Rifiuti, audizione in seconda commissione sulle discariche abusive nel Lazio

Relazione del gen. Giuseppe Vadalà, commissario straordinario del Governo.
Una discarica di rifiuti. 30/10/2018 - La commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, presieduta da Alessandro Capriccioli (+ Europa Radicali), ha incontrato oggi il commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale.

L’oggetto dell’audizione con il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà ha riguardato le discariche abusive ubicate nel Lazio soggette alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 2 dicembre 2014 e riportate nella delibera del Consiglio dei ministri del 24 marzo 2017, con la quale è stato appunto nominato il commissario straordinario. Con quella sentenza, la Corte aveva condannato l’Italia a pagare una somma forfettaria di 40 milioni di euro, più le penalità da versare ogni sei mesi, a partire dalla data della sentenza, in relazione al numero delle discariche sanzionate nei periodi di riferimento. A fine 2017, l’Italia aveva pagato sei penalità per un importo superiore ai 150 milioni di euro, importo decrescente perché il numero delle discariche individuate è sceso nel frattempo dalle 200 iniziali alle 68 censite al 31 dicembre 2017.

Al momento della sentenza, delle 200 discariche abusive contestate all’Italia, 21 si trovavano nel Lazio. Oggi ne sono rimaste cinque ancora in infrazione dopo il pagamento della sesta penalità semestrale (dicembre 2017). Si tratta dei seguenti siti: Ara San Baccano a Oriolo Romano (VT); Piana Perina a Riano (Roma); Casette Caponi e Carpineto a Trevi nel Lazio (FR); Camponi a Villa Latina (FR). Nella relazione che il generale Vadalà ha lasciato agli atti della commissione, si legge che è stato bonificato di recente anche il sito di Oriolo Romano, “per il quale si sta procedendo con la conclusione del capping sul corpo dei rifiuti e l’estensione della recinzione al fine di soddisfare i requisiti richiesti” dall’Unione europea. Per gli altri quattro siti, gli estensori della relazione prevedono 12 mesi per “portare in espunzione” le discariche di Villa Latina e Riano, 18 mesi per “concludere le lavorazioni” per le due discariche di Trevi nel Lazio.

Nel frattempo, il commissario straordinario si sta occupando anche di eventuali interessi criminali sia nella fase dell’aggiudicazione dei lavori di bonifica, sia in quella di esecuzione, “constatando, in alcuni casi – si legge nella relazione – la presenza di soggetti fisici e societari aderenti e/o collegati a gruppi della criminalità organizzata. Tale circostanza denota che l’interesse nel settore dei rifiuti è attivo anche in questa regione nello specifico campo delle bonifiche ambientali, con particolare riferimento alla provincia di Frosinone che, da decenni, subisce l’ingerenza di gruppi camorristi della confinante regione Campania, la cui stanzialità e dinamicità è stata già concretamente accertata sia dal punto di vista investigativo sia processuale”.

Presenti all’audizione, oltre al presidente Capriccioli, le consigliere regionali Silvia Blasi (M5s), Marietta Tidei (Pd) e Sara Battisti (Pd). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio