Via libera in commissione Bilancio a modifiche norme del settore turistico

La proposta di legge torna ora in quinta commissione per il voto finale e il passaggio all’Aula. Votato emendamento che stanzia 7,134 milioni di euro per il triennio 2022-2024.
la via Francigena (foto di Luca Casartelli) 12/04/2022 - La commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, oggi ha espresso parere favorevole “in secondaria” – ai sensi dell’articolo 59 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale – alla proposta di legge regionale n. 274 del 1° febbraio 2021 (“Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13 ‘Organizzazione del sistema turistico laziale. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 e successive modifiche’”), subordinatamente all’accoglimento di tre emendamenti proposti dall’assessore al Bilancio. Il provvedimento ora torna in quinta commissione (Cultura, spettacolo, sport e turismo) per l’esame delle tre proposte emendative, l’approvazione definitiva del testo e il conseguente passaggio all’esame dell’Aula consiliare.

La proposta di legge (45 articoli) intende razionalizzare e aggiornare le funzioni in materia di turismo degli enti territoriali nonché completare il percorso di adeguamento normativo della governance regionale alla cosiddetta Legge Delrio, iniziato con alcune disposizioni contenute nella legge di stabilità regionale del 2016. Le modifiche proposte, infatti, scaturiscono da esigenze generalizzate di semplificazione amministrativa e di adeguamento all’evoluzione del settore turistico, ma anche da una valutazione dell’effettivo stato di attuazione della vigente normativa, con disposizioni di fatto superate. È prevista anche la soppressione dell’Agenzia regionale del Turismo, sostituita da un’apposita Direzione regionale preposta al coordinamento e alla gestione delle attività amministrative e tecniche di competenza regionale in materia di turismo.

Per quel che riguarda gli interventi modificativi previsti sulla L.r. 13/2007, sono da segnalare le funzioni attribuite alla Regione, da realizzarsi attraverso l’adozione di un piano turistico triennale (articolo 14); la promozione della costituzione degli ambiti turistici di destinazione (articolo 9); le associazioni proloco (articolo 12); l’Osservatorio regionale del turismo (articolo 16); lo sviluppo ed il consolidamento del brand e dell’immagine del sistema turistico regionale (articolo 38) e lo sviluppo della formazione in materia turistica (articolo 39).
Da segnalare anche quelle norme che, come detto, sono finalizzate al completamento del percorso tracciato dalla Legge Delrio e, in prima attuazione nel Lazio, dalle disposizioni di cui all’articolo 7 della legge di stabilità regionale 2016, che avevano attribuito alla Regione l’esercizio delle funzioni non fondamentali in materia di turismo già esercitate dalla Città metropolitana di Roma Capitale e dalle Province, nelle more dell’approvazione della disciplina relativa al conferimento di ulteriori funzioni e compiti amministrativi in capo agli enti predetti. E proprio in questa direzione vanno alcune novità: l’attribuzione delle funzioni a Roma Capitale ed ai Comuni; le attività di vigilanza e controllo attribuite ai Comuni ed alla gestione delle sanzioni amministrative; le modifiche concernenti le attività amministrative attribuite sempre ai Comuni in relazione alle agenzie di viaggio e agli stabilimenti balneari.

Delle tre proposte emendative dell’assessorato al Bilancio, una riguarda le disposizioni finanziarie (articolo 44) e prevedono uno stanziamento per il triennio 2022-2024 di 7,134 milioni di euro, così ripartiti: 5,034 milioni per il 2022 (di cui 4,534 in parte corrente e 500mila in conto capitale); 2 milioni di euro per il 2023 (di cui 1,95 in parte corrente e 50 mila euro in conto capitale); 100 mila euro in parte corrente per il 2024.
Gli altri due emendamenti approvati in commissione Bilancio riguardano la possibilità di provvedere con successiva legge regionale alla costituzione di una fondazione di partecipazione denominata DMO (Destination Management Organization) per le attività connesse all’organizzazione turistica regionale, al posto della già prevista società e l’inserimento all’interno della L.r 13/2007 della clausola di valutazione degli effetti finanziari. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio