Centro Argos di Nettuno, presto la ripresa dei servizi all'utenza dopo l'audizione di oggi

Questo è scaturito dall'audizione di oggi, in cui si è avuto un chiarimento tra Regione e Asl Roma 6 sui problemi di budget.
Disabilità. 26/01/2021 - In VII Commissione - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta oggi dal vicepresidente Paolo Ciani, si è tenuta oggi una audizione sulla situazione del Centro Argos di Nettuno, struttura di riabilitazione per bambini e ragazzi accreditata dalla regione Lazio che attualmente non eroga il servizio per 28 utenti affetti da disturbi dello sviluppo neuromotorio, sensoriale, cognitivo e dell’apprendimento. Alla luce dei chiarimenti emersi nel confronto di oggi tra la Asl Roma 6 e la regione Lazio, è stata annunciata la ripresa delle attività del centro.

Primo ad intervenire, Roberto Corsi, direttore sanitario Asl Rm 6, fatta una premessa sulla disomogeneità esistente nell’erogazione dei servizi nell’ambito dell’azienda tra i sei distretti in essa ricompresi, ha detto che per quanto riguarda il centro Argos il primo decreto di autorizzazione e accreditamento del 2017 era per 60 posti, ma ad oggi ci sono 120 accessi più 60 domiciliari (decreto di accreditamento del febbraio 2020). Pertanto, ha continuato Corsi, il 23 ottobre scorso si è chiesto di poter ripartire il budget spalmandolo in base alle esigenze attuali, cioè all’ultimo decreto di accreditamento; ma a questa nota non è stata data ad oggi risposta dalla Regione. Per quanto riguarda invece l’anno in corso, si chiede di poter ottenere il budget in anticipo e un incremento dello stesso per l’azienda, al fine di potenziare l’offerta senza andare a incidere sugli altri servizi all’utenza.

Per l’assessorato alla sanità regionale, Egidio Schiavetti ha detto che la Rm6, così come le altre aziende, ha già avuto un aumento del budget di 530 mila euro per il 2020, nonostante la situazione determinata dalla pandemia, e quindi il centro Argos, come unico centro accreditato del territorio, ne avrebbe  dovuto già beneficiare per la sua parte. Da parte della direzione si è aggiunto inoltre che per il 2021 un anticipo alle aziende è già stato corrisposto. In ogni caso, la regione risponderà con una nuova nota alla Asl, chiarendo che i dati sull’accreditamento presi in considerazione sono quelli più recenti, ha concluso Schiavetti.

Tra i consiglieri, Antonio Aurigemma si è chiesto, alla luce della risposta fornita dalla regione, se non si tratti più che altro di un problema di comunicazione; il servizio comunque va immediatamente riattivato, a beneficio dei 28 ragazzi e delle rispettive famiglie, ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia, che ha richiesto una documentazione completa sulle strutture di questo tipo. Valentina Corrado ha detto anche lei di vedere il problema soprattutto nel fatto che a una precisa domanda non sia stata fornita risposta, ma oggi la risposta è stata data e quindi bisogna risolvere il problema. La disomogeneità segnalata preoccupa però anche la consigliera del Movimento 5 stelle. Per Chiara Colosimo, anche lei di Fratelli d’Italia, è necessario che la Asl ripartisca in modo più adeguato le risorse che sono state incrementate, rispetto alle reali necessità delle strutture sul territorio. Rodolfo Lena del Partito democratico ha detto che il problema degli accreditamenti è annoso, ma comunque la ripartizione deve essere omogenea sul territorio per non penalizzare le famiglie di determinate aree. Per Michela Di Biase del Pd, stanti le risposte fornite oggi dalla Regione, non è chiaro per quale motivo la situazione di stallo permanga. Il presidente Giuseppe Simeone ha esortato a rassicurare l’utenza sul fatto che il servizio verrà ripristinato in tempi rapidi.

Alla luce di quanto emerso, Agatina Puliatti, direttore amministrativo del Centro Argos, ha rassicurato sulla ripresa delle attività ma ha anche invitato a non dimenticare gli impegni per il 2021, anche per garantire lo scorrimento delle liste di attesa. Il direttore Corsi ha comunque detto che la risposta della Regione preannunciata da Schiavetti aprirà sicuramente la strada alla soluzione del problema esaminato oggi. Ciani ha concluso auspicando, anzitutto, che il servizio sia riattivato e poi che la Asl si occupi di attuare una ripartizione più omogenea dei fondi.

A seguire, la settima commissione ha tenuto una audizione congiunta con la IX commissione (Lavoro) sulla situazione della Comunità Capodarco di Roma Onlus.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio