Focus sull'Ares 118 in commissione Trasparenza e pubblicità

Audizione con la direttrice Corradi sull’affidamento ad enti terzi del servizio di emergenza e urgenza sul territorio della Regione e sulla procedura di concorso per l’internalizzazione degli autisti delle ambulanze.
Un'ambulanza (foto wikipedia). 11/02/2022 - La commissione Trasparenza e pubblicità, presieduta da Chiara Colosimo (FdI), ha svolto oggi un’audizione richiesta dalla consigliera Francesca De Vito (gruppo Misto) sul tema “Affidamento ad enti terzi del servizio di emergenza e urgenza sul territorio della Regione Lazio. Procedura di concorso effettuata per l’internalizzazione degli autisti delle ambulanze Ares 118”. Sono intervenuti: Maria Paola Corradi, direttore generale Ares 118; Vinicio Amici e Alessio Elcani, rispettivamente, Segretario regionale e Segretario provinciale della Confail (Confederazione Autonoma Italiana Lavoratori Lazio); Egidio Schiavetti, Capo segreteria dell’Assessore alla Sanità. Hanno partecipato all’audizione, oltre a Colosimo e De Vito, i consiglieri: Orlando Tripodi (Lega), Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Fabio Capolei (FI) e Fabrizio Ghera (FdI).

L’audizione è stata aperta dalla consigliera De Vito, la quale ha spiegato che la richiesta di chiarimenti riguarda l’internalizzazione, il problema dei servizi delle esternalizzazioni e i loro costi. “E’ di questi giorni la gravità della situazione dei blocchi delle ambulanze – ha detto De Vito – che non nascono con il Covid ma si tratta di un problema di anni, legato alla non corretta valutazione di quelle che sono le reali esigenze del territorio. Partendo da questo, ho approfondito il discorso delle esternalizzazioni e il costo delle postazioni delle ambulanze e delle auto mediche che questa Regione deve affrontare”. A tal proposito, De Vito ha fatto notare che l’affidamento del servizio principale è stato effettuato nel 2015 con scadenza nel 2018 e da allora si sono succedute una serie di proroghe.

“Noi partiamo dai 9 milioni del lotto uno nel 2015 – ha spiegato De Vito – per arrivare ai 17 milioni nell'anno in corso, con un incremento, solo per un lotto, di oltre 7 milioni l'anno, mentre per il lotto due partiamo da un contratto nel 2015 di 11 milioni l'anno per arrivare a 13,4 milioni nell’anno in corso, con un incremento di oltre due milioni l'anno. Non mi risulta ci siano state procedure di gara dopo quella del 2015”. Inoltre, la consigliera del gruppo Misto ha citato altri affidamenti per svariati milioni di euro, compresi quelli resi necessari dall’emergenza da Covid-19, e una procedura di “gara ponte” che sarebbe andata deserta per l’importo base richiesto molto basso. Per De Vito, la situazione è aggravata dal blocco delle autoambulanze nei pronto soccorso. La consigliera ha quindi chiesto alla direttrice dell’Ares quanto si spende per i servizi esternalizzati per l’emergenza. La seconda questione posta da De Vito riguarda la richiesta di “comprendere con quale criterio vengono mandate le ambulanze sul territorio, perché la dislocazione delle ambulanze dovrebbe consentire di ottimizzare al meglio i tempi di percorrenza, ma questo non mi risulta. Esiste una procedura, un sistema che consente di geolocalizzare i mezzi?”.

Alle domande poste da De Vito, si è aggiunta anche la richiesta di chiarimento di Orlando Tripodi in merito alla sospensione da parte del Tar del Lazio dell’ultimo concorso per internalizzare gli autisti delle ambulanze private. Questione che è stata affrontata anche dai rappresentanti sindacali della Confail. Alessio Elcani ha parlato di circa 1000 dipendenti che “rischiano di andare a casa dopo 10-15 anni di servizio per i cittadini”. Vinicio Amici ha detto di aver sottoposto più volte la questione ma di non aver mai ricevuto risposte. I rappresentanti sindacali hanno anche ribadito le criticità legate al blocco delle ambulanze nei pronto soccorso.

Nella sua lunga replica, la direttrice dell’Ares 118, Maria Paola Corradi, ha innanzitutto chiarito che il concorso per gli autisti è stato espletato nel rispetto di tutte le norme vigenti, comprese quelle relative ai requisiti di accesso, valorizzando sia gli anni di servizio prestati sia i titoli di formazione posseduti dai concorrenti. “Le prove selettive sono risultate perfettamente congrue per la valutazione dei candidati – ha spiegato Corradi – e tutti sono rientrati nella graduatoria. Alla fine, abbiamo avuto 572 unità a cui si aggiungono 21 militari, quindi 593 in totale, e al momento abbiamo scorso la graduatoria fino al 392esimo posto, più i 21 militari che sono stati assunti subito. Restano 180 idonei, a fronte di una previsione di assunzione per il 2022 di circa 247 unità per coprire il nostro fabbisogno. Per colmare questo gap apriremo un’altra procedura selettiva nella seconda metà di quest’anno”. Con riferimento ai ricorsi, Corradi ha precisato che non c’è stato nessuna sospensiva del Tar e che i ricorsi che sono stati presentati riguardano solo la contestazione dei criteri di esclusione per ciascun singolo concorrente. “Al momento quindi – ha concluso la direttrice – il concorso è inoppugnabilmente valido e non c’è stato alcun ricorso che riguardasse il bando o le delibere di chiarificazione dei criteri utilizzati nello stesso”.

Sull’internalizzazione del servizio di trasporto dell’Ares 118, Egidio Schiavetti ha ribadito la volontà dell’assessorato alla Sanità “che questa attività sia tutta a gestione diretta, non solo per gli autisti ma anche per gli infermieri dedicati alle ambulanze. Le indicazioni che ha dato l’assessore D’Amato sono di internalizzare il servizio”, ha precisato Schiavetti.

Con riferimento al primo quesito posto dalla consigliera De Vito, relativo ai costi dell’esternalizzazione dei servizi, la direttrice Corradi ha confermato che ci sono stati dei ritardi rispetto alla programmazione iniziale, anche a causa della pandemia, e ha anche confermato l’intendimento di portare a compimento l’internalizzazione del servizio il più celermente possibile. “Allo stato attuale – ha spiegato Corradi – sono state internalizzate il 90 per cento delle postazioni riferite al lotto uno, che sarà totalmente internalizzato presumibilmente entro la metà di marzo. Questo comporterà una grande riduzione delle spese nel relativo capitolo di bilancio e un incremento del costo del personale, perché le due cose sono correlate. Avremo grossi vantaggi, perché a parità di spesa potremo contare su una gestione diretta da parte di Ares”. Sui costi dei servizi esternalizzati, Corradi ha comunicato alla consigliera De Vito che i costi ammontano a circa 38,544 milioni di euro per il 2021, comprensivo delle spese per il Covid.

La presidente Colosimo ha rivolto alla direttrice Corradi un ringraziamento a tutto il personale dell’Ares “che – ha detto – soprattutto durante questa pandemia ha fatto straordinari non cumulabili con nessuno stipendio”. Colosimo ha anche auspicato interventi per potenziare i servizi sanitari e, in tal senso, ha apprezzato il ricorso anche al personale specializzato straniero. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio