Servizi educativi prima infanzia: ok allo schema di delibera

Tra le novità introdotte: sconti sulla retta per i figli successivi al primo, iscritti allo stesso nido, riduzione della plastica e impiego di prodotti a km zero.
Educazione sessuale e patti educativi, secondo ciclo di audizioni 12/10/2021 - La commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, riunita stamane in modalità telematica, ha dato il via libera allo schema di deliberazione di Giunta n. 183, concernente "Approvazione del Programma regionale dei servizi educativi per la prima infanzia per il triennio 2021-2023, ai sensi dell’art. 49 della legge regionale 5 agosto 2020, n. 7 (Disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione per l'infanzia)".
Alla seduta odierna  ha partecipato anche l’assessore di riferimento, la votazione dello schema ha recepito alcune osservazioni presentate dalla presidente di commissione e dall’assessora. Tra le osservazioni approvate c’è da segnalare quella che permetterà l’ampliamento della platea  cui è destinato l’intervento legislativo, che, infatti, coinvolgerà anche gli enti dipendenti e strumentali della Regione, delle società e degli altri enti privati a partecipazione regionale. Il nuovo sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia ha introdotto il sostegno alle famiglie che non usufruiscono dei servizi educativi a offerta pubblica, con particolare attenzione alle bambine e ai bambini in condizioni di disabilità.
Sui criteri per la definizione da parte dei comuni delle tariffe dei servizi socioeducativi a offerta pubblica, viene stabilito che per i figli successivi al primo, iscritti al nido, i regolamenti comunali e delle Asp possono prevedere una riduzione delle rette. Infine, sono state introdotte  le linee di indirizzo per le clausole dei bandi relativi alla refezione nei servizi educativi affinché siano utilizzati materiali ecologici, la riduzione dell’uso della plastica e l’impiego di prodotti a kilometro zero. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio