Policlinico, il nuovo direttore generale ascoltato in audizione in commissione

Fabrizio D'Alba ha risposto oggi ai consiglieri sui temi caldi riguardanti la struttura ospedaliera universitaria. Presenti anche i sindacati.
Il Policlinico Umberto I. 04/02/2021 - La ripartenza delle ordinarie attività di cura una volta superata l’emergenza Covid e specialmente le problematiche di personale che affliggono il reparto di oncologia del Policlinico Umberto I nonché la ripresa delle normali relazioni sindacali sono stati i temi principali all'ordine del giorno di un'audizione della VII Commissione - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone, in cui è stato ascoltato tra gli altri il nuovo direttore generale della struttura ospedaliera universitaria, Fabrizio D’Alba.

Primo a prendere la parola, Antonio Aurigemma di Fratelli d’Italia,  richiedente l’audizione, ha ringraziato Fabrizio D'Alba  per la prima audizione cui partecipa nella nuova veste, auspicando che la nomina permetta di confrontarsi più agevolmente sulle problematiche della struttura universitaria ospedaliera. Su tutti spiccano, a parere del consigliere, i problemi di organico, che sono stati acuiti dal sopraggiungere della pandemia e che riguardano in particolare il settore oncologico. La comprensione della tempistica dell’incremento di personale è quindi il motivo di questa audizione, ha concluso Aurigemma.

Il segretario del sindacato Cimo, Vincenzo Bianco, ha segnalato anzitutto al nuovo direttore la mancanza dell’organismo paritetico previsto dal contratto. Sull’oncologia, tema sollevato in particolare da Aurigemma, Bianco ha detto che si è fatto il possibile e anche di più per assistere i pazienti in questo periodo difficile, ma ha confermato che da un anno il lavoro viene affrontato con un organico in carenza. Bisogna attivarsi subito quindi per affrontare questi problemi, ha concluso Bianco. Per la Cgil, Francesco Frabetti ha denunciato la mancanza totale di relazioni sindacali al Policlinico da oltre due anni: una serie di questioni sono quindi insolute e vanno affrontate quanto prima con la nuova direzione. Giovanni Fusco per la Cisl ha confermato quanto detto dal suo collega, sottolineando la peculiarità della doppia natura della struttura, ospedaliera ma anche universitaria.

Il direttore D’Alba ha detto che l’azienda aveva aderito a un concorso del 2018 per rafforzare l’organico di oncologia, ma questo ha avuto qualche complicazione; comunque due assunti sono in fase di presa di servizio, mentre per un terzo c’è un problema di contenzioso su cui si sta lavorando. Per quanto riguarda la sospensione della preparazione farmaci aziendale, altro problema segnalato da Aurigemma, D’Alba ha confermato che è stata sospesa ma che presto sarà riattivata con l’appoggio della Asl Roma 2. Anche sulle problematiche della contrattazione sindacale il direttore ha annunciato che si attiverà immediatamente. Quello del fabbisogno di personale è un tema complessivo, comunque, ha precisato il direttore, che non può essere affrontato per compartimenti stagni. Ancora sui pazienti oncologici, esiste ormai un documento della conferenza Stato regioni che definisce un protocollo cui la regione Lazio ha aderito, ha precisato D’Alba.

Tra i consiglieri, Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle si è detto grato ad Aurigemma per aver sollevato in particolare il tema dei pazienti oncologici, ma ha chiesto chiarimenti anche sulla riduzione dei posti in reumatologia  e sul reparto malattie rare, che è in fase di riorganizzazione. Quanto al malato oncologico, esso necessita anche di sostegno economico, ha detto il consigliere. Giancarlo Righini di Fratelli d’Italia ha salutato con soddisfazione la nomina che dovrebbe favorire una migliore interlocuzione rispetto al passato, ma ha aggiunto all’elenco delle segnalazioni anche la situazione di cardiologia; inoltre, a suo avviso le strutture ospedaliere universitarie andavano escluse dalla destinazione a ospedali Covid. Per il medesimo gruppo consiliare, Chiara Colosimo ha segnalato le rimostranze di alcune sigle sindacali per non essere stati invitate e ha chiesto delucidazioni anche sul reparto di oncologia pediatrica. Paolo Ciani di Demos ha ricordato che questa audizione cade molto a proposito, nella giornata dedicata al paziente oncologico; ma anche il reparto infermieristico era una eccellenza che si deve riattivare, a suo avviso.

Sul tema dei sindacati non invitati, Simeone ha risposto che non mancheranno occasioni per ascoltarli; sugli altri temi posti, D’Alba ha ammesso che a regime il reparto infermieristico dovrà essere riattivato, poi ha detto che a emergenza Covid finita, non si potrà comunque tornare sic et simpliciter alla situazione pre Covid. Oncologia pediatrica sarà riaperto ma con tempi non certi al momento; i problemi vanno affrontati uno alla volta, ma senza perdere la visione d’insieme, ha ribadito D’Alba in conclusione della sua replica.

Per l’ assessorato alla Sanità, Egidio Schiavetti ha detto che la scelta del direttore è stata fatta sulla base dei risultati ottenuti in altre strutture e ciò è confemato dal fatto che egli si sia  già posto al lavoro. Ha insistito sui tempi infine Aurigemma, ribadendo che per un paziente oncologico il fattore tempo nel ricevere le cure è decisivo. Soddisfatto il presidente Simeone, che ha tuttavia voluto ricordare da parte sua al direttore anche  di una dotazione di fondi destinati al Policlinico, su cui vorrebbe avere notizie quanto prima. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio