Legge sulle botteghe storiche, oggi audizione con le associazioni di categoria

Secondo l'assessore Orneli le botteghe storiche "sono un presidio sociale, culturale e identitario delle nostre città”.
11/02/2021 -

In una lunga e corposa audizione, in commissione Attività produttive, presieduta da Marietta Tidei, si è tornati a parlare della proposta di legge n.267 che prevede la “Disciplina per la tutela e la valorizzazione delle botteghe storiche”, prima firmataria Marta Leodori.  

La presidente in apertura dei lavori ha lasciato la parola alla consigliera Marta Leonori che ne ha illustratati i punti salienti. “Questo percorso – ha dichiarato Marta Leonori - nasce e si intreccia anche con il lavoro che abbiamo svolto lo scorso anno con il Testo Unico del commercio e che riguarda anche aspetti relativi alla vivibilità delle nostre città. Questa legge arriva, a mio avviso -  ha continuato la consigliera - in un momento cruciale, perché abbiamo visto come le vie delle nostre città si stiano svuotando. Questa legge dà una regolamentazione ai comuni, non solo a Roma, la legge si propone di mettere in campo provvedimenti di sostegno alle imprese storiche, a sostenere i comuni per le agevolazioni fiscali per gli affitti dei locali”.  

Nel corso dell’audizione sono stati molti gli interventi di plauso ma anche di osservazioni.   

L’’assessore allo Sviluppo Economico di Roma Capitale, Andrea Coia, ha parlato del lavoro affine a quello della Regione, messo in atto dal Comune di Roma, ha quindi espresso la  volontà di porre l'attenzione su queste attività che sono di pregio sia nella manifattura dei prodotti, anche perché costituiscono appunto una parte della tradizione storica della città.  

Per CNA è intervenuto Valerio Galeotti che ha ribadito il valore sociale delle botteghe storiche, capaci di mantenere vive le strade. Ha inoltre ricordato che “non c'è solo Roma, ma ci sono tanti altri piccoli comuni che in questa fase storica hanno una grande un grande bisogno di mantenersi in vita”.  Ha poi aggiunto, inoltre, che l'altro elemento importante saranno la formazione agli antichi mestieri che rischiamo di perdere. 

 Sono intervenuti Antonio Fainella di Confartigianato e Romolo Guasco di Confcommercio , il primo si è soffermato sull’importanza dell’artigianato, il secondo sull’inserimento delle botteghe storiche su piattaforme come eBay e l'importanza di sostenere questo tipo di vendite online.   

Confesercenti Daniele Brocchi, pur apprezzando l’impianto della legge ha parlato nel merito della definizione dell'anzianità e quindi di storicità di una bottega, se bastano 50 o 70 anni di attività per definirne l’ambito. Ha poi parlato di formazione e turismo, strettamente collegati alle botteghe storiche.   

Molte le osservazioni sollevate dal Segretario dell' Associazione ASCI-CONFIMPRESEITALIA Luca Polucci, soprattutto in merito ai centri storici delle città, cui insistono attività commerciali di lunga tradizione, anch'esse meritevoli di attenzione secondo Paolucci. . Alessio Russo di Confimprese Italia si è soffermato sui finanziamenti e a suo parere il poco chiaro perimetro d’intervento della legge.  Per Unindustria ha palrato Marco Galluzzo, che ha ribadito l’importanza di questa legge ma ha anche espresso perplessità per la parte che delega ai comuni questioni tecniche, e propone incentivi per il marketing territoriale. Giulio Anticoli dell’ associazione botteghe storiche, ha riportato la sua esperienza e le battaglie combattute in 12 anni di attività, ha parlato di un censimento delle botteghe storiche mai fatti.  spunti di riflessione soprattutto sulle definizioni di botteghe storiche, e ne suggerisce solo due con macro settori, ovvero le imprese commerciali storiche e le imprese artigiane storiche. Sono intervenuti per Aiac Filippo macro, Apre sindacato Alfieri Tredicine, Mario Tredicine  e Corcos per l’associazione botteghe romane, 

Infine è intervenuto l'assessore alle Attività produttive, Paolo Orneli che nel suo intervento ha dichiarato:” non solo per la Regione Lazio, ma per qualsiasi governo che abbia la missione di costruire più economia del nostro paese è chiamato a tutelare questo settore, e non solo per  l'economia.  Abbiamo alle nostre spalle anni di crisi in cui ci siamo confrontati con riduzione di attività con chiusure con una crisi che figlia anche della crisi dei consumi della produttività ferma,  la pandemia accelerato questa crisi il mondo dopo la pandemia non sarà più lo stesso e mai come oggi noi possiamo affermare con assoluta certezza che bisogna ripartire dal commercio dell'artigianato di sentirsi di vicinato perché questi non sono solo un pezzo fondamentale del nostro pil ma sono un presidio sociale culturale identitario delle nostre città”.  

Al termine dell’incontro sono intervenuti i consiglieri Massimiliano Maselli (FDI), Roberta Lombardi (M5S), Francesca De Vito (M5S).   

  

 

 

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio