratica.
Saranno così promosse azioni tese a modificare l'attuale proposta di legge elettorale regionale, oggi all'esame della Commissione consiliare Affari Costituzionali e Statutari, per garantire, non solo una pari presenza di uomini e donne nelle liste elettorali, ma determinare nella futura legge "meccanismi" che rendano concretamente eleggibili le donne.
La Consulta è impegnata ad evidenziare, in un prossimo confronto tra le donne elette ai diversi livelli e le istituzioni, il forte deficit della rappresentanza femminile in Italia. Paese ancora tra gli ultimi, anche nei confronti di alcuni Paesi sud africani.


Gaetano Orticelli
Addetto Stampa Consiglio regionale del Lazio